La cucina tipica delle città italiane si identifica usualmente in un perimetro gastronomico ben preciso che comprende l’idea di un piatto, la sua ricetta, l’iter storico e gastronomico (reale o presunto tale) che lo individua e tutte le rivisitazioni divulgate, da quelle in chiave famigliare alle declinazioni sofisticate degli chef stellati. Qui oggi si attraversa seppur di poco, il confine di questa linea immaginaria per ritrovare un piatto ‘da Lunedì romano‘, da cena del Lunedì per essere ancor più precisi, una portata che non troverete in alcun manuale di gastronomia locale se non nelle confessioni da pianerottolo di mamme impegnate tra lavoro e figli.
Il “pollo alla romana con i peperoni” è infatti una ricetta recente, nessun generale o cuoco distratto all’origine, piuttosto un piatto ricco della Domenica di molte famiglie capitoline, famiglie operaie e medio-piccole borghesi. L’iter è sempre lo stesso e non è nemmeno dettato da particolari situazioni di indigenza, di scarsezza di materie prima quanto di vera e propria opportunità da primo giorno della settimana. Quello che avanza della Domenica si travasa in un bel barattolo ed il giorno dopo quando la famiglia si ritrova a cena lo si usa per condire la pasta.
Il ricco sugo del pollo alla romana con i peperoni ben si presta anche al salto in padella ed ecco che la pigrizia da Lunedì può diventare motivo di vanto tra appassionati di fornelli, lo stesso che spiega in che modo sia arrivato personalmente al piatto. A questo punto lascio a voi la quesione se le “Casarecce con pollo alla romana” possono essere in un prossimo futuro incluse nella cultura gastronomica capitolina, magari con una bella storia di una mamma precaria in giro tutto il giorno ma ben risoluta nei gusti all’occorrenza 🙂
La qualità della materia prima ed una buona scelta del tipo di pasta, nel mio caso ho usato la trafila Casarecce della Garofalo n.88 , sono poi una condizione necessaria e sufficiente perchè la serata del primo giorno della settimana, solitamente il più inviso, possa acquisire un sapore consolatorio e acquietante nel gusto 🙂
Casarecce con pollo alla romana (per 4 persone)
Pollo alla romana con peperoni
6 sovracosce di pollo ripulite dalla pelle e dalle ossa (ho usato solo sovracosce per rendere il piatto accessibile anche ai bambini senza correre il rischio di ossicina);
5-6 peperoni rossi, sodi, di media grandezza;
3 cucchiaini di concentrato di pomodoro;
1 bicchiere di vino bianco secco di buona qualità ;
1 cipolla di Tropea;
1 mazzetto di prezzemolo;
1 foglia di alloro fresca;
1 rametto piccolo di rosmarino;
Olio extravergine di oliva;
Preparazione della Domenica
Pulire le sovracosce di pollo della pelle residua e di eventuali ossicini e poi tagliarle regolarmente. Se si ha tempo e se si riesce ad organizzarsi con anticipo, lasciar marinare i bocconcini di pollo per una notte in frigo in una marinatura di olio, vino bianco, qualche goccia di limone ed un paio di foglie di alloro.
Privare i peperoni della pelle, adagiandoli in una teglia da forno rivestita di alluminio riponendoli in forno preriscaldato a 200°. Venti, trenta minuti al massimo e spegnere il forno senza aprirlo per almeno una oretta in modo che
il calore residuo contribuisca a facilitare il distacco della pelle che avverrà senza molte difficoltà .
Spellare quindi i peperoni, ripulendoli di pellicine, semi e filamenti e ridurli a falde.
A questo punto ridurre a lamelle sottilissime la cipolla di Tropea e farla appassire in una ampia padella unta con 5-6 cucchiai di olio evo. Alzare la fiamma ed aggiungere la dadolata di pollo, scolata dalla sua marinatura, facendo colorire i cubotti su entrambi i lati. Quando saranno coloriti versare il bicchiere di vino bianco e sempre a fiamma viva lasciar evaporare l’alcool. Aggiungere quindi infine i peperoni, il rametto di rosmarino (legato con poco filo da cucina in modo da eliminarlo completamente alla fine) ed il concentrato di pomodoro e proseguire con la cottura coprendo parzialmente con un coperchio.
Preparazione del Lunedì
Portare a bollore abbondante acqua salata con un filino di olio e mettere a cuocere le casarecce.
Gli avanzi del pollo alla romana della Domenica, conservati opportunamente con il sugo, riemergono quindi dal frigo per essere rinvenuti in padella con poco olio aggiunto ed un cucchiaio di acqua di cottura della pasta.
La pasta viene quindi scolata con 3-4 minuti di anticipo rispetto al tempo di cottura indicato sulla confezione e viene portato in padella insieme al pollo. Alzare la fiamma e spadellare completando cottura e ‘mantecatura’.
Servire le casarecce di pollo alla romana calde e non riporre la padella nel lavabo, c’è sempre la scarpetta da fare per ripulirla 🙂
Note
(1) Nella foto, il rotolino accanto è un peperone leggermente saltato in padella con un bocconcino di pollo.
(2) Se ci si vuole dare un tono da casalinghe che la sanno lunga in cucina, giusto per dare la dritta da pianerottolo ai nostri vicini di casa, conservare l’acqua di vegetazione dei peperoni scottati nel forno, filtrata dei semini ed usarla nella cottura della pasta, ha il suo perchè 🙂
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