Pinguini tattici nucleari chi sono e quali canzoni hanno fatto prima di Ringo Starr. Ecco tutto quello che dovresti sapere sulla nuova canzone della frustrazione. Frasi e testo
Forse non tutti li conoscono, ma quella dei Pinguini tattici nucleari è una band che si sta facendo conoscere a suon di stream e concerti. Per questo non deve stupire la loro presenza al Festival di Sanremo 2020, dove si candidano per la vittoria finale presentando il brano dal titolo “Ringo Starr“.
Vediamo allora di cosa parla questa canzone, qual è il suo testo e il relativo significato delle frasi, perché potrebbe essere un outsider della manifestazione canora.
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Pinguini Tattici “Ringo Starr” dei Pinguini tattici nucleari. Testo
In questa canzone il gruppo dei Pinguini tattici nucleari, vuole far passare il messaggio che non bisogna per forza essere i protagonisti di un film da Oscar, per essere considerati grandi attori, anche se il mondo non la pensa così.
Per questo c’è il riferimento a Ringo Starr, batterista e cantante dei Beatles, considerato in ombra rispetto alla band, ma non per questo meno importante. Il protagonista del brano, invece nel suo piccolo vede la propria vita come nulla di speciale rispetto a quella degli altri. Questo si evince dai primi versi:
“A volte penso che a quelli come me il mondo non abbia mai voluto bene,
il cerchio della vita impone che per un re leone vivano almeno tre iene,
gli amici ormai si sposano alla mia età,
ed io mi incazzo se non indovino all’eredità.
Forse dovrei partire, andarmene via di qua,
e cambiare la mia vita in toto tipo andando in Africa,
ma questa sera ho solo voglia di ballare,
di perdere la testa e non pensare più
che la mia vita non è niente di speciale e forse alla fine c’hai ragione tu,
in un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr”.
Frustrazione a autoironia il significato della canzone
Nel testo della canzone viene espressa un po’ di frustrazione per la situazione che il protagonista sta vivendo e subentra quindi una sorta di serena rassegnazione. Però, il protagonista non rinuncia all’autoironia, e lo fa citando Batman, Robin e Ted (in riferimento alla famosa serie tv How i meet your mother).
Un tratto di brano originale dunque, che poi si chiude, con il ritornello che riporta a Ringo Starr. Eccolo:
“Tu eri Robin poi hai trovato me,
pensavi che fossi il tuo Batman ma ero solo il tuo Ted eh eh,
e quando dico che spero che trovi un ragazzo migliore di me fingo,
che i migliori alla fine se ne vanno sempre e che cosa rimane? Ringo.
Ma questa sera ho solo voglia di ballare, di perdere la testa e non pensare più,
che la mia vita non è niente di speciale e forse alla fine c’hai ragione tu,
In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr”.
Il successo dei Pinguini tattici nucleari
Questo gruppo è neofita del palco di Sanremo, a differenza di molti loro colleghi qui presenti. Infatti non hanno mai partecipato a questa kermesse musicale italiana, nemmeno nella sezione dedicata alle giovani proposte.
Nonostante questo godono di un certo favore fra il pubblico, specie in quello più giovane, testimoniato dal loro gradimento in rete. Potrebbero dunque essere una mina vagante in questo festival 2020 e centrare un inaspettato successo musicale. Magari come è successo per uno dei loro primi singoli, stiamo parlando del brano “Irene”, che su Youtube ha totalizzato oltre 2 milioni di visualizzazioni. Se non vi ricordate di questa canzone o non l’avete mai ascoltata, eccovela proposta.
E’ tutto per quanto riguarda il gruppo dei Pinguini tattici nucleari e il loro brano di Sanremo 2020. Vedremo se riusciranno a sorprendere il pubblico anche questa volta.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web