La Juventus batte in trasferta 1-3 la Sampdoria e corona il suo quindicesimo risultato utile consecutivo in Serie A
Ancora una vittoria per la Juventus, imbattuta ormai da quasi quattro mesi in Serie A. Un successo ampio ma non netto. Perché anche sul campo della Sampdoria la squadra di Massimiliano Allegri ha finito per rischiare un po’ troppo soprattutto negli ultimi venti minuti.
Sampdoria-Juventus 1-3, la partita
La Juve ha giocato una buona partita nel corso della prima ora di gara con un primo tempo assolutamente dominato da parte della squadra bianconera nonostante ancora numerose assenze, qualche acciacco, diversi giocatori in condizione non del tutto perfetta e la decisione di Allegri di lasciare Vlaovich a riposare in panchina in vista della prossima partita di ritorno di Champions League contro il Villarreal finita in parità durante la gara di andata a Torino
La Juventus fa la partita con molta decisione schiacciando a più riprese una Sampdoria intimorita e fragile da un punto di vista difensivo. All’interno della quale l’effetto portato dal tecnico Marco Giampaolo sembra essere sfumato. Una squadra, quella blucerchiata, che non riesce a rialzarsi da una zona di classifica ancora pericolosa e che accusa, con questa, la sua ottava sconfitta in dieci partite. Non è un caso che la Juventus trovi il vantaggio, ancora una volta, su autogol.
E che anche la genesi anche di questa marcatura sia molto simile a quella delle autoreti precedenti: un cross dalla destra di Cuadrado, reduce da una settimana di febbre e che in teoria non doveva nemmeno giocare, manda in tilt la difesa sampdoriana costringendo all’errore Yoshida, che devia nella propria porta.
La Sampdoria non riesce a reagire. Un fallo nettissimo in piena area di Colley su Kean provoca il calcio di rigore che Alvaro Morata trasforma. Juventus che vive di rendita anche in avvio di ripresa.
Tuttavia la partita non è chiusa proprio perché la squadra bianconera, ancora una volta, si ritrova a gestire una superiorità netta ma poco concreta. E quasi senza volere la Samp, incredibilmente, si ritrova di nuovo in partita. Fallo di mano di Rabiot ai limiti dell’area che provoca un calcio di rigore. La conclusione di Candreva esalta Szczesny che, praticamente a freddo, salva la porta e forse anche il risultato. Perché poco dopo arriva il gol di Sabiri, molto fortunato a provocare con un calcio di punizione che sarebbe anche potuto costare il pareggio ai bianconeri.
La differenza tra la Sampdoria e la Juventus, alla fine, è tutta qui: due autoreti, una per parte. E due calci di rigore, uno per parte. Ma la Juve il suo lo trasforma, la Sampdoria no. A tempo quasi scaduto il gol del definitivo 1-3 firmato da Morata, ottavo centro in campionato.
La Juventus mantiene alta la pressione verso il vertice della classifica e costringe Inter, Napoli e Milan a non sbagliare. I tifosi bianconeri continuano a sostenere che lo scudetto sia un sogno impossibile ma, tutto sommato, sognano anche loro.
Il tabellino
Sampdoria-Juventus 1-3
3′ aut. Yoshida, 34′ Morata su rigore, 84′ Sabiri, 88′ Morata,
SAMPDORIA (4-3-1-2): Falcone; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello (82′ Conti); Thorsby, Rincon (82′ Trimboli), Candreva; Sensi (65′ Giovinco); Quagliarella (61′ Sabiri), Caputo.
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Danilo, de Ligt, Rugani, Pellegrini; Cuadrado, Locatelli, Arthur, Rabiot (74′ Alex Sandro); Kean (64′ Vlahovic), Morata.
Ammoniti: Rabiot, Pellegrini.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.