Partita facile per gli Stati Uniti, campioni in carica, contro l’esordiente Vietnam. Cronaca e statistiche della partita.
La partita contro il Vietnam è stata solo un buon allenamento per le giocatrici degli Stati Uniti, che aprono il loro mondiale con una vittoria comoda che poteva essere contabilizzata con il pallottoliere se la linea offensiva americana fosse stata appena un pochino più precisa.
Impressionante la statistica di tiro che vede gli USA chiudere con 27 conclusioni a rete e che non lascia al Vietnam, volenteroso ma sprovveduto, nemmeno un solo tiro verso la porta avversaria.
Stati Uniti-Vietnam 3-0
Una squadra che gioca in scioltezza, quasi senza avversario quella americana, e che senza dubbio dovrà essere valutata contro ostacoli di altra caratura. Con le attaccanti USA che parcheggiano un treno nella trequarti avversaria dei difensori vietnamiti frastornati e incapaci di reagire, è solo questione di tempo prima di vedere la palla rotolare in rete.
Dopo quattro nitidissime palle gol malamente sprecate da Alex Morgan, Savannah DeMelo e Trinity Rodman – brava e fortunata anche il portiere del Vietnam – gli USA passano con uno dei propri gioiellini, la 20enne Sophia Smith. Davvero strepitosa la vivacità di questa ragazzina con una lunghissima treccia scura disegnata sulla nuca, un autentico moto perpetuo, che sa fare tutto e lo sa fare bene.
Il primo gol è una meraviglia: passaggio in profondità di Horan, tocco di prima di tacco di Morgan e Sophia si sgancia sulla sinistra in velocità battendo Tran Thi con un secco diagonale.
Un maldestro intervento in area di Thu su Trinity Rodman vale il rigore del raddoppio, che Alex Morgan calcia proprio male. Massima gloria per il portiere asiatico che respinge. Ma alla lunga non può fare nulla di fronte a uno spietato tiro a bersaglio. Nel lungo recupero prima dell’intervallo Sophia Smith trova il raddoppio con pieno merito sfruttando proprio una pessima uscita di Tran Thi.
Nel secondo tempo gli USA, giochicchiando, si permettono il lusso di trovare un bel terzo gol firmato da Horan, ancora una volta imbeccata dal fondo da Sophia Smith, assolutamente incontenibile, di colpire una traversa e di sfiorare il gol in almeno altre cinque occasioni.
USA favoriti, pure troppo
Una prestazione di grande autorevolezza quella statunitense, non fosse per una certa leziosità che a volte porta le campionesse a bearsi della loro efficacia. In una squadra che ha tante qualità . Sophia Smith e Trinity Rodman possono dominare la scena del calcio femminile Usa per i prossimi dieci anni.
E anche gli ingressi delle veterane, su tutte Megan Rapinoe – che ha già annunciato il suo ritiro alla fine della stagione – possono godersi il lavoro di prima qualitò delle proprie giovani compagne di squadra. Certo a fronte dei numeri, 72% di possesso palla, 27 tiri in porta, 8 nello specchio, con nove calci d’angolo (a zero) ci si poteva aspettare anche qualche gol in più da una squadra che ha esaltato le qualità di un portiere che ha preso di tutto e di più.
Agli Stati Uniti tocca adesso l’Olanda (27 luglio ore 3 italiane) mentre il Vietnam tenteranno di marcare il loro primo storico gol contro un’altra esordiente, il Portogallo: match in programma sempre giovedì 27 alle 9.30.
Vedi anche:
Inghilterra haiti risultati mondiali femminili 2023
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.