Tutto quello che c’è da sapere sulla pasta
Ovvero: i vari tipi di pasta, come prepararla e cucinarla, ricette, proprietà e qualche curiosità su questo alimento tipicamente italiano.
Quando sentiamo dire “pasta” quasi tutti pensiamo a un buon piatto di spaghetti al pomodoro e basilico, ma la pasta, si sa, è molto più di questo. Ne esistono moltissimi diversi formati e le farine usate per produrla non sono certo tutte uguali.
La pasta è considerata il piatto principale della dieta mediterranea, e in generale viene distinta in tre grandi categorie: la pasta fresca, la pasta secca e la pasta all’uovo.
La pasta è un alimento estremamente versatile e si può cucinare in mille modi. C’è la pasta asciutta e quella in brodo, la pasta al forno, la pasta al tegamino e quella alla piastra. E i condimenti, da quelli più semplici a quelli più ricercati, sono infiniti.
La pasta, ricca di carboidrati, è inoltre ricca di fibra, vitamine e minerali se consumata nella versione integrale. Si sa però che la pasta non è sempre un’ottima alleata per la linea, anche se è sufficiente mangiarne quantità non eccessive per mettersi al riparo dal pericolo di ingrassare troppo. Ma vediamo ora più precisamente tutto quello che c’è da sapere sulla pasta.
I vari tipi di pasta
I diversi tipi di pasta si differenziano anzitutto in base al tipo di farina utilizzato, in secondo luogo per l’essere fresca oppure secca, poi per la forma e infine per il metodo di cottura scelto. Dire qual è la migliore pasta italiana risulta molto difficile, considerata la grandissima varietà di pasta che esiste in commercio. Non è quindi facile consigliare quale pasta comprare. Alcune varietà di pasta, come gli spaghetti, sono famose in tutto il mondo mentre altre, come gli spätzle o i pizzoccheri, sono famose principalmente nelle zone d’origine.
I più comuni tipi di pasta in Italia sono:
- pasta di semola di grano duro secca (lunga, corta o minuta)
- pasta di semola di grano duro fresca (che può trovarsi con o senza uova)
- pasta ripiena (come tortellini, agnolotti, ravioli e cappelletti)
- pasta all’uovo (fresca o secca)
- pasta al forno
- pasta sfoglia
- pasta brisé
- pasta fillo
Vi sono poi paste meno comuni:
- Pasta integrale (di semola di grano duro, di farro, di kamut)
- Pasta di soia (tipica dei piatti cinesi)
- Pasta di riso
- Spätzle
- Pizzoccheri
- Cuscus
- Bulgur
Per quanto riguarda i formati di pasta l’elenco sarebbe veramente lungo, considerando quelli più antichi e tradizionali fino ai più recenti, di pasta corta e lunga, sia fresca che secca. Proviamoci comunque.
I formati di pasta più diffusi in Italia:
- Spaghetti
- Tagliatelle
- Linguine
- Bucatini
- Pappardelle
- Lasagne
- Fettuccine
- Penne
- Pennette
- Rigatoni
- Tortiglioni
- Fusilli
- Farfalle
- Tortelli
- Tortellini
- Tortelloni
- Ravioli
E così via!
Ci sarebbero poi le migliaia di paste regionali… Secondo un sondaggio di qualche anno fa i formati di pasta più venduti in Italia sono, nell’ordine: spaghetti, penne rigate, fusilli, tortiglioni, mezze penne, spaghettini, bavette, pennette, farfalle, rigatoni.
Come cuocere e cucinare la pasta
Come abbiamo detto la pasta non è solo la tipica pastasciutta. La pasta può anche essere dolce (pensiamo ad esempio alla pasta frolla), oppure essere la base di torte salate o pizze. Ma generalmente per pasta si intende quella che viene cotta in molta acqua bollente, scolata e poi condita.
In Italia la pasta si preferisce cotta “al dente”, quindi non troppo morbida, e i tempi di cottura variano molto a seconda dei tipi di pasta.
