Rogito notarile non più necessario per compravendite di uffici, cantine, garage, negozi con valore catastale sotto i 100 mila euro. Basterà una scrittura privata con autenticazione di un avvocato. E costi, forse, minori.
Il rogito notarile è una delle spese più importanti da sostenere all’atto dell’acquisto di un immobile. Nel disegno di legge sulla concorrenza, approvato dal governo nella seduta del consiglio dei ministri di venerdì 20 febbraio, è stata, in parte tolta, questa spesa.
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Niente notaio per compravendite sotto i 100 Euro (ma non per tutti gli immobili)
Non sarà più necessario registrare la vendita in uno studio notarile quando si verificheranno i seguenti requisiti:
- L’immobile non è a destinazione abitativa. Quindi ancora necessario il notaio per case, appartamenti, villette; non più perì uffici, negozi, immobili commerciali in genere, ma anche box.
- L’immobile oggetto della transazione non supera come valore catastale i 100 mila euro.
Basterà una scrittura privata
Se il nostro immobile risponde ai requisiti di cui sopra basterà redigere una scrittura privata con i dati di venditore e acquirente, gli estremi catastali, il valore della transazione.
L’atto stesso dovrà poi essere autenticato da un avvocato che siano in possesso di una assicurazione con massimale che sia pari almeno al valore dell’immobile stesso.
L’atto autenticato gratis?
Nelle prime bozze girate online si era letto che tale autenticazione sarebbe stata gratuita “fatto salvo il diritto di richiesta di rimborso delle spese sostenute da parte del professionista”. Nella versione definitiva non si fa cenno a questo.
Quindi l’avvocato chiederà certamente una tariffa per l’autenticazione (e la verifica della correttezza scrittura privata), ma è molto probabile che la spesa sarà inferiore a quella attuale richiesta dal notaio.
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