Vince la Roma, solo ai calci di rigore. Anzi… all’ultimo calcio di rigore. Decisivi gli errori di Agard e Severini per la Fiorentina.
Una vittoria che arriva al termine di una partita interminabile (discutibile comunque la scelta di giocare alle 21.30 per esigenze di palinsesto televisivo) e che si chiude a notte fonda dopo recuperi lunghissimi, due tempi supplementari e calci di rigore. Una sfida d’altri tempi tra due squadre stremate da una stagione lunghissima e impegnativa che sul campo hanno dato tutto quello che avevano. Anche quando non avevano più niente da dare…
Una bella serata
Si gioca in un contesto di pubblico piacevole. Sugli spalti del Dino Manuzzi ci sono almeno 5mila persone che occupano quasi completamente la tribuna. Tanti, davvero tanti i tifosi da Roma arrivati in un clima di festa e di gita di fine anno. Divertente il clima fuori dallo stadio con le due tifoserie in coda per birra e piadina, tra selfie e chiacchierate. A cantare l’Inno di Mameli in diretta TV Bianca Atzei.
Le due squadre si presentano in campo a distanza di pochi giorni dalla rotonda vittoria di campionato della Roma che ha chiuso il campionato di Serie A.
Roma favorita? Alessandro Spugna nel prepartita dice per l’ennesima volta di no: “Ogni partita è storia a sé, ci sono due squadre in campo e non si possono mai dare le cose per scontato. Io per lo meno non lo faccio…”
E infatti l’avvio della partita è tutto di marca viola.
Roma-Fiorentina 3-3
Prima occasione, davvero eccellente, per la Fiorentina: Hammarlund si ritrova con molto spazio per la corsa e il tiro. Ma alla fine anticipando troppo i tempi della conclusione l’attaccante viola calcia debolmente e in modo non insidioso per Ceasar. É evidente che la Fiorentina voglia sfruttare il primo tempo, forse anche in considerazione di una tenuta atletica che nelle ultime uscite non era sembrata ottimale. Al 10’ clamoroso vantaggio: erroraccio di Ceasar che su un rinvio apparentemente molto comodo calcia sui piedi delle avversarie: Janogy quasi fortuitamente appoggia ad Hammarlund che insacca.
Roma colta di sorpresa che tenta di reagire: bella la combinazione che vede Haavi incidere a destra e appoggiare: la girata di Giacinti è insidiosa, Baldi – ancora una volta schierata titolare – raccoglie in presa bassa.
Il pareggio della Roma arriva al 19’: con la Fiorentina rallentata da un’interruzione di gioco per una botta subita alla testa da Janogy, la Roma si distende. Minami, Greggi, Haavi sulla destra e con quattro passaggi la palla è in area di rigore. Giugliano tenta un aggancio impossibile di tacco. La magia gli riesce e Giacinti in assoluta solitudine insacca anticipando di testa Baldi disperatamente in uscita.
Roma di nuovo pericolosa alla mezz’ora con la squadra giallorossa che a poco a poco prende quota e comincia ad alzare considerevolmente il suo fronte offensivo: è il 28’, errore di Johansdottir sulla propria tre quarti, gran conclusione di Giugliano con un tiro a giro dai 25 metri che Baldi allunga in calcio d’angolo con uno splendido intervento.
Ancora insidiosa la Roma: splendido triangolo tra Giacinti e Giugliano con cross che sulla corta respinta della difesa avversaria consente a Viens un tiro violentissimo. Difesa viola che respinge a fatica. Sugli sviluppi dell’azione, ancora su un affondo a destra, Giugliano conclude splendidamente a rete: boato del pubblico, ma la palla smuove la rete solo dall’esterno. Tiro sul fondo di un nulla.
Il secondo tempo
Avvio di ripresa di nuovo molto brillante da parte della Fiorentina. In una transizione davvero micidiale Catena appoggia per Hammarlund in posizione molto dubbia: ma il VAR non c’è e non arriva nessuno sbandieramento, assist perfetto al centro per Madelen Janogy che da due passi insacca il gol del vantaggio. Ancora un gol decisivo dell’attaccante svedese, arrivata solo a gennaio e subito protagonista con ben quattro doppiette dall’inizio dell’anno, una in Coppa, due in Serie A e un’altra in Nazionale.
Spugna rimette a lavorare tutte le ragazze della sua panchina: non è la solita Roma. Ma non è nemmeno la Fiorentina vista nel corso degli ultimi tre mesi, senza nemmeno una vittoria e spesso in grandissimo affanno. Greggi, forse la più vivace tra le giallorosse, offre un ottimo palllone per la girata al volo di Haavi, respinta in calcio d’angolo. Ma su un rapidissimo capovolgimento di fronte la Fiorentina è di nuovo pericolosissima: Di Guglielmo è costretta a spendere un fallo da ammonizione per fermare un rapidissimo contropiede di Catena. Spugna mette mano alla formazione: fuori Giacinti e Greggi, spazio a Troelsgaard e Pilgrim. Fuori anche Di Guglielmo, appena ammonita, e sostituita da Sostenvold.
La Roma fa davvero molta fatica. Viens tenta una delle sue accelerazioni sulla sinistra e calcia: tiro centrale, prevedibile, con Giugliano e Pilgrim che chiedevano palla a gran voce. Su azione di calcio d’angolo Minami impatta il pallone in modo pericolosissimo, ma impreciso. Palla sul fondo.
