Quanto guadagna un arbitro? Dipende. Dalle giovanili fino alle partite internazionali, ecco tariffe e guadagni dei fischietti d’Italia
Quanto guadagna un arbitro di calcio? La carriera da fischietto può diventare una vera professione in Italia?
Come si diventa arbitro
L’Aia, associazione italiana arbitri, tiene periodicamente in ogni città d’Italia, non solo i capoluoghi maggiori ma anche i centri più piccoli, corsi per accedere all’arbitraggio. I requisiti per partecipare sono:
- essere cittadini della Comunità Europea,
- essere cittadini non comunitari ma in possesso di regolare permesso di soggiorno,
- avere documento di identità valido,
- età ricompresa tra i 15 e i 35 anni.
Moduli per diventare arbitro
Qui potete scaricare i moduli per la richiesta di diventare arbitri. Questa è la domanda di iscrizione per i maggiorenni. E questa invece la domanda di iscrizione per i minorenni.
Il numero 06 84915036 dà informazioni sulla sede di corso più vicina alla propria abitazione.
L’esame da arbitro
Concluso il corso prima di poter “scende in campo” si dovrà sostenere una prova d’esame basata su test scritti e un esame orale che verteranno sulle regole del calcio. Inoltre si dovranno sostenere test di idoneità fisica.
Passata questa fase si entra ufficialmente tra gli arbitri della Aia FIGC e si può partire ad arbitrare dalla categoria dei Giovanissimi.
Nei primi incontri gli arbitri saranno assistiti da un tutor che li aiuterà a compilare le varie pratiche di gara e i vari referti.
Come fa carriera un arbitro
Se un arbitro è bravo e continua nei suoi corsi di aggiornamento (e ad arbitrare) e se viene valutato positivamente dai vari osservatori che girano per i campi potrà salire di categoria ed arbitrare fino ai livelli più alti.
Benefit degli arbitri
Ogni arbitro dell’AIA ha diritto ad accedere senza pagare alcun biglietto in tutti i campi dove si svolgano manifestazioni organizzate dalla FIGC.
Nelle categorie basse l’arbitro prende un rimborso kilometrico taratu sollo spostamento che deve effettuare e un rimborso per il pasto consumato fuori casa. Dalle categorie seniores inizia ad esserci anche un piccolo “stipendio”.
Rimborsi per arbitri dilettanti
Qui di seguito la tabella dei rimborsi kilometrici dal sito AIA per i direttori di gara della Lega dilettanti:
Qui invece i rimborsi per le gare delle giovanili:
Quanto guadagna un arbitro?
La retribuzione di un arbitro è variabile in base alla serie in cui arbitra. In Serie A l’arbitro prende 3800 euro a gara; in serie B si guadagnano 1700 Euro a partita. Il segnalinee guadagna 1080 euro a partita.
In coppa italia si guadagna meno, 1000 euro a partita nei primi turni, 1500 nei quarti, 2500 nelle semifinali e 3800 nella finale.
Le cifre sono lorde, con una tassazione al 43%. A questa diaria si assomma poi una base fissa che nei primi due anni è di 30000 mila euro (per gli arbitri “pro”). Se si passano le 25 presenza nel primo anno il fisso sale a 40 mila euro. Gli internazionali raddoppiano la cifra a 80 mila euro.
In sostanza un arbitro di alto livello guadagna circa 6 mila euro al mese, 70 mila euro netti l’anno.
Quanto guadagna un arbitro internazionale
Gli stipendi riconosciuti dalla Uefa sono più alti: un internazionale prende 4800 euro a partita, dalle fasi finali, cioè dai quarti in avanti, la paga a partita sale a 5800 euro. I guardalinee prendono 1440 euro a partita che diventano 1740 per le fasi finali.
Quanto guadagna un arbitro delle serie minori?
Gli stipendi di cui parliamo sono per i top arbitri: naturalmente nelle serie inferiori quella arbitrale da professione passa a pura passione amatoriale.
In Lega Pro si prendono 200 euro a partita, che scendono a 150 in seconda divisione (cui vanno sommate le spese di viaggio, alloggio e vitto). In Serie D si scende a 60 euro a partita + le spese vive dei trasporti e del vitto.
Nelle serie giovanili l’arbitro percepisce esclusivamente il rimborso kilometrico. Facciamo qualche esempio:
- un arbitro che arbitra i giovanissimi e allievi percepisce 30 euro a partita
- un arbitro che arbitra dalla terza categoria all’Eccellenza prende una base di 35 euro a partita (per incontri entro i 25 km) fino ad arrivare ai 100 euro per incontri entro i 250 km. Questa cifra è onnicomprensiva, nel senso che l’arbitro si deve pagare tutto con il rimborso. Un arbitro che deve spostarsi a 80 km da casa in Eccellenza guadagna 75 euro totali. Non certo cifre che fanno arricchire o permettono di campare…
- Un arbitro che esce dalla sfera regionale, salendo dall’Eccellenza alla categoria superiore, prende 47 euro di diaria + 0,21 a km percorso e rimborso pasto da 30 euro.
- Un arbitro di Lega Pro prende 200 euro di diaria + 0,21 euro a km e il rimborso pasto da 30 euro.
In conclusione: visto il trattamento universale che subisce, quella dell’arbitro è una vera missione che richiede tanta convinzione e tanta voglia di migliorarsi e crescere. Altrimenti è un tenersi occupati i giorni festivi praticamente senza guadagno…