Cosa è il mes il fondo salva-stati che impone sacrifici ai cittadini. Guida semplice per capire come funziona il meccanismo europeo di stabilità.
Il mes in questi giorni è diventato il perno delle discussioni europee su come affrontare la crisi economica causata del coronavirus.
Ma cosa è esattamente e perché nessuno lo vuole? Cerchiamo di capirlo in questo nostro articolo, visto che l’eurogruppo ne ha decretato l’utilizzo per finanziare parte delle spese legate al covid-19 dei singoli stati europei.
Cosa è il mes il fondo salva-stati
Il mes (acronimo di meccanismo europeo di stabilità) è il fondo monetario europeo e ha lo scopo di sostenere l’economia dei paesi membri in crisi economica e a rischio default. Per questo viene anche chiamato fondo salva-stati.
Questo meccanismo è stato istituito nel 2012 da un accordo di tutti i paesi membri ed ha la propria sede in Lussemburgo. Attualmente possiede risorse per oltre 650 miliardi di euro e si occupa di erogare prestiti nei confronti dei paesi in difficoltà.
I passaggi del funzionamento del mes sono riassumibili in questi tre punti:
- lo stato in difficoltà economica fa richiesta di assistenza.
- Il mes chiede alla Commissione UE di analizzare il rischio del paese e decide di agire tramite prestiti.
- Per erogare finanziamenti il fondo salva-stati impone il rispetto di condizioni rigide al paese aiutato.
Tali regole prevedono che il paese ricevente:
- abbia un deficit inferiore al 3% per almeno 2 anni.
- Consegua una rapporto deficit/PIL inferiore al 60% (o che lo faccia scendere drasticamente negli ultimi anni).
- Non abbia procedure d’infrazione.
Accordo Europa mes
Abbiamo detto di come funziona il mes e degli obblighi che impone ad un paese. In sostanza per raggiungere obbiettivi simili un paese non potrebbe più scegliere liberamente come spendere i propri fondi, ma sarebbe obbligato a rispettare dei paletti rigidi. Questo è il motivo principale per cui nessuno lo vuole, visto che impone sacrifici ai cittadini, come avvenuto in Grecia.
Tuttavia l’Italia, vista la devastante emergenza coronavirus in questo momento necessita di fondi. Quindi tramite il presidente Conte ha avviato una trattativa con gli altri paesi membri per ottenerli, senza dover rispettare gli obblighi del mes, ma anzi creando titoli di debito europeo.
Tale trattativa è risultata molto difficile, visto che la posizione dell’Italia non trovava d’accordo paesi come la Germania e l’Olanda. Alla fine un accordo europeo si è trovato. Come riporta Il Sole 24 ore, prevede un utilizzo flessibile del mes e la nascita contemporanea di un fondo finanziato da titoli comuni, da 500 miliardi di euro.
Insomma, sembra si sia trovato un compromesso, ma i timori che l’Italia per ricevere prestiti debba poi sottostare a regole imposte dall’UE restano.
Twitter, impazzano gli hashtag Gualtieri dimettiti e Conte dimettiti
A seguito dell’accordo molti italiani ed esponenti politici fra i quali Salvini, si sono detti sdegnati e hanno espresso il loro disappunto nei confronti del governo su Twitter.
Sebbene il ministro dell’economia Gualtieri abbia dichiarato che l’uso del mes non preveda condizioni e sarà attivabile per spese di cura e prevenzione sanitaria, molti cittadini ritengono che non sarà così. Anzi, la maggioranza delle persone pensano che nella decisione sia stata accolta la linea di Germania e Olanda, rispetto a quella italiana.
Ecco un tweet emblematico al riguardo.
TROVA IL BUGIARDO! #Eurogruppo #Traditore #Gualtieridimettiti pic.twitter.com/XQjhCq43Yx
— Andrea Mazzalai (@icebergfinanza) April 9, 2020
Dunque sui social si leggono molti messaggi che indicano sia il ministro dell’economia che il presidente del consiglio Conte come traditori. Gli hashtag del momento sul tema sono chiarissimi: #GualtieriDimettiti e #ConteDimettiti.
Insomma, gli italiani temono sia in arrivo l’ennesima doccia fredda e hanno paura che lo stato, con la complicità del mes, sia obbligato a mettere ancora una volta le mani nelle loro tasche per far fronte alle conseguenze del covid-19.
Vedi anche: Covid aiuti alle famiglie aprile
Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web