A meno di 50 anni Elon Musk ha un patrimonio enorme, che però è sempre pronto a mettere in gioco per investimenti visionari. Ha iniziato a 12 anni vendendo il suo primo videogioco per 500 dollari, poi non si è mai fermato, passando da grandi successi a grandi fallimenti. Ecco quanti soldi ha e come c’è riuscito.
È una figura di capitalista e imprenditore originale quella di Elon Musk. Diciamolo subito: è ricco, molto ricco. Secondo i dati Forbes del 2017 il suo patrimonio è di circa 20,4 miliardi di dollari, ovvero circa 17,5 miliardi di euro. Ma è un patrimonio variabile, che sale e scende.
La biografia di Musk, così come la sua carriera, sono fatte di enormi successi, enormi fallimenti e grandi scommesse. Ha perso tanti soldi diverse volte, a volte ricominciando se non proprio da capo quasi.
Anche di recente, in seguito a delle perdite azionarie di Tesla (la sua società di auto elettriche) Musk, in quanto principale azionario, ha perso 800 milioni di dollari in un solo giorno. Ma è abituato a questi piccoli inconvenienti. Già in passato gli è capitato di perdere quasi tutto. Ripercorriamo brevemente la sua storia imprenditoriale per capire come è arrivato ad avere il patrimonio che possiede.
Il patrimonio di Elon Musk: tanto lavoro e uno sguardo al futuro
Se oggi è arrivato a quasi 21 miliardi di dollari, Musk ha dovuto faticare. Si parla di giornate interamente dedicate al lavoro, anzi, a più lavori, dato che ha fondato e seguito più aziende lui di chiunque altro. Tesla, SpaceX e SolarCity sono attualmente i suoi progetti principali. Ma sono decine i progetti collaterali di questo imprenditore così visionario.
Musk ha meno soldi di tutti gli altri paperoni americani del campo tecnologico: meno di Jeff Bezos (115 miliardi di patrimonio), Zuckerberg (73 miliardi), e Bill Gates (90 miliardi). Ma sembra fare molte più cose di loro. E soprattutto è adorato da più persone: Elon Musk appare come più simpatico di tutti e tre i big appena citati messi insieme. Basta leggere le risposte su Twitter o i commenti su Instagram e sotto i video che lo riguardano: tantissimi i fan, praticamente nessuno contro. Le donne si innamorano di lui, della sua figura di nerd di successo, brillante, geniale, ricchissimo e simpatico. Gli uomini forse lo invidiano o lo vedono come un modello da seguire. I giornali e le tv fanno a gara per intervistarlo. Una delle differenza con altri grandi imprenditori come Bezos, Zuckberg o il compianto Jobs è che Elon Musk non pensa solo ai soldi.
E’ molto realista, calcola i rischi come ogni imprenditore dovrebbe fare, ma lascia un ampio spazio all’azzardo. Al primo posto, come spiega in più interviste, non mette il guadagno, ma le idee, e in particolare una sua idea di futuro, dove l’essere umano usa auto elettriche e vive su più pianeti, non solo sulla Terra. Il suo obiettivo è il progresso e la salvaguardia della specie umana. Ma ovviamente per realizzarlo servono dei soldi, ed ecco che il guadagno è uno degli obiettivi.
Il patrimonio e il ritorno dell’investimento
Musk scommette su cose che non è detto che garantiscano immediatamente il cosiddetto “ritorno dell’investimento”. Qualche esempio? Qualche anno fa era considerato da pazzi scommettere sulle macchine elettriche, ma col tempo Musk ha avuto ragione. Altro esempio: fino a qualche tempo fa era da fantascientifico investire tanto denaro sui viaggi spaziali, ma Musk insiste, ed è convinto di avere ragione, e i successi stanno dimostrando che è così. Non si accontenta di guadagni “facili” e sicuri, ma vuole andare oltre, senza paura di fallire. Anzi. Anche se fallisse ancora e perdesse tutto, non si fermerebbe: “Io non mollo mai” ha dichiarato. E sappiamo che è vero, perché gli è capitato di fallire clamorosamente, cadere, e rialzarsi, aiutato dalla sua caparbietà, dagli azionisti e da un po’ di fortuna. Ma si sa, la fortuna aiuta gli audaci, e Musk è senza dubbio un audace.