Sul capovolgimento di fronte la Fiorentina è di nuovo micidiale: Johansddttir tiene perfettamente palla per l’appoggio che Janogy, ancora una volta trasforma in oro puro. Terzo gol viola e quinta doppietta per la svedese da gennaio a oggi.
Sembra finita, non lo è. Da calcio di punizione Giugliano pennella uno spiovente sul quale Minami, quasi a corpo morto, trova la deviazione che vale il secondo gol.
Quando il cronometro si affaccia sul novantesimo la Roma riacciuffa il risultato. Apertura millimetrica di Manuela Giugliano (al terzo assist…) che Viens scaraventa rabbiosamente in gol per un pareggio che fa esplodere tribuna e panchina.
Quattro i minuti di recupero che si infiammano in un finale molto nervoso che vede prima Giugliano, per ben due volte, a un passo dalla conclusione vincente e poi, dall’altra parte, Longo che su un errore in disimpegno difensivo della Roma calcia male a porta quasi sguarnita.
Si vai ai supplementari…
Tempi supplementari
Si gioca con quelle poche energie che restano, le squadre sono stremate, e tanto cuore. Agard vicinissima al gol murata con un intervento in spaccata di Minami che concede l’angolo ma evita il gol. Da azione su calcio di punizione micidiale conclusione dalla lunga distanza di Catena, potente, precisa. Altro muro provvidenziale davanti alla porta di Ceasar, stavolta di Elena Linari.
Problemi per Troelsgaard che cade malissimo sul braccio destro e apparentemente si frattura il mignolo. Viene steccata a bordo campo per poi rientrare stoicamente sul terreno di gioco…
Fiorentina che con poco possesso palla, sempre estremamente redditizio riesce ancora una volta a rendersi pericolosa: un cross di Georgieva va vicinissima al tap in vincente. Ma sul capovolgimento di fronte la Roma spreca una occasione colossale: contropiede di Pilgrim che calcia con forza su Baldi, che respinge, Viens davanti alla porta non aggancia. Sul calcio d’angolo parata strepitosa di Rachele Baldi che toglie dall’angolino un colpo di testa di Minami.
Il secondo tempo supplementare si apre con due cambi per Spugna: Valdezate e Feiersinger sostituiscono Bartoli e Haavi.
Da calcio d’angolo Fiorentina di nuovo pericolosissima: un lungo pallone di Boquete spiove in area e offre una sontuosa occasione di deviazione prima a Severini e poi a Lundin. Immediatamente dopo è Johansdottir a calciare con splendido stile verso l’angolo: palla fuori di nulla. Partita splendida tra due squadre che non si risparmiano su nessun pallone. Tra crampi e interventi coraggiosissimi le squadre arrivano allo stremo al fischio finale consegnandosi ai calci di rigore.
Non senza qualche ulteriore emozione in extremis: su tutte una doppia incredibile palla gol per Viens che prima calcia alto, poi si ostina a saltare anche Baldi che le sradica letteralmente il pallone tra i piedi. Gli ultimi tre minuti sono un’agonia con alcune giocatrici che non si reggono più in piedi…
Calci di rigore
La successione dei calci di rigore porta per prima al tiro la Fiorentina. Agard sceglie l’angolo ma coglie in pieno la base del palo. Giugliano trasforma, così come Cinotti anche se Ceasar quasi intuisce il suo tiro a mezza altezza. Anche Linari e Vero Boquete non sbagliano. La parata di Baldi che intuisce la traiettoria di Sostenvold riporta tutto in parità con due penalty ancora da tirare.
Valdezate calcia un rigore imprendibile, Severini invece sbaglia tutto. Tiro debole, radente e non angolato. Ceasar blocca il pallone del quinto rigore consegnando a Sanne Troelsgaard il pallone del trionfo: che si insacca… vince la Roma.
ROMA-FIORENTINA 7-6 dopo i calci di rigore (3-3 dopo i tempi supplementari)
Marcatori: 11’ Hammarlund, 19’ Giacinti, 48’ Janogy, 71’ Janogy, 76’ Minami, 90′ Viens
Roma (4-3-3): Ceasar; Bartoli (106′ Valdezate), Linari, Minami, Di Guglielmo (62’ Sostenvold); Greggi (60’ Troelsgaard), Kumagai (73’ Glionna), Giugliano; Viens, Giacinti (60’ Pilgrim), Haavi (106′ Feiersinger). Allenatore Alessandro Spugna. A disposizione Korpela, Valdezate, Tomaselli, Feirsinger, Kramzar.
Fiorentina (4-4-2): Baldi; Toniolo (79’ Erzen), Georgieva, Agard, Faerge; Janogy (79’ Longo), Catena, Severini, Johansdottir(120′ Cinotti); Hammarlund (105′ Lundin), Boquete. Allenatore Sebastian De La Fuente. A disposizione Schrofenegger, Spinelli, Parisi, Mijatovic, Tucceri Cimini.
Arbitro: Mara Marotta (Sapri)
Ammonite: Johansdottir (F), Linari (R), Di Guglielmo (R), Minami (R), Kumagai (R), Troelsgaard (R), Severini (F)
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.