Inizia oggi il torneo di calcio femminile, una delle prime competizioni a prendere il via nel calendario delle Olimpiadi di Tokyo: purtroppo però l’Italia non c’è
Considerando il buon momento del nostro calcio femminile, con la squadra di Milena Bartolini che ha già scritto il proprio nome all’edizione dell’Europeo in programma in Inghilterra il prossimo anno, qualche rimpianto è legittimo. Ma l’Italia non risulta fra le dodici squadre iscritte che si contenderanno l’oro olimpico.
Calcio femminile, il torneo delle Olimpiadi
Dodici squadre: troppo poche. La FIFA ha chiesto da tempo al CIO di allargare il novero di squadre femminili impegnate nel torneo olimpico. Ma i tempi per determinati passaggi sono lunghissimi: la speranza è che a Parigi, nel 2024 le squadre partecipanti possano essere almeno sedici. L’Italia è rimasta esclusa dopo la sconfitta del Mondiale 2019 contro l’Olanda. Quel torneo valeva anche da qualificazione alle Olimpiadi. Le squadre europee sono Gran Bretagna, Olanda e Svezia, sicuramente un gradino al di sopra del nostro paese considerando che altre formazioni di riferimento come Germania, la squadra che vinse l’oro a Rio, e Francia sono rimaste fuori.
Tre gironi di quattro squadre: il Giappone padrone di casa nel gruppo A con Canada, Gran Bretagna e Cile. La Cina, in fortissima ascesa, nel gruppo B con Brasile, Zambia e le vice campionesse mondiali dell’Olanda. Gli Stati Uniti, considerati favoriti, sono nel gruppo C con Svezia, Australia e Nuova Zelanda. Passano le prime due di ogni girone e le due migliori terze: quarti di finale a schema rigido, semifinali e finalissima in programma il 6 agosto allo stadio Nazionale di Tokyo.
Le stelle delle Olimpiadi di calcio femminile
La grande novità di questa rassegna è la nazionale britannica che per la prima volta ha coinvolto anche giocatrici gallesi e scozzesi assegnando a Ingle (Galles) e Little (Scozia) il ruolo di co-capitani affiancando la Houghton. Una squadra formidabile che ha proprio in Little, Scott ed Ellen White elementi esperti e tecnici per puntare a uno storico oro.
Il Giappone, non solo perché padrone di casa, è da considerare squadra di altissimo livello: il calcio nipponico a livello femminile ha un successo straordinario che parte dalle scuole dell’obbligo e arriva fino alle università . Spicca il talento della milanista Hasegawa, titolare intoccabile. Ma a brillare è soprattutto Mana Iwabuchi, 36 gol in 78 partite con la maglia del Nadeshiko.
La Svezia, con Sofia Jakobsson e Kosovare Asslani, e la conferma dell’inossidabile capitano Caroline Seger (215 partite in gialloblu) è un outsider interessante. Il Brasile, dopo la bruciante delusione della sconfitta alle Olimpiadi di Rio, merita ogni attenzione. C’è Marta, 35 anni, forse alla sua ultima grande competizione internazionale, in una squadra di veterane, con poche giovanissime e un talento superlativo come quello di Bia, del Palmeiras.
Ma la vera favorita sembra essere la rappresentativa degli Stati Uniti: quattro titoli Olimpici, l’ultimo dei quali a Londra, portano sulla squadra della leggendaria Carli Lloyd le attenzioni del pronostico. Una squadra strepitosa affidata all’esperto Vlatko Andonovski che può contare su talenti incredibili come Crystal Dunn Julie Ertz, Alex Morgan e Megan Rapinoe. Una macchina che crea gol e spettacolo come nessun’altra, forse una delle squadre più forti di tutti i tempi.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.