Spiagge, discoteche e luoghi della movida a rischio nella calda estate italiana del Coronavirus e aumento dei contagi. Ecco perché si rischia il secondo lockdown.
Spiagge e discoteche preoccupano il governo italiano, visto che si tratta di luoghi dove gli assembramenti sono quasi inevitabili. Ciò, unito alla crescita dei nuovi contagi registrati negli ultimi giorni, ha messo in allarme ministri ed esperti della sanità.
Per bloccare questa pericolosa tendenza il governo sembra pronto a chiudere i luoghi a maggior rischio. Facciamo allora il punto della situazione in base a quanto dichiarato nelle ultime ore dagli esperti e dai ministri, per capire cosa ci aspetta prossimamente.
Covid 19, chiusura discoteche
Come detto gli assembramenti nelle discoteche preoccupano. Su questo il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, ha dichiarato: “le discoteche devono rimanere chiuse perché, checché se ne dica, con migliaia di ragazzi ammassati non c’è nulla da fare.”
Insomma, se da un lato le riaperture dei locali miravano a tutelare il lavoro in questo settore, dall’altro i rischi potrebbero portare a decisioni drastiche. Non a caso fonti del governo sottolineano che tenere le discoteche aperte è un serio rischio. Il ministro degli affari regionali Boccia ha detto: “il governo è pronto a impugnare le delibere regionali che contrastano con l’ultimo dpcm. Che ad esempio non prevede le aperture delle discoteche.”
Anche per questo alcune regioni hanno preso subito provvedimenti. Ad esempio la governatrice Santelli della Calabria ha firmato un’ordinanza che dispone la chiusura di tutte le attività che hanno attinenza con il ballo. Essa dunque riguarda sia le discoteche all’aperto, nei lidi eccetera, che quelle al chiuso.
Chiusura spiagge e rischio secondo lockdown
Insomma, le discoteche rappresentano un problema per l’aumento dei contagi, così come la movida, specie in queste calde giornate d’estate. Un discorso simile vale per le spiagge, dove le distanze sono progressivamente scomparse. Non solo di giorno, ma anche di notte, quando i falò o le serate musicali nei lidi si moltiplicano.
Per questo in diverse località della Sicilia nella notte di ferragosto sono state chiuse le spiagge. Provvedimenti simili arrivano anche da altre regioni e potrebbero andare via via crescendo qualora la situazione non migliorasse.
Attualmente le Regioni dove l’indice del contagio Rt è maggiore di 1 sono 9, il che conferma l’esistenza di focolai. E’ chiaro che se la situazione dovesse sfuggire di mano si rischia un secondo lokdown. La conferma di questo arriva dal coordinatore del comitato tecnico scientifico.
L’ipotesi più probabile è che venga attuato però solo a livello locale e non su base nazionale, per non penalizzare troppo l’economia. In ogni caso l’allerta delle istituzioni cresce e prossimamente potrebbero arrivare nuovi divieti ed obblighi per la popolazione.
Queste le ultime notizie che arrivano dal governo, pronto a chiudere spiagge e discoteche. La decisione potrebbe arrivare già da dopo ferragosto se la situazione non dovesse migliorare. Insomma, l’emergenza covid purtroppo non è ancora alle spalle.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web