Elon Musk parla sempre del futuro del pianeta e dell’umanità. Ma noi ci siamo chiesti quale sarà il suo, di futuro.
Tra i tanti imprenditori miliardari che conosciamo, Elon Musk è senza dubbio uno dei più bizzarri e anche quello più seguito. Ha meno soldi di Jeff Bezos e Bill Gates, ma ha fatto molte più cose bizzarre di loro due messi insieme e ha senza dubbio più fan (anche se Gates lo batte con i follower su Twitter).
Negli ultimi tempi sui giornali americani, ma non solo su quelli, ci si è chiesti che futuro hanno le aziende di Musk e anche quale sia il suo futuro come imprenditore. Qualcuno ha perfino messo in dubbio la sua sanità mentale, forse esagerando un po’. Com’è successo?
Cos’ha fatto Musk: un veloce riassunto per i più distratti
Elon Musk ha fatto un sacco di soldi in pochi anni, assumendosi ogni volta molti rischi. E continua a farlo. In particolare il suo comportamento eccentrico, da nerd compulsivo sui social, amichevole ma anche arrogante, estremamente razionale ma anche sempre sopra le righe, mettono spesso nei guai anche le aziende che possiede o in cui è coinvolto. Come Tesla, di cui è CEO nonché uno dei principali azionisti. Cosa intendiamo per sopra le righe ed eccentrico? Facciamo qualche esempio:
- Musk ha detto che l’idea per SolarCity (azienda di energia solare) gli è venuta al Burning Man Festival, una festa hippy che si svolge in mezzo al deserto.
- Durante un’intervista in un podcast Musk ha bevuto whiskey e fumato marijuana. Subito dopo il titolo Tesla è crollato del 10%.
- Musk ha abituato tutti a dare notizie anche piuttosto importanti direttamente su Twitter, discutendo poi con i commentatori come se fossero colleghi o dipendenti e finendo spesso in lunghi litigi.
- In un’intervista ha confessato di non dormire una notte intera da anni e di essere dipendente da alcuni farmaci contro l’insonnia.
- Quando un gruppo di ragazzini thailandesi sono rimasti bloccati nelle grotte con il loro allenatore, Musk si è offerto di aiutare. Alla fine non ce n’è stato bisogno, ma poi su Twitter ha definito “pedofilo” uno dei soccorritori. Non si sa perché.
- Musk a un certo punto ha lanciato sul mercato un lanciafiamme, a quanto pare “in un momento di noia”.
- Musk ha raccontato più volte di aver ripetutamente messo a rischio tutto il suo patrimonio (al momento pari a circa 23 miliardi di dollari), arrivando, un periodo, a dover chiedere prestiti per pagare l’affitto.
- Come noto, inoltre, il suo obiettivo principale resta colonizzare Marte. Chi lo conosce assicura che non lo dice tanto per dire: ci crede veramente, è la sua missione.
Insomma, Musk non è facilmente inquadrabile: non è Bezos, non è Gates, non è sicuramente Zuckerberg ma non è nemmeno Richard Benson, il miliardario playboy che si gode la vita. E’ più vicino a ciò che probabilmente diventerebbe un nerd estremamente intelligente e maniaco di anime giapponesi e videogiochi (due passioni di Musk) se riuscisse a fare un sacco di soldi. Che poi è quello che gli è successo.
Dunque ipotizzare il suo percorso, e quello delle aziende alle quali è legato, non è affatto semplice. Se guardiamo la sua storia fino ad oggi notiamo che è stata decisamente imprevedibile e di conseguenza rende imprevedibile anche prevedere il suo futuro.
Musk è un miliardario pazzo?
Tesla riuscirà a restare a galla? SpaceX servirà davvero a qualcosa, oltre che a ispirare interessanti innovazioni tecnologiche e automobili con manichini sparate nello spazio? Tutti gli altri progetti di Musk hanno un futuro? Le sue scelte eccentriche provocheranno dei danni economici alle sue aziende? La sua salute psicofisica reggerà ancora per anni?
Queste sono le sue domande. Tentiamo di dare qualche risposta, partendo dall’ultima. L’immagine del “miliardario pazzo”, un po’ Ironman e un po’ genio sregolato, probabilmente è davvero solo immagine. Che Musk sia un tipo eccentrico è indubbio, ma non è pazzo. Non metterebbe a rischio le sue aziende per divertimento, anzi. Probabilmente metterebbe a rischio se stesso, come ha fatto più volte.
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Quando nel 1999 ha guadagnato un mucchio di soldi vendendo Compaq, ha fondato X.com, che poi è diventata PayPal. Quando poi, nel 2002, ha venduto quest’ultima per 1,5 miliardi di dollari, investì gran parte della sua fetta di torta in nuove startup. A quanto si dice 100 milioni in SpaceX, 70 in Tesla e 10 in Solar City. Musk all’epoca aveva 31 anni.
Sedici anni dopo, non è né scomparso né impazzito. Anzi, è uno degli uomini più potenti del mondo e uno degli imprenditori più attivi. Ha sofferto molto sia con Tesla sia con SpaceX, due aziende avveniristiche e visionarie, ma è ancora in piedi, e alla fine la cosa più strana che ha fatto forse è semplicemente aver insultato qualcuno su Twitter. Qualcosa che Trump fa quasi quotidianamente, per capirci, ed è il presidente degli Stati Uniti.
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I veri problemi nel futuro di Musk
I veri problemi per Musk potrebbero essere due. Uno riguarda le sue aziende. Se SpaceX non produrrà risultati significativi, se Tesla avrà ancora problemi, potrebbero non reggere nel tempo. Così come tutti gli altri progetti collaterali e sperimentali che Musk ha lanciato negli anni. Lui è noto per apparire sempre molto ottimista e parlare sempre di nuovi lanci di prodotti (o di razzi) “entro pochi mesi” o “entro un anno”, anche se spesso non ha rispettato le promesse.
L’altro problema è più personale. Su Musk infatti c’è un’enorme pressione mediatica, tra chi lo ama e chi lo odia, chi lo segue, chi ne scrive, chi ne parla, chi osserva ogni singola mossa. Gli azionisti in primis, ma anche politici, giornalisti, fan ed hater e tutti gli altri. Riuscirà a reggere questa pressione? O, come accade a certe celebrità, a un certo punto perderà davvero la testa?
In questo senso Elon Musk è esattamente il contrario di Bezos e Zuckerberg, che vengono spesso ritratti come due automi privi di emozioni, che vivono quasi nell’anonimato e il cui obiettivo è semplicemente accumulare soldi per accumulare soldi e poi continuare ancora ad accumulare soldi. Nel frattempo Musk si sta fumando una canna mentre parla di intelligenza artificiale e spiega come andremo a vivere su Marte, tra un tweet e l’altro.
Dunque, cosa accadrà a Musk, quale sarà il suo futuro? Non lo sappiamo, ma di sicuro staremo a guardare. Dopotutto non ha neanche 50 anni e ha venduto il suo primo prodotto – un videogioco – quando ne aveva 12. Quindi ha un percorso molto lungo alle sue spalle, ma probabilmente uno ancora più lungo davanti. Staremo a vedere.
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