Rdc, a chi tolgono il reddito di cittadinanza a inizio 2023

Reddito di cittadinanza, in quale caso si perde il sussidio a inizio 2023? Ecco chi rischia la revoca subito o nei prossimi mesi.

Rdc, con la manovra finanziaria il governo ha deciso che nel 2023 durerà solo 8 mesi per gli occupabili. Quindi il reddito di cittadinanza non verrà tolto subito, tuttavia ci sono dei casi in cui si perde già da inizio 2023 o successivamente.

Reddito di cittadinanza a chi lo tolgono a inizio 2023Vediamo quando e chi rischia il taglio del sussidio statale per disoccupati nei primi mesi del nuovo anno.

Reddito di cittadinanza 2023, in quale caso lo tolgono subito

Per continuare a percepire l’accredito su carta Rdc nel 2023, i beneficiari devono rinnovare l’Isee entro il 31 gennaio. Si tratta di una condizione necessaria prevista dalla legge sul reddito di cittadinanza, visto che spetta a chi fa parte di un nucleo familiare con un valore Isee aggiornato inferiore a 9.360 euro.

Nel calcolo del nuovo modello si prendono in considerazione redditi e patrimoni del 2021 (ovvero quelli di 2 anni prima). In caso di mancato aggiornamento del documento, l’Inps non avrà più i dati del richiedente e sospenderà l’erogazione mensile del sussidio su carta Rdc. Questo fino all’invio del nuovo documento che indica il possesso del requisito economico da parte del beneficiario.

Perdita reddito di cittadinanza, da quando

Ma da quale mese del 2023 si perde Rdc senza rinnovare l’Isee? A gennaio continuerà regolarmente ad arrivare agli aventi diritto, visto che c’è tempo fino al 31 per l’aggiornamento. Ma dal mese di febbraio, chi non rinnoverà il documento non riceverà più il sussidio.

Quindi se percepite il reddito vi consigliamo di prendere appuntamento con un caf per aggiornare il modello ISEE. Mentre se vi siete dimenticati di farlo entro il 31 gennaio, potete comunque inviarlo in data successiva. In questo caso, una volta ricevuta la documentazione (e se ci sono i requisiti necessari) l’Inps riprenderà ad erogare il beneficio. Comprese le mensilità arretrare.

Attenzione però, perché con le novità introdotte dal governo nella manovra economica, dal 2023 sarà più facile perderlo.

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Rdc legge di bilancio 2023, altri casi in cui si perde

Abbiamo visto per chi scatta la sospensione del reddito di cittadinanza da febbraio 2023. Ma con l’approvazione finale della legge di stabilità arrivano altre cause di sospensione del sussidio. In particolare gli occupabili, che hanno firmato un patto per il lavoro nei centri dell’impiego, non ricevono più il reddito se:

  • non sottoscrivono e frequentano un corso di riqualificazione professionale per almeno 6 mesi
  • rifiutano un’offerta di lavoro congrua.

Di conseguenza per continuare a ricevere il reddito di cittadinanza 2023 non basta aggiornare l’Isee. Ma, almeno per le persone occupabili, bisogna rispettare anche questi altri 2 requisiti. I più fragili (ovvero chi non è in condizioni di lavorare) invece continueranno a prenderlo. Poi, dal 2024 è previsto l’addio al sussidio, almeno nelle intenzioni annunciate dal governo Meloni.

In sintesi, in caso di mancato aggiornamento dell’ISEE entro gennaio, da febbraio non si riceve più il reddito di cittadinanza. Almeno fino al momento del rinnovo. Ma il sussidio nazionale si perde anche rifiutando un lavoro o non partecipando ai corsi di formazione dal 2023.

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