Pensioni 2021 riforma. Ecco le ultime notizie sulla pensione anticipata e riforma pensionistica.
Pensioni 2021, le prossime giornate potrebbero importanti per il futuro del sistema previdenziale italiano. Infatti, il 14 ottobre si terrà un nuovo incontro fra governo e sindacati per approfondire la riforma strutturale da attuare prima del 2022.
Tuttavia la sottosegretaria al Welfare Francesca Puglisi ha anticipato quelle che sarebbero le intenzioni del governo. Vediamo allora quali sono le ultimissime su pensione e la riforma del sistema previdenziale.
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Pensioni cosa cambia nel 2021
Nei prossimi mesi prenderà forma la tanto attesa riforma strutturale delle pensioni. Per questo ci sarà l’incontro appena citato, che si occuperà di definire il dopo quota 100 e le nuove misure per l’accesso alle pensioni anticipate.
Sicuramente la riforma pensioni non sarà presente già nella legge di bilancio 2021, come si evince dalla NaDEF perfezionata di recente dall’esecutivo. Al suo interno, infatti, oltre ai numeri c’è un elenco di riforme da attuare, che non prevede quella delle pensioni.
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La riforma sarà realizzata nel 2021, per entrare in vigore dal 1 gennaio 2022. Mentre nella legge di bilancio 2021 sono previste solo alcune proroghe. Esse riguardano la pensione donne come nel caso di opzione donna, o tutti i lavoratori in particolari situazioni, come per l’Ape social.
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Riforma pensioni 2021 novitÃ
Sulla riforma da realizzare nel 2021 il sottosegretario Puglisi, in un question time alla Camera, ha parlato delle intenzioni del governo. Secondo la sottosegretaria il governo potrebbe predisporre una legge delega per la nuova riforma.
Questa legge deve essere approvata dal parlamento e consente successivamente al governo di attuare norme precise. Quindi è questa l’ipotesi che arriva da fonti governative, su come potrebbe procedere l’esecutivo per la riforma pensioni 2021.
Per quanto riguarda invece il contenuto restano ancora parecchie incertezze, da risolvere, magari già nel prossimo incontro con le parti sociali. Le opzioni attualmente al vaglio per l’uscita flessibile dal lavoro, riguardano una possibile quota 102. Si tratterebbe di una misura con paletti più rigidi e maggiori penalizzazioni economiche per chi decidesse di approfittarne.
Più difficile invece che venga presa in considerazione la proposta avanzata dai sindacati, ovvero quota 41 per tutti i lavoratori. Tale ipotesi risulterebbe troppo costosa per le casse dello stato.
Questa la fotografia della situazione attuale per le pensioni 2021. Le ultimissime sulla riforma pensione mostrano che il governo inizia a delineare come intende agire, ma pure che le misure da attuare rappresentano ancora un rebus.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web