In una partita ancora colma delle tossine del derby, il Milan non va oltre il pareggio contro il Newcastle
In un girone di Champions sulla carta difficilissimo, quasi proibitivo considerando la concorrenza di Paris Saint Germain e Borussia Dortmund, il Milan si complica ulteriormente la vita con un pareggio a reti bianche e oggettivamente non straordinario contro il Newcastle.
Considerando la scarsa esperienza europea degli inglesi, che tornavano nella massima competizione dopo oltre venti anni, e la voglia di rivincita dopo un pessimo derby in campionato, la partita era fondamentale per il Milan nell’ottica di un rilancio. E diventa invece una occasione sprecata.
Milan-Newcastle 0-0
La scelta di Pioli è solo parzialmente conservativa. La squadra torna a schierare quasi tutti gli undici demoliti dall’Inter riproponendo Tomori, squalificato nel derby, e lasciando fuori Pulisic per Chukwueze con Pobega in corsia. Tanti applausi nel prepartita per Sandro Tonali che tornava per la prima volta da avversario a San Siro dopo la clamorosa cessione estiva alle Magpies. Ne esce una partita dove il Milan gioca, ma non troppo e il Newcastle si limita a rischiare il minimo indispensabile per chiudersi progressivamente in difesa e giocare il secondo tempo quasi completamente blindato.
Milan-Newcastle, niente gol e poche emozioni
In una partita nella quale né Pope né Maignan sono chiamati a interventi di straordinario valore, il Milan gioca un primo tempo dignitoso, ma appena oltre la sufficienza. I pochi palloni che spiovono dalle parti del portiere inglese non sono mai davvero pericolosi e due sole volte le conclusioni arrivano nello specchio della porta: una con un colpo di testa di Theo Hernandez e poi con una conclusione centrale di Krunic.
A pesare se mai sono gli errori. Pesantissimo quello di Rafa Leao che costruisce un’azione da sogno salvo poi pretendere di concludere di tacco, ciccando il pallone in modo davvero maldestro. Pobega sulla ribattuta conclude solo centralmente.
Importante anche quello di Giroud che servito dalla sinistra da Theo Hernandez mette sul fondo a pochi centimetri dal palo una splendida opzione.
Nel secondo tempo l’ingresso di Alessandro Florenzi prima e quelli di Reijnders e Pulisic poi non producono nulla di significativo. Leao di testa mette sul fondo su un traversone di Florenzi e le accelerazioni del Milan si riducono a questo. A complicare ulteriormente le cose sono l’infortunio di Maignan, uscito per un problema ai flessori della coscia sinistra dopo un rinvio e un risentimento di Loftus Cheek, anche lui costretto al cambio precauzionale. Milan che porta a casa un pareggio che rappresenta più due punti persi che un punto guadagnato nonostante la parata di Sportiello che allo scadere alza in calcio d’angolo una gran conclusione di Sean Longstaff che poteva rappresnetare un finale beffardo.
La situazione nel girone
Nel girone durissimo del Milan, vittoria del Paris Saint Germain che batte 2-0 il Borussia Dortmund con un rigore di Mbappé poi raddoppiato da Hakimi. Prossima partita del Milan in trasferta, in Germania. Con il PSG ospite dell’Atletico Madrid.
Pareggio anche della Lazio, 1-1, contro l’Atletico Madrid grazie a un gol a tempo scaduto del suo portiere, Provedel, decisivo tra i pali ma anche nell’area di rigore avversaria con un incredibile colpo di testa.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.