In genere la cottura è piuttosto breve per la pasta fresca, come gnocchi o tagliolini, e più lunga per la pasta secca. Per quanto riguarda la salatura dell’acqua, non tutti sono d’accordo su quando va messo il sale nella pasta ma sembra che il momento migliore sia poco prima di buttare la pasta nell’acqua.
Ricette con la pasta: molte, anzi, MOLTISSIME
Le ricette che si possono fare con la pasta sono davvero tantissime. Spesso si tratta di ricette veloci, come nel caso di una buona insalata di pasta estiva o di semplici spaghetti aglio olio e peperoncino, mentre a volte si tratta di ricette più elaborate, come nel caso della pasta al forno e delle lasagne alla bolognese.
La pasta può essere al sugo, con la carne, con le verdure, con il pesce: non ci sono davvero limiti. E non dimentichiamo che la pasta viene inserita anche in moltissime zuppe tipiche della tradizione centro-meridionale, come ad esempio pasta e ceci o pasta e fagioli, per non parlare di minestre e minestroni.
Qualche esempio di Ricette con la Pasta:
- Pasta con broccoli
- Pasta con le cozze
- Pasta con carciofi
- Pasta con gallinacci
- Pasta con porcini e speck
- Pasta con baccalà
- Pasta funghi e salsiccia
- Pasta al salmone
- Insalata di pasta fredda
Come fare la pasta in casa
Un tempo era molto comune fare quasi ogni giorno la pasta fresca in casa, come anche fare il pane. Oggi invece quasi tutti acquistano la pasta già pronta. Ma fare la pasta in casa è in realtà piuttosto semplice, e i risultati danno molta soddisfazione, basta dosare gli ingredienti nel modo corretto.
Per preparare la pasta fresca all’uovo è sufficiente preparare un impasto usando 300 grammi di farina 00 e 3 uova, stenderlo usando il mattarello o la macchina per la pasta e poi preparare la pasta del formato desiderato.
Per preparare invece la pasta fresca senza uova, perfetta anche per i vegani, basta impastare 400 grammi di farina (o di semola) con circa 200 millilitri d’acqua, un pizzico di sale e un cucchiaio d’olio e il gioco è fatto!
Pasta, salute, calorie e proprietà nutrizionali
Ci si domanda spesso se la pasta fa ingrassare. La risposta non è semplicissima. Ovviamente mangiare grandi quantità di pasta può fare ingrassare, vista l’alta quantità di carboidrati e l’elevato apporto calorico della pasta. Ma mangiare una piccola porzione di pasta condita in modo leggero (senza ovviamente accompagnarla con pane, cracker o grissini) non è certo un problema per la dieta, anzi.
La pasta, soprattutto se integrale, è ricca anche di minerali e vitamine del gruppo B. Le proteine che contiene sono scarse ma quella integrale ne contiene di più. E se vi chiedete quanta pasta mangiare per stare in forma ecco la risposta: la pasta andrebbe mangiata al massimo 3 volte alla settimana, senza superare i 70 g per porzione. Infine, se avete problemi di ipertensione, un trucchetto è quello di aggiungere il sale nell’acqua solo un minuto prima di scolare la pasta.
Pasta in gravidanza: sì? No? Quanta?
In generale è sempre bene seguire un’alimentazione bilanciata, ma durante la gravidanza questo è ancora più importante. Se vi state chiedendo quanta pasta mangiare in gravidanza, la risposta è: non più di 50/70 g al giorno (se non potete resistere stando un giorno senza). È meglio mangiare la pasta a pranzo, abbinandola a delle verdure e a una porzione di proteine.
È inoltre preferibile variare il più possibile il tipo di pasta, ad esempio un giorno si può mangiare pasta di grano integrale, il giorno dopo pasta di riso, quello dopo pasta di farro, poi pasta di mais e dopo ancora spätzle, poi gnocchi di patate e infine pizzoccheri. In questo modo il palato sarà soddisfatto e ogni giorno avremo mangiato un tipo di pasta diverso.
