Il rock and roll degli anni ’50 ispira il giovanissimo Lou reed che decide di voler fare il musicista. Presto impara a suonare la chitarra e incide un disco con il gruppo degli Shades. Sono gli anni in cui i suoi genitori, preoccupati per la vita che conduce, lo mandano in un centro psichiatrico dove è sottoposto anche all’elettroshock, esperienza che segnerà per sempre la sua vita.
Durante il periodo universitario subisce l’influenza del poeta Delmore Schwartz con il quale studia. Successivamente, a New York, conosce John Cale con il quale fonda i Velvet Underground nel 1966. L’anno dopo esce l’album The Velvet Underground & Nico, prodotto da Andy Warhol, con la banana in copertina. Qualche anno dopo si stacca dal gruppo e affronta la carriera da solista. Si trasferisce a Londra, dove incide il suo primo disco. Nella capitale inglese, all’inizio degli anni ’70, incontra David Bowie e i due iniziano a collaborare insieme. Per Lou Reed, l’incontro con Bowie è anche un cambio di stile e con Transformer del 1972, si afferma in tutto il mondo. L’anno successivo esce Berlin, considerato il suo capolavoro maledetto e che racconta di una coppia di drogati.
Dopo alti e bassi, nel 2000, con l’uscita degli anni di Ecstasy, torna a essere il cantante degli anni ’70. Nel 2003 s’ispira alle poesie di Edgar Allan Poe per l’album The Raven.
Il suo ultimo lavoro, Lulu, in collaborazione con i Metallica, è uscito nell’ottobre 2011.
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