Il Milan mantiene tre punti di vantaggio sull’Inter, che ridimensiona la Juventus e riduce il gap al comando
Serie A, diciottesima giornata – Nel posticipo con il Cagliari il Milan vince, e nettamente, 2-0 a Cagliari. La partitissima tra Inter e Juve, a distanza di nemmeno due settimane dalla clamorosa vittoria dei Bianconeri a San Siro contro il Milan, scompagina di nuovo gli equilibri del campionato. La Juve cade malamente, l’Inter domina, 2-0. Ma a sorprendere è soprattutto il modo in cui la Juventus è caduta.
Il Milan tiene quota
Pur con tante difficoltà e incertezze determinate dall’indisponibilità di Calhanoglu e Theo Hernandez, entrambi positivi al Covid, il Milan mantiene la leadership in campionato con tre punti di vantaggio sull’Inter. Vittoria netta quella dei rossoneri che trascinati da Zlatan Ibrahimovic di nuovo in campo dal primo minuto dopo l’infortunio muscolare sofferto nel big match di Napoli.
Impressionante la prova di Ibra, dominante, trascinante, sicuramente decisivo: altri due gol, una prestazione da incorniciare, in campo per 90’ con un ruolo da leader assoluto anche bel finale quando Saelemaekers – sciaguratamente – lascia la squadra in inferiorità numerica. L’esordio di Mandzukic può attendere: ma non è un mistero che l’arrivo dell’ex giocatore della Juventus sia stato suggerito proprio da Ibrahimovic che vede nel croato, a dispetto dei suoi 34 anni, un altro traino importante nella corsa verso lo scudetto.
Juventus irriconoscibile
Fragile in difesa, senza peso a centrocampo, sofferente in attacco dove i palloni sono stati pochissimi per tutti. Con un Cristiano Ronaldo assolutamente incapace di reggere da solo il gioco bianconero. Non sembra nemmeno la stessa squadra raccontata il 6 gennaio in occasione della splendida vittoria con il Milan che aveva restituito alla Juve tanta credibilità, anche in chiave campionato.
Una squadra che è sembrata anche nervosa, emotivamente insicura. Sono sicuramente pesate le assenze di De Ligt, Cuadrado e Alex Sandro: ma contro l’Inter non c’è davvero stata partita. Primo tiro in porta all’87’: e questo dice molto. Qualche tensione anche in campo con Morata che ha una mezza discussione in avvio con Cristiano Ronaldo. Squadra fisicamente davvero in grande difficoltà. Ma è la stessa squadra che dieci giorni fa sembrava lanciata verso la lotta scudetto…
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I meriti dell’Inter
Un risultato così netto, caratterizzato da statistiche inequivocabili, non può prescindere dai meriti dell’Inter che ha giocato l’unica partita possibile contro la Juventus. Quasi perfetta. Inter che ha giocato da grande squadra con tantissima personalità e molta autorevolezza. A dispetto di una partita sufficiente, ma non straordinaria di Lukaku e Lautaro Martinez, spicca la prestazione di uno dei giocatori più discussi, Arturo Vidal. Decisivo e non solo per il gol del vantaggio.
Ma l’Inter che strapazza la Juventus è soprattutto quella di Hakimi; e di Bastoni e Barella, il migliore in assoluto. I due, qualcosa di importante anche in prospettiva azzurra in vista dell’Europeo, confezionano o firmano i gol e dominano la scena. E Antonio Conte per una sera non deve giustificarsi di nulla portando la squadra a ridosso del Milan.
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In breve
La 18esima giornata evidenzia la crisi di un Torino che gioca, nonostante la superiorità numerica, una delle peggiori partite dell’anno pareggiando in casa con lo Spezia (0-0). L’ennesimo spreco che costa la panchina a Giampaolo, sostituito da Davide Nicola, protagonista lo scorso anno della salvezza del Genoa. Proprio i rossoblu compiono una bella impresa fermando a Bergamo un’Atalanta che arrivava da tre vittorie consecutive. Tremenda la sconfitta subita nel derby (anticipo di venerdì) dalla Roma: un 3-0 pesantissimo che sta alimentando molta tensione intorno alla panchina di Fonseca.
Spreca anche il Parma che raccoglie il suo primo punto con D’Aversa ma precipita al penultimo posto.
Terribile la sconfitta della Fiorentina, davvero umiliante: la stessa squadra che aveva battuto la Juve 3-0 prima di Natale busca sei gol a Napoli. Una squadra che paga non solo la crisi emotiva di una squadra incapace di reagire ma anche le pessime scelte di mercato degli ultimi anni. Lasciare partire Chiesa, che veniva dato in partenza almeno da due anni, senza valide alternative mentre gli scarti viola degli ultimi anni (a cominciare da Muriel) fanno felici altre squadre. Una squadra di ultratrentenni che se davvero vuole affidarsi a Prandelli deve essere quasi ricostruita.
In tutto questo restano ancora due partite da recuperare, Juventus-Napoli e Udinese-Atalanta, in programma mercoledì sera.
La classifica dopo 18 turni
Squadre | P.ti | P.te | V | N | P | GF | GS |
01 Milan | 43 | 18 | 13 | 4 | 1 | 39 | 19 |
02 Inter | 40 | 18 | 12 | 4 | 2 | 45 | 23 |
03 Napoli | 34 | 17 | 11 | 1 | 5 | 40 | 16 |
04 Roma | 34 | 18 | 10 | 4 | 4 | 37 | 29 |
05 Juventus | 33 | 17 | 9 | 6 | 2 | 35 | 18 |
06 Atalanta | 32 | 17 | 9 | 5 | 3 | 40 | 22 |
07 Lazio | 31 | 18 | 9 | 4 | 5 | 30 | 25 |
08 Sassuolo | 30 | 18 | 8 | 6 | 4 | 31 | 27 |
09 Hellas Verona | 27 | 18 | 7 | 6 | 5 | 22 | 17 |
10 Sampdoria | 23 | 18 | 7 | 2 | 9 | 28 | 29 |
11 Benevento | 21 | 18 | 6 | 3 | 9 | 21 | 34 |
12 Bologna | 20 | 18 | 5 | 5 | 8 | 24 | 31 |
13 Spezia | 18 | 18 | 4 | 6 | 8 | 23 | 32 |
14 Fiorentina | 18 | 18 | 4 | 6 | 8 | 18 | 29 |
15 Udinese | 16 | 17 | 4 | 4 | 9 | 19 | 27 |
16 Genoa | 15 | 18 | 3 | 6 | 9 | 18 | 30 |
17 Cagliari | 14 | 18 | 3 | 5 | 10 | 23 | 36 |
18 Torino | 13 | 18 | 2 | 7 | 9 | 26 | 35 |
19 Parma | 13 | 18 | 2 | 7 | 9 | 14 | 34 |
20 Crotone | 12 | 18 | 3 | 3 | 12 | 21 | 41 |
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.