Quarantena, ci sarà un altro lockdown? Dicono di no, ma tutti in fondo temiamo di sì. Ecco la situazione attuale e cosa succederà.
Ci sarà un altro lockdown? Finita l’estate finita la festa, e in autunno si torna tutti a casa? E’ la domanda che si stanno facendo milioni di italiani, visto che i contagi hanno di nuovo superato i mille casi al giorno e ci si avvicina al temuto autunno…
I fattori da prendere in considerazione sono tanti. Diciamo subito una cosa: il premier Conte ha detto esplicitamente che non ci sarà un nuovo lockdown in Italia. Quindi niente nuova quarantena in autunno.
Conte: no a un nuovo lockdown Italia, “correre in sicurezza”
L’apparente sicurezza del presidente del consiglio si basa sulla curva dei contagi: sono di nuovo in aumento in Italia, ma a questo aumento non corrisponde un aumento dei ricoveri. In generale comunque il numero dei contagi è molto inferiore al periodo peggiore della pandemia coronavirus in Italia e i posti nei reparti di terapia intensiva ora sono migliaia.
Il premier ha precisato che la situazione del sistema sanitario è molto diversa da mesi fa, quando gli ospedali si sono trovati drammaticamente impreparati e al collasso. Ora c’è un piano di gestione anche nel caso la situazione peggiorasse (cosa che non ci auguriamo accada, ovviamente).
Quarantena, le zone rosse di contenimento
Ora i contagi vengono monitorati con precisione, ci sono delle procedure studiate in questi mesi e c’è la possibilità – nel caso di focolai davvero significativi – di limitare solo alcune zone. Sono le famose “zone rosse di contenimento”, dunque singoli paesi/città/quartieri da isolare nel caso la situazione si aggravi. Ma è esclusa la possibilità di bloccare l’intera Penisola. Conte ha parlato di “correre in sicurezza”, non riferendosi ai runner ovviamente, ma al Paese intero…
Ha dichiarato il premier:
«Con il nostro sistema siamo fiduciosi di poter affrontare l’autunno con prudenza ma senza limitare le attività economiche. Dobbiamo rispettare le minime regole precauzionali vigenti che ci consentiranno di assecondare la ripresa che si è già manifestata nei mesi scorsi, come certificato dall’Istat. Il Paese deve correre in sicurezza»
Dare un segnale agli italiani per evitare una nuova quarantena e un nuovo lockdown
Quindi scuole aperte, fabbriche e attività commerciali aperte e possibilità di quarantene isolate solo a zone che si dimostrano particolarmente a rischio. Il Comitato Scientifico ha chiesto di dare un segnale serio alla popolazione, visto che con l’estate è successo un po’ di tutto, ci si è dimenticati del distanziamento sociale, abbiamo visto politici e gente comune non usare la mascherina, ballare abbracciati in discoteca e così via. E dunque diversi nuovi focolai.
Se vogliamo evitare un nuovo lockdown basta attenersi a poche e semplici regole
Insomma, non sarebbe dovuto succedere, ma ormai è successo. Da adesso in po’ però non si può più scherzare: in molti temono che con l’autunno il contagio torni ad essere più diffuso, per vari motivi. Si torna a scuola e al lavoro, maggiori spostamenti, più tempo in spazi chiusi… Gli italiani, più che temere una nuova quarantena e il lockdown, dovrebbero attenersi a quelle semplici regole che abbiamo imparato tutti ormai mesi fa.
Ovvero: distanziamento sociale, usare la mascherina nei luoghi chiusi (o nei luoghi aperti dove non è possibile mantenere le distanze), lavarsi le mani, evitare i contatti fisici non necessari. E assolutamente informare il proprio medico in caso di sintomi influenzali. Tutto qua.
Lockdown Italia, le proeccupazioni
Una delle preoccupazioni attuali riguarda proprio la riapertura delle scuole, che deve avvenire in totale sicurezza. Alcune regioni hanno rinviato l’apertura delle scuole, in generale si alterna una sensazione di sicurezza (andrà tutto bene) a una di totale incertezza (ma potrebbe esserci un’altra quarantena!), e questo atteggiamento provoca non poca confusione in milioni di italiani.
Vedi anche: Quando e come si rientra a scuola? Regole e limiti
Per questo motivo un messaggio forte va dato, ma che sia un messaggio chiaro e semplice e che non generi maggiore incertezza. Si dovrà trovare il giusto equilibrio tra sicurezza ed economia, dato che le attività produttive hanno già sofferto molto durante il periodo peggiore della pandemia.
Come si diceva già mesi fa, “dobbiamo imparare a convivere con il virus”, almeno per un po’ di tempo. In altri paesi come la Francia non si esclusa l’eventualità di un nuovo lockdown, ma nel nostro, lo ripetiamo, l’ipotesi di tornare in quarantena al momento sembra totalmente implausibile, se non in casi isolati – ritenuti molto gravi e pericolosi – nelle “zone rosse di contenimento”.
Vedi anche: Coronavirus, 20 donne leader hanno gestito meglio la pandemia.
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