La Roma femminile vince una partita caparbia e ostinata con la quale mette definitivamente al sicuro il suo secondo scudetto consecutivo. Juventus Women battuta ma senza alcun demerito bianconero. Anzi… Manca una sola vittoria in una delle prossime cinque partite, alla Roma per chiudere i conti. E la sensazione è che ormai il più sia davvero fatto.
Anche in considerazione della straordinaria dimostrazione di carattere delle giallorosse in questa vittoria in una partita nella quale la squadra di Spugna non ha assolutamente sfigurato. Terza vittoria stagionale per la Roma. Che ha perso una battaglia, quella di Supercoppa. Ma sembra destinata a vincere la guerra… e con largo margine.
Roma-Juventus 2-1
L’avvio della Juventus women non è decisamente dei migliori: la squadra bianconera nei primi minuti usciti rischia enormemente su un paio di azioni offensive della Roma che sono tutt’altro che di alleggerimento. Dopo soli tre minuti Giacinti si libera brillantemente di Salvai e lascia partire da destra un pallone teso e profondo che spalanca la porta davanti al piede destro di Manuela Giugliano. Un gol apparentemente già fatto ma, sciaguratamente, l’attaccante #10 giallorosso conclude incredibilmente alto sulla traversa.
Non sbaglia invece di lì a due minuti Pilgrim che con grande personalità decide di puntare Calligaris, La salta con uno splendido movimento per poi concludere con estrema precisione sul primo palo, millimetricamente al di là del tuffo di Peyraud Magnin.
Inizio disastroso da parte della Juventus, frastornatissima dal perentorio ritmo iniziale della Roma. Ma a poco a poco la Juve comincia a farsi sotto e ad acquisire spessore e la partita resta non solo in equilibrio. Ma incerta.
Caruso con un bel cross impegna la difesa avversaria costringendo Ceasar al primo vero intervento della serata su una deviazione di Girelli in quello che si rivelerà un meccanismo provvidenziale in occasione del gol del pareggio. Molto brava anche Beerensteyn a calciare dal limite al termine di un’azione molto articolata che si conclude con il pallone fuori di un soffio. La Roma si vede solo sporadicamente. In particolare sugli sviluppi di un calcio d’angolo che vede Linari calciare con ostinazione sulla bella difesa di Lenzini.
Il secondo tempo
La ripresa si apre senza cambi ma con il pareggio della Juventus, davvero molto bello. Calcio di punizione conquistato da Thomas che Arianna Caruso calcia con perfetta scelta di tempo: la difesa della Roma non è rapidissima nell’intuire il movimento sul primo palo di Cristiana Girelli che insacca al volo il suo decimo gol stagionale, il nono in carriera segnato alla Roma.
La sarabanda di cambi che vedono la Juve inserire Bonansea e Gunnarsdottir con Viens al posto di Giacinti nelle fila giallorosse porta nuovi equilibri sul campo con la AS Roma che si fa sempre più aggressiva ed efficace in fase offensiva.
La Juventus è costretta a difendersi, e lo fa a tratti in modo piuttosto affannoso. Clamorosa occasione da gol per la Roma con Haavi che al 68’ si vede chiudere in calcio d’angolo in modo provvidenziale una conclusione pericolosissima ancora una volta su uno splendido invito di Pilgrim.
Roma vicinissima al raddoppio su un’azione vivace e molto contestata sia dal pubblico di casa che dalla panchina giallorossa. Calligaris ancora una volta viene messa in estrema difficoltà da Viens che la punta e la salta nonostante una vivace trattenuta, palla al centro per Pilgrim che tenta di concludere nonostante un probabile fallo di Salvai. Peyraud Magnin fa un autentico miracolo: ma la Roma chiede almeno un rigore, su una doppia azione molto dubbia. Ma nulla viene concesso dal direttore di gara, l’aretino Maccarini.
La Juventus fa sempre più fatica nell’arginare le evoluzioni offensive della Roma: Barbara Bonansea si appesantisce subito di un cartellino giallo che dopo sette minuti si trasforma in una seconda ammonizione per un brutto intervento in gioco pericoloso: ineccepibile la decisione che lascia la Juventus in inferiorità numerica consentendo a Manuela Giugliano un altro calcio di punizione insidioso, con la palla che esce di un nulla sfiorando il palo.
Juventus che agisce di rimessa senza improvvisare ma che tuttavia, con un calcio di punizioni di Boattin, riesce a far correre qualche brivido sulla schiena dei tifosi giallorossi. Con l’espulsione di Bonansea gli equilibri della partita saltano completamente e la Roma si rende ancora più protagonista di un finale entusiasmante: inevitabile il gol del raddoppio giallorosso che arriva su un’altra indecisione laterale della difesa bianconera stavolta con Haavi che scappa e calcia con forza. Peyraud Magnin respinge una prima volta, ma nulla può sulla violentissima conclusione di ribattuta di Viens che fa esplodere il Tre Fontane. Per la Juventus è la fine. Per la Roma è l’inizio di una festa che potrebbe durare due mesi, fino alla finalissima di Coppa Italia contro la Fiorentina.
Il nostro giudizio
Una bella partita che testimonia anche nel breve periodo, soprattutto dopo la vittoria della Juventus nella Supercoppa di gennaio, una superiorità della Roma femminile accentuata cui tuttavia la formazione bianconera reagisce con determinazione e con una ottima condotta di gara per almeno un’ora di gioco. Alla lunga però, sia sotto l’aspetto statistico che tattico il risultato è corretto. In un testa a testa nel quale la Juve Donne non ha nulla da recriminare ma soprattutto da rimproverarsi.
In classifica
La AS Roma porta a tredici punti il suo vantaggio sulla Juventus con cinque giornate ancora da giocare. Il che significa che domenica prossima la Roma potrebbe già festeggiare il suo titolo vincendo a Firenze, in quello che sarà un antipasto della finale di coppa, anche se la Juventus dovesse strappare la posta piena al Sassuolo nella prossima partita.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.