Riforma pensioni 2022: prepensionamento dipendenti pubblici e altre ipotesi. Ecco le ultime notizie sulla pensione anticipata.
Riforma pensioni. Dopo una fase di stallo, il governo Draghi ha ripreso le valutazioni sui nuovi scivoli per accedere alla pensione anticipata. Una delle proposte riguarda la pubblica amministrazione e l’uscita anticipata dal lavoro per i dipendenti pubblici.
Ma ci sono anche altre ipotesi che riguardano tutti i lavoratori, per sostituire quota 100 in scadenza a fine 2021. Di seguito le ultimissime notizie di oggi sulle pensioni.
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Riforma pensioni 2022 PA
L’ipotesi allo studio per la riforma delle PA è il cosiddetto scivolo Brunetta. Il Ministro per la pubblica amministrazione ha siglato con i sindacati, il patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, da realizzare utilizzando le risorse previste nel recovery plan.
L’obbiettivo di questo patto è quello di modernizzare la PA, anche tramite il ringiovanimento del capitale umano. Ciò facilitando la pensione anticipata per alcuni dipendenti e il contestuale ingresso di lavoratori dotati di nuove competenze.
Pensioni dipendenti pubblici a 62 anni
Per realizzare il patto, il ministro Brunetta prevede uno scivolo in favore dei dipendenti pubblici. Con questa misura c’è la possibilità di andare in pensione a 62 anni, utilizzando un meccanismo volontario di incentivi.Â
Nello specifico i dipendenti, vicini all’età pensionabile, potrebbero andare in pensione con un assegno calcolato con sistema contributivo. Ci sarebbero dunque delle penalizzazioni per non gravare sulle casse dello stato, ma per chi svolge mansioni gravosi potrebbero non essere previste. In quest’ultimo caso si tratterebbe di una sorta di quota 100 personalizzata per le PA.
Insomma, un’ipotesi di riforma che potrebbe vedere la luce nei prossimi mesi, in presenza del benestare della maggioranza di governo.
Riforma pensioni ultima ora
La flessibilità in uscita dal lavoro non è un tema che riguarda solo i dipendenti pubblici, ma anche le altre categorie lavorative.
Negli ultimi giorni si è tornati a parlare della possibile proroga di misure già esistenti come Opzione donna o Ape Sociale. Ipotesi queste gradite ad alcuni partiti che sostengono il governo Draghi. Ma i sindacati insistono sulla possibilità di introdurre quota 41 per tutti i lavoratori, a prescindere dall’età anagrafica. Ipotesi però quest’ultima difficilmente realizzabile, visti i costi che comporterebbe.
Spetterà ora al Ministro Orlando, durante gli incontri con le parti sociali prossimamente in programma, prendere in considerazione le varie ipotesi. Ma è probabile che solo quando il governo varerà la nuova manovra avremo delle certezze al riguardo.
Queste tutte le ultime notizie sulla riforma pensioni 2022. Per i dipendenti pubblici delle PA ci sono già ipotesi concrete, da parte del ministro Brunetta. Viceversa la riforma del sistema previdenziale complessiva, prevede solo proposte ancora al vaglio. Tuttavia non mancano idee e alternative per garantire nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro anche nel 2022.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web