Una mostra ad Atene sull’arte erotica dell’antica Grecia
1 febbraio 2010 – Il culto del sesso , della lussuria e del corpo, furono tre elementi chiave nella vita degli antichi greci. Le estese e dettagliate descrizioni omeriche delle battaglie epiche che ben potrebbero essere scambiate per manuali di anatomia, danno una buona immagine di ciò.
Il museo di arte Cicladica, nel centro di Atene, espone fino al prossimo 5 aprile, una collezione di sculture con un’alta dose di erotismo e sensualità. Un modo per avvicinare il pubblico contemporaneo ai costumi sessuali di 2500 anni fa. La mostra presenta 280 oggetti d’arte, tra sculture e ceramiche, tratti da diversi musei (il Louvre e il Museo Etrusco di Roma tra i principali). Tutti pezzi scolpiti tra il sesto secolo a.C. ed il quarto d.C.
Dedicata al dio Eros, divinità della fertilità nella mitologia greca, nelle varie stanze della mostra il visitatore potrà spaziare dalla scultura in marmo di un pene alto circa due metri, a sculture che rappresentano numerose orgie o diverse coppie che praticano giochi erotici in tutte le posizioni immaginabili, la riproduzione in scala di un lupanare di Pompei fino ad una statua di Amore e Psiche che si baciano appassionatamente. Temi attuali come la prostituzione o l’omosessualità compongono un percorso altamente rivelatore ed il visitatore deve avvicinarsi alla mostra con la mente e gli occhi ben aperti, dato il contenuto estremamente erotico degli oggetti presentati.
Divisa in nove sezioni, la mostra propone, inoltre la diversa prospettiva che ebbero i greci ed i romani sulla figura di Eros: un dio potente con facoltà travolgenti ed irresistibili nell’ottavo secolo a.C, una figura benevola e candida per i romani, ribattezzata con il nome di Cupido.
Antonio Amati fa parte della nostra redazione dove lavorano giovani giornalisti pubblicisti neolaureati, SEO copywriting e stagisti. Tutti i redattori scelti vantano esperienze maturate in testate editoriali e provengono da diverse Università.