Sara Mella, nuova giocatrice del Sassuolo, si è raccontata ai microfoni di DonneSulWeb. L’intervista alla classe ’98.
Sara Mella è una “giovane veterana” del calcio femminile italiano: a ventiquattro anni, il terzino friulano ha già alle spalle diverse stagioni in Serie A, durante le quali si è distinta in particolar modo per un mancino decisamente educato e una notevole grinta.
Ingaggiata dal Sassuolo per la stagione 2022/2023, Mella ha parlato a DonneSulWeb della propria carriera, della nuova avventura in neroverde e non solo. Di seguito, dunque, la nostra intervista.
Partiamo dall’inizio: chi è Sara Mella e come si avvicina al calcio?
«Tutto è iniziato grazie a mio fratello: lui e i suoi amici giocavano a calcio nel giardinetto di casa e così cominciai a farlo anch’io, anche se eravamo davvero poche femminucce. Da allora però non smisi più e i miei genitori, compresa la mia passione, decisero quindi di assecondarla iscrivendomi alla scuola calcio del Polcenigo, la mia prima squadra».
Sei giovane, ma hai alle spalle molta esperienza in squadre anche blasonate…
«Ho cominciato in Serie A con il Pordenone, poi ho giocato in Vittorio Veneto, Tavagnacco, Hellas Verona Women ed Empoli Ladies prima di approdare, quest’estate, al Sassuolo femminile. Ho fatto tanta esperienza in in una categoria che negli anni è cambiata molto e mi sono rapportata con giocatrici esperte e molto forti che mi hanno insegnato tanto. Mi ritengo fortunata».
Che tipo di giocatrice sei?
«Negli ultimi anni mi sono districata tra i ruoli di terzino e di terzo di difesa, giocando anche qualche volta da centrale. Mi ritengo una giocatrice attenta e molto determinata nel raggiungere gli obiettivi».
Possiamo aggiungere che, visto anche il gol olimpico segnato contro la Roma, hai anche un “discreto” piede sinistro?
«Ok, ma l’avete detto voi! (ride, ndr)».
🏳️⚽🎯 Quello segnato da Sara #Mella (@HellasVeronaFC) direttamente dalla bandierina del calcio d'angolo è il 𝘽𝙀𝙎𝙏 𝙂𝙊𝙇 della 1️⃣5️⃣a giornata di campionato! 👏🏻#SerieAFemminile | @TIM_vision pic.twitter.com/HN0c1gppwT
— FIGC Calcio Femminile (@FIGCfemminile) March 10, 2021
Dopo aver lottato per la salvezza, approdi in un club ambizioso, che negli ultimi anni ha fatto molto bene e che appare decisamente attivo sul mercato…
«Sicuramente a oggi il Sassuolo femminile rappresenta un esempio di squadra che ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni, la classifica parla chiaro. Per me è un’opportunità importante, spero di esprimere al massimo il mio potenziale anche grazie a mister Piovani, un allenatore molto bravo nel far crescere le giovani. Come squadra speriamo di lasciare il segno in una Serie A sempre più competitiva: cominciamo con l’obiettivo della salvezza per poi andare a salire, ma sicuramente l’ambizione è tanta».
Questa è la prima Serie A professionistica: pensieri ed emozioni?
«Considerato il numero degli allenamenti e il tempo dedicato, negli ultimi anni avevamo un impegno che poteva essere ritenuto “da professioniste”, oggi abbiamo finalmente ottenuto il giusto riconoscimento. Questo ci permetterà di curare ancora più i dettagli, anche perché alla fine sono quelli a fare la differenza. Sicuramente per tutte noi, dopo percorso che ci ha visto affrontare ostacoli di ogni genere, questo rappresenta trampolino di lancio. Credo che, più che un punto di arrivo, sia un punto di partenza».
Stai seguendo gli Europei femminili? L’Italia sta trovando qualche difficoltà…
«Non siamo partite bene, anche se bisogna dire che la Francia è una Nazionale al top e il gap è evidente. Questo però deve essere uno stimolo a lavorare di più e il professionismo in tal senso potrà dare una grossa mano al calcio femminile italiano. Detto questo, sono molto fiduciosa in vista della partita contro il Belgio: gli italiani nei momenti di difficoltà tirano sempre fuori gli artigli!».
Chiudiamo con una domanda sul movimento: quanto hanno fatto i media come DonneSulWeb per il calcio femminile e quanto ancora possono fare secondo te?
«Il salto rispetto a qualche anno fa è enorme: prima le partite non venivano trasmesse da nessuna parte e se la gente non può vederci giocare non può appassionarsi al calcio femminile. A livello di media si è fatto molto e si può fare ancora di più, magari dando più spazio al movimento non solo quando ci sono eventi come i Mondiali e gli Europei. Speriamo che l’aumento del livello del nostro campionato porti anche a un aumento della visibilità».
Vedi anche: Sassuolo femminile calciomercato 2022
Veronese, classe ’92, laureato in Editoria e Giornalismo presso l’Università degli Studi di Verona e iscritto all’Albo dei Giornalisti dal 2019. Da sempre appassionato di calcio, ho iniziato a scrivere per il quotidiano L’Arena per poi proseguire online. Seguo questo magnifico sport in tutte le sue sfaccettature, si tratti di maschile o femminile, prime squadre o giovanili, grandi squadre o piccole realtà locali.