Moise Kean chi รจ? E’ uno dei migliori talenti della Juventus, lasciato partire troppo presto, ma considerato da Mancini fondamentale in Nazionale. Ecco chi รจ oggi il calciatore del Psg Kean
Moise Kean e la Juve โ Quando alcuni anni fa lo straordinario talento di Moise Kean si era affacciato alla Juventus e al campionato di Serie A molti avevano gridato al miracolo. Un giovane di qualitร straordinaria, divertente, spesso risolutivo in zona goal. Ma