Vendere su Amazon conviene? Secondo i dati di Amazon sono 12mila le piccole e medie imprese italiane che vendono sul sito, con 500 milioni di euro di vendite nel 2018 verso l’estero.
Made in Italy e Amazon. Gli ultimi dati diffusi dal colosso di Jeff Bezos parlano di 12mila piccole e medie imprese che in un anno, il 2018, superano i 500 milioni di euro di vendite all’estero. Crescono dunque le esportazioni e crescono le imprese italiane che vendono su Amazon. Le PMI made in Italy esportano i loro prodotti fuori dall’Italia, principalmente in Europa, Nord America, Giappone e India.
Le aziende italiane su Amazon crescono di anno in anno
Secondo i dati diffusi da Amazon, la crescita delle vendite delle PMI italiane è costante, pari del +50% di anno in anno. Quasi la metà dei prodotti presenti nei centri di distribuzioni italiani di Amazon sono destinati alle aziende terze che vendono su Amazon e il numero dei venditori che si avvantaggiano dei servizi di logistica di Amazon in Italia è cresciuto di oltre il 35% nel 2018.
I motivi sono tanti, ma di sicuro la capacità di penetrazione di Amazon è uno dei più importanti. Il sito di e-commerce più famoso al mondo ha 19 siti in 12 lingue e permette di raggiungere milioni di clienti in ogni angolo del pianeta. In più Amazon fornisce supporto e consulenza alle piccole e medie imprese in modo da ampliare il potenziale di vendita e gestire al meglio il rapporto con i clienti.
Un volano per la crescita e la diffusione di imprese medie, piccole e a volte piccolissime, da parte di un vero gigante come Amazon. Che dal 2010 in poi ha investito 1,6 miliardi di euro in Italia, per infrastrutture, immobili, assunzioni, servizi online e servizi offline, compresa la rete logistica.
Vedi anche: Azioni Amazon, conviene comprarle?
Dunque vendere su Amazon conviene?
Dunque la domanda: vendere su Amazon conviene? Dato per scontato che conviene di sicuro agli acquirenti (che hanno accesso a un mercato mondiale, prezzi economici e spedizioni veloci) e sicuramente a Jeff Bezos che ha costruito un impero, la domanda è se conviene davvero a chi vende, alle imprese, appunto.
La risposta non può essere semplice. Partiamo dal dire che sicuramente alcune imprese non potrebbero mai raggiungere una fetta di potenziali acquirenti così grande se non fosse per Amazon. L’alternativa sarebbe il proprio piccolo e-commerce, assolutamente non paragonabile alla galassia Amazon.
In più, le spese di spedizione (spesso gratuite, sono in tanti gli abbonati Prime) e la velocità nella spedizione, rendono il servizio molto molto appetibile. Il problema può essere quello del prezzo: entrare su Amazon significa immergersi in un oceano di competitors e dunque, per forza di cose, offrire prezzi molto competitivi. Alcune piccole e medie imprese possono farlo, altre no.
In più, un volta dentro, bisogna anche farsi notare, lavorare per la visibilità, offrire un servizio perfetto, rispondere ai clienti e così via: un impegno da non sottovalutare. Molte imprese pensando che sia sufficiente essere presenti per aumentare le vendite, e naturalmente non è così.
Amazon, da libreria online a mercato mondiale
Nata nel 1994 Amazon è oggi la più grande società online al mondo. Inizialmente vendeva solo libri, poi, il suo visionario fondatore Jeff Bezos, ha iniziato a vendere di tutto, tanto che oggi Amazon vende qualsiasi cosa vi venga in mente e ha ampliato la sua offerta anche alla musica, ai film in streaming (con la nota piattaforma Prime Video) e molti altri servizi. Nel 2018 ha realizzato 11,3 miliardi di dollari di utili netti.
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