Musk ha iniziato a far crescere il suo patrimonio a 12 anni
Nato in Sudafrica da una madre dietologa e modella e un padre ingegnere, già a 12 anni si fa notare, riuscendo a vendere per 500 dollari un videogioco da lui ideato. Poi è vittima di bullismo, studia molto, diventa un fenomeno della programmazione, si trasferisce in Canada, poi negli Stati Uniti, dove studia fisica e si laurea. Nel 1999 il suo primo grabde successo: vende una società online fondata con suo fratello, Zip2, a 307 milioni di dollari. Ha solo 28 anni.
A questo punto ha un patrimonio cospicuo, che però decide di investire in maniera per molti sconsiderata, ma per lui assolutamente logica, puntando su industrie tecnologiche visionarie. Prima fonda X.com, un servizio di pagamento online, che poi si fonde con un altro servizio e che diventa… indovinate? Paypal. Musk e i suoi soci riescono a vendere Paypal a 1,5 miliardi di dollari.
Ora ha 31 anni e può fare quello che vuole. E di nuovo, compie la mossa meno prevedibile e investe su aziende che sul momento non sembrano avere mercato. Investe sul futuro. Questi i numeri: 100 milioni li investe in SpaceX, che punta tutto sui viaggi spaziali, 70 milioni in Tesla, ovvero automobili elettriche, e 10 milioni in SolarCity, ovvero energie rinnovabili.
Nel 2008 Musk rischia di perdere quasi tutto
Ma è qui che le cose si fanno interessanti: Musk poteva prendersi i soldi guadagnati, comprarsi una villa e passare il resto della vita a viaggiare, a godersi il suo patrimonio e a poltrire a bordo piscina. Invece decide di puntare tutto su iniziative imprenditoriali rischiose a cui dedicherà la maggior parte del suo tempo – e del suo patrimonio. Le cose non vanno subito bene, ma, come abbiamo già detto, lui è del genere “Io non mollo mai”. Nemmeno nel 2008, anno definito da lui “il peggiore della mia vita”, quando Tesla va maluccio, SpaceX rischia di fallire completamente e Musk ci rimette un mucchio di soldi, arrivando a dichiarare di essere sopravvissuto grazie “a prestiti di amici”.
L’anno orribile passa, Musk resiste, Tesla lentamente guadagna fiducia: le auto elettriche si iniziano a vendere. Prima quelle costose, poche e destinate a clienti facoltosi, poi quelle di fascia media, mentre l’obiettivo futuro è quello di vendere tante auto a prezzo basso, per tutti. SpaceX ottieni i suoi primi successi e dimostra a tutti, concorrenti, investitori privati, Nasa e governo americano, che non è solo un capriccio di un imprenditore eccentrico, ma qualcosa di più serio. Nel frattempo si dedica sempre di più all’energia solare, ma anche a visionari trasporti sotterranei e a molte altre cose.
Musk pensa al futuro ma con i piedi ben radicati nel presente
Negli ultimi anni il suo patrimonio sale e scende, ma inizia a stabilizzarsi: 13 miliardi nel 2015, 10 nel 2016, poi ancora 13, 11, fino ad arrivare a 20 miliardi circa, ormai da qualche anno. È uno degli uomini più ricchi, potenti e influenti del mondo. Ma ancora, incredibilmente, è in grado di prendersi enormi rischi.
Certo, anche se le cose dovessero andare molto male difficilmente finirà a vivere per strada, ma Musk può comunque vedere fallire le sue aziende, perdere la fiducia degli azioni e degli investitori, iniziare una fase di declino e semplicemente fare una figuraccia. Ma ricordate? La fortuna aiuta gli audaci, e nonostante il lancio del razzo Falcon Heavy di SpaceX, quello che ha lanciato una decapottabile Tesla verso Marte, avesse solo il 50-70% di probabilità di successo, Musk ci mette la faccia e il portafoglio. Rischia. E vince. Il lancio è un successo, ma per lui è solo un nuovo inizio.
Ma se gli parlate di futuro, lui non è d’accordo: è vero, guarda al futuro, ma le sue strategie imprenditoriali, visionarie ma allo stesso tempo estremamente razionali, si rivelano vincenti perché ben radicate nel presente. Musk ha ben presente quello che è possibile fare oggi, nel presente, ed è quello che sta facendo: mettere le basi per un futuro che lui immagina fuori dalla Terra, nello spazio, così come qualcuno, migliaia di anni fa, mise in acqua per la prima volta una barca, affrontando l’Oceano.
Vedi anche: Frasi e citazioni di Elon Musk