Gli spaghetti con vongole e bottarga di muggine sono tra i piatti più diffusi in Sardegna. Si tratta di una ricetta semplice ma che va eseguita alla perfezione per raggiungere un risultato equilibrato e saporito. Un buon punto di partenza? La qualità degli ingredienti.
Ingredienti per 4 persone
- 500 gr. di spaghetti
- 600 gr. di vongole fresche
- 6 spicchi d’aglio,
- prezzemolo
- 8 cucchiaini di bottarga di muggine grattugiata,
- olio extra vergine di oliva
- sale
Preparazione
1) Mettete a spurgare le vongole in acqua e sale per circa un’ora, fatele aprire in una pentola e filtrate l’acqua di cottura.
2) Sminuzzate gli spicchi d’aglio fino ad ottenere un trito abbastanza fine. Mentre l’acqua della pasta si riscalda, fate imbiondite l’aglio in una padella per pochi minuti, aggiungete le vongole precedentemente depurate, e l’acqua di cottura delle vongole filtrata.
3) Abbassate la fiamma e coprite il tegame, non appena l’acqua delle vongole sarà ritirata, spegnete la fiamma e aggiungete il prezzemolo tritato.
4) Cuocete gli spaghetti e scolateli leggermente al dente, e passateli nella padella con le vongole.
5) Servite gli spaghetti distribuendo la bottarga grattugiata direttamente sui piatti, come si fa con il formaggio grattugiato, ma attenzione a non esagerare, la bottarga ha un profumo ed un sapore intenso e due cucchiaini da caffè per piatto sono più che sufficienti.
Che cos’è la bottarga
In Sardegna la bottarga di muggine (o cefalo) è uno dei più rinomati prodotti tipici da esportazione. Le uova del pesce, vengono lavate, salate ed essiccate, ottenendo così un’autentica leccornia dal sapore amarognolo, quasi di mandorla. Tra i primi piatti regionali che permettono di assaporare al meglio questa autentica delizia sono senza dubbio da annoverare gli spaghetti con vongole e bottarga.
Consigli per l’acquisto delle vongole
Le vongole devono essere acquistate vive e dotate di apposito certificato sanitario, sono infatti, molluschi bivalvi che prediligono acque basse e lagunari, sabbiose o melmose, per questo motivo sono soggette ad essere contaminate dall’inquinamento marino, pertanto la loro pesca deve assolutamente essere sottoposta a severi controlli e certificata secondo le vigenti normative sanitarie. Il certificato viene applicato al sacchetto nel momento della pesca ed in esso sono contenute tutte le informazioni relative al prodotto, vi è infatti descritto lo stabulatore, la zona di produzione e sul retro è stampata la data della pesca. Per legge le vongole non possono essere vendute oltre i quattro giorni dalla data di pesca, pertanto, per essere certi della freschezza e della salubrità del prodotto che state per acquistare controllate sempre il certificato sanitario, che il venditore vi dovrà rilasciare insieme al prodotto, e verificate che le conchiglie siano ben chiuse; se sono aperte, provate a dare un colpetto con la mano al sacchetto, esse si devono muovere e chiudere, se rimangono aperte significa che sono morte e quindi non più idonee ad essere consumate.
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