Vedi anche: Tutti i tipi di riso e come cucinarlo
Pasta per celiaci
Le persone affette da celiachia sono in costante aumento in quasi tutto il mondo. Per questo motivo nei negozi è ormai molto comune trovare un reparto con alimenti senza glutine. In commercio esistono oggi numerosi tipi di pasta per celiaci. Si va dalle più comuni, come la pasta di mais e la pasta di riso, alle più ricercate, come la pasta shirataki di konjak, molto simile ai noodle.
Esistono poi la pasta di lenticchie, la pasta di piselli verdi, la pasta di quinoa, la pasta di amaranto, la pasta di ceci, la pasta di fagioli e la pasta di grano saraceno. La scelta quindi è molto ampia. Inoltre la pasta senza glutine è adatta a tutti, non solo ai celiaci. E tra l’altro a quanto pare la pasta senza glutine fa ingrassare leggermente meno rispetto alla pasta tradizionale.
Fate la pastasciutta? Ecco come riutilizzare l’acqua di cottura
Contro gli sprechi, l’acqua di cottura della pasta può essere riutilizzata in molti modi, alcuni semplici e molto utili. Il più semplice: in molte ricette può servire per completare, allungare o addensare (grazie all’amido contenuto) il sugo o il condimento che state preparando per la vostra pasta. Un classico? La pasta al pesto. Ma anche pasta con broccoli, cime di rapa, e tutte quelle altre ricette che prevedono l’unione di più elementi come condimento del sugo.
Oppure potete riutilizzarla in seguito, conservandola in frigo o in freezer, per brodi e zuppe. In passato si usava anche per lavare i piatti, e niente ci vieta di farlo anche ora! Oppure, se non avete messo il sale, può essere utile per innaffiare piante e fiori. Questi sono solo alcuni dei modi di riutilizzare l’acqua di cottura della pasta.
Curiosità sulla pasta
Le origini della pasta sono molto antiche e il suo uso si è sviluppato in modo indipendente sia in Asia che nelle aree mediterranee. La pasta era già ampiamente conosciuta ai tempi della Magna Grecia. Veniva però preparata e consumata sempre fresca. Sembra che i primi a farla essiccare per poi cuocerla successivamente siano stati gli arabi, durante il Medioevo.
Sapevate che i maccheroni erano un dessert?
Interessante poi è il fatto che verso la fine del 1400 a Napoli la pasta, che veniva consumata per lo più dai ceti ricchi, non era solo un piatto salato ma anche dolce. In particolare i maccheroni erano considerati un dessert. Esistono infatti documenti storici in cui vengono descritte alcune pietanze mangiate ai banchetti, e tra queste si trovavano i maccheroni cotti nel latte con burro e cannella, oppure fritti con miele e zucchero.
Cosa vuol dire pasta? E in inglese come si dice?
La parola pasta è di origine latina, a sua volta derivata dal greco πάστη (paste), che significa «farina mescolata con acqua e sale». Come sappiamo la pasta si diffuse ampiamente in tutta Italia già anticamente, ma bisogna attendere la fine del 1700 perché la pasta dall’Italia arrivasse fino all’Inghilterra. Gli inglesi di quegli anni amavano molto mangiare la pasta, in particolar modo i maccheroni, che chiamavano “macaroni”. Ancora oggi in inglese la pasta viene chiamata “pasta”, proprio come in italiano.
La leggenda vuole che la pasta sia stata poi portata negli Stati Uniti d’America da Thomas Jefferson, che durante un viaggio in Italia l’aveva assaggiata e apprezzata. In realtà la vera diffusione della pasta in America avviene verso il 1860, in concomitanza con le prime migrazioni di italiani. Ancora oggi la parola “macaroni” negli Stati Uniti è usata come sinonimo di “italiano”.
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