Governo, quali sono i reali motivi per cui Salvini ha voluto la crisi ? Cosa c’è dietro le sue dichiarazioni ufficiali? Ecco la spiegazione e le ultime news
La decisione presa dal capo della Lega Matteo Salvini, di far saltare l’alleanza con il Movimento 5 Stelle e di fatto far cade il governo, non è stata del tutto inattesa. Infatti, già da mesi le due forze politiche che sostenevano l’esecutivo si mostravano in disaccordo su tutto, innescando polemiche quotidiane.
Per questo la scelta del Ministro dell’interno non è poi così sorprendente. Lo è invece il timing con cui è stata comunicata, a ferragosto e a Camere appena chiuse per le vacanze estive. Quello che tutti si chiedono è quale siano stati i motivi che hanno portato a questo, scopriamoli insieme qui di seguito.
Crisi di Governo, ecco perché Salvini l’ha decisa
Ufficialmente la spiegazione data dal leader leghista è stata la spaccatura consumatasi sulla Tav, con il Movimento 5 Stelle che ha votato contro. Tuttavia, questa sembra più un alibi che la reale ragione della rottura, perché il disaccordo sull’opera era noto da tempo.
I motivi che nei fatti hanno provocato la fine dell’esecutivo sono tre:
1- Il mancato accordo sull’autonomia.
2- Il taglio dei parlamentari e le conseguenze di questa riforma.
3- Le difficoltà di fare la legge di bilancio con questo alleato.
Andiamo ora, nel prossimo paragrafo ad approfondire, tali tematiche.
I motivi che hanno provocato la fine del governo Conte
Partiamo dal mancato accordo sull’autonomia, per cui si era deciso di rinviare l’iniziativa fortemente voluta dai governatori leghisti. Questo, da tempo agita la base del carroccio, che ora più che mai ha spinto il suo leader per andare ad elezioni anticipate.
Anche il taglio dei parlamentari ha rappresentato un problema, infatti l’iter di questa riforma doveva concludersi a settembre in Parlamento. L’eventuale referendum su di esso ne avrebbe allungato i tempi, mentre ad applicazione definitiva i collegi elettorali avrebbero dovuto essere modificati. Per questo le date di un eventuale voto anticipato sarebbero state difficilmente prevedibili e inoltre la rappresentazione parlamentare sarebbe stata minore per i prossimi vincitori. Probabilmente, conscio di essere favorito in eventuali elezioni da tenersi adesso, Salvini ha deciso di non correre questi rischi, provando ad ottenere la maggioranza assoluta dei seggi.
Infine, c’è la Legge di bilancio, che il vicepremier sembrava orientato a voler scrivere insieme ai cinque stelle, mentre ora non è più così. Lui si dice già pronto a farla da solo con un piano di tagli alle imposte, ma in realtà non è chiaro chi se ne occuperà realmente. Infatti la scadenza per la presentazione alla commissione UE è fissata a metà ottobre e difficilmente un nuovo governo, uscito dalle urne, riuscirà ad insediarsi per allora. Più probabile se ne occupi un eventuale esecutivo chiamato dal Presidente della Repubblica a condurre il paese verso nuove elezioni.
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Il capo della Lega prova a capitalizzare il consenso, ma corre dei rischi
Nonostante il grande consenso di cui gode, stando ai sondaggi, Salvini è stato contestato in diverse delle ultime uscite del suo beach tour. Come ad esempio a Catania o precedentemente in Calabria, a riprova che sono in crescita anche gli oppositori nei suoi confronti.
In ogni caso i sondaggi danno il suo partito in un range compreso fra il 35 e il 38% delle preferenze. Se poi consideriamo un’eventuale alleanza di centrodestra i numeri potrebbero essere ancor più lusinghieri, visto che sia Fratelli D’Italia che Forza Italia, sono pesati entrambi dai sondaggisti con un consenso compreso fra il 6 e l’8%. L’ammontare totale di questi componenti permetterebbe alla coalizione di centrodestra di avere una maggioranza autosufficiente.
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Certo, poi ci sono numerose altre variabili che potrebbero condizionare l’esito di un eventuale voto. Per questo Salvini si sta già portato avanti col lavoro e con i suoi comizi conta di aumentare la platea dei suoi elettori.
Vedremo come si svilupperanno le cose, di certo restano da affrontare problemi importanti per il nostro paese e più tempo si resta senza un governo peggio sarà .
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web