Gli sportivi sono spesso scaramantici e fanno gesti un po’ assurdi per non attirarsi la cattiva stella. Figurarsi se poi di mezzo c’è un Mondiale di calcio…
Pensavate che solo noi fossimo il paese di corni, ferri di cavallo e co.? Ebbene, dovete ricredervi, il Mondiale è l’occasione per tutte le nazioni per dare sfogo a ogni genere di gesto scaramantico.
In Inghilterra, ad esempio, tremano per la “maledizione di Cameron”. Il primo ministro conservatore durante le Olimpiadi di Londra andava spesso a trovare il team olimpico. E dopo ogni suo arrivo, puntuale, arrivava una sconfitta. È chiaro quindi che molti hanno storto il naso ieri quando il premier si è presentato al St. George’s Park per salutare la sua nazionale prima della partenza per il Brasile.
I francesi hanno fatto un gesto eclatante: il bus (per la precisione, una copia esatta) che li portava in giro in Sudafrica nel 2010 è stato completamente distrutto. Quell’edizione del Mondiale per i galletti fu pessima, con continui litigi, sceneggiate dentro e fuori dai campi, e un rumorosissimo ultimo posto al girone di qualificazione. Ogni ricordo di quell’esperienza andava cancellato…
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Pelè era uno delle stelle chiamate a estrarre le palline durante il sorteggio dei gironi. Si è espressamente rifiutato di prendere quelle per il girone A, dove gioca appunto il padrone di casa Brasile. E in effetti al Brasile non è andata malaccio visto che si troverà di fronte Croazia, Messico e Camerun…
Meno scaramantici i calciatori e i dirigenti della seleçao visto che stanno viaggiando su un bus con la scritta “Preparatevi, l’hexa sta arrivando!”. E l’exta è “la sesta”, cioè il sesto titolo che tutti nella nazione verdeoro sperano di conquistare.
Sempre in tema, non hanno molto badato alla possibile conseguenza di attirarsi gli strali della dea bendata anche Svizzera e Portogallo. Sul pullman della prima c’è scritto “Ultima fermata: 13 luglio 2014 Maracanà”, con chiara allusione alla finale. Su quello della seconda c’è scritto “Il passato è storia, il futuro è vittoria”.
Chiudiamo con l’Italia. Nulla di paragonabile al 2002 quando durante gli incontri del Mondiale Giovanni Trappattoni spargeva acqua santa in campo prima delle partite (cosa che per altro non funzionò molto visto che uscimmo ai quarti contro la Corea del Sud). Abbiamo anzi deciso di sfidare la sorte anche noi scrivendo sul nostro bus: “Coloriamo d’azzurro il sogno della Coppa”. Toccando ferro, speriamo che sia così…