Quta 100 e quota 41 le ultimissime notizie sulle pensioni anticipate.
A pochi giorni dalla scadenza degli obblighi di presentazione della Legge di bilancio, il governo cerca le migliori soluzioni in materia di economia e occupazione. Sotto quest’ultimo aspetto resta molto importante il tema dell’uscita anticipata dal lavoro.
Vediamo per questo insieme quali sono le ultime notizie su quota 100, quota 41 e gli altri scivoli pensionistici.
Le parole di Conte e Landini sulle pensioni anticipate
In questi giorni il presidente del consiglio Conte è stato impegnato in una serie di incontri, uno su tutti quello con la Cgil. Qui è intervenuto in un dibattito con il leader del sindacato Maurizio Landini, rilasciando dichiarazioni importanti sul tema della riforma pensionistica.
Il leader del sindacato si è soffermato sui problemi per l’anticipo pensionistico delle lavoratrici. Lo ha fatto dicendo: “opzione donna è penalizzante, bisognerebbe riconoscere un anno di contributi per ogni figlio e una pensione di garanzia in favore dei giovani”. Poi in merito a quota 100 ha aggiunto: “è un provvedimento che non ha risolto le problematiche legate alla revisione delle legge Fornero, che rimane aperto e deve essere discusso”.
In risposta tali osservazioni Giuseppe Conte ha affermato: “quota 100 è una misura temporanea, che è stata realizzata per sanare un vulnus. Sarà mantenuta nei prossimi anni, ma non risolve tutti i problemi del nostro sistema pensionistico”. Insomma, ha lasciato intendere che il suo governo sta valutando altre possibilità per concedere ad alcuni lavoratori la pensione anticipata.
Le richieste della Cgil al governo: quota 41
Oltre alle parole di Landini e Conte, sul tema pensioni ha fatto delle richieste ben precise al governo, il segretario della Cgil, ovvero Domenico Proietti.
Egli ha detto: “abbiamo già riferito a Conte che ci auguriamo un confronto sui temi della previdenza. In particolare è necessario raggiungere la flessibilità in uscita dopo i 62 anni o i 41 anni di contributi. Senza dimenticare una particolare attenzione ai lavori gravosi, agli esodati e ai giovani”.
Insomma, vi è un chiaro riferimento a quota 41. Si tratta di un’idea rilanciata nei mesi scorsi dalla Lega di Matteo Salvini, ma che ora non sembra più far parte dell’agenda di governo, visto che il PD è contrario e neppure il Movimento 5 stelle si è mai espresso in modo chiaro a favore.
Quota 100 sarà presente nella manovra 2020?
Il governo giallorosso sembra ormai deciso a confermare quota 100 anche nella Legge di bilancio 2020.
A conferma di questa misura si sono detti sia la ministra del lavoro Nunzia Catalfo sia quello dell’economia Roberto Gualtieri. Stesso discorso per il premier Conte, come sottolineato in precedenza.
In base alle indiscrezioni Partito Democratico e Movimento 5 stelle si sarebbero accordati per mantenere la misura fino al 2021, per poi lasciarla decadere. Tuttavia, negli ultimi giorni la nascita del nuovo partito di Matteo Renzi potrebbe far cambiare lo scenario. L’ex premier, infatti, non ha nascosto di essere contrario a quota 100 e ha detto: “la ritengo una follia, che ci costerà decine di miliardi”.
Questo significa che potrebbe aprirsi una nuova discussione nella maggioranza sul tema? Non è dato saperlo, ma al momento quota 100 non sembra a rischio. Notizie più certe al riguardo arriveranno il 27 settembre, quando il governo dovrà pubblicare la nota di aggiornamento al Def (documento di economia e finanza). A quel punto, probabilmente sapremo quale sarà il futuro di questo scivolo pensionistico e se ci saranno altre novità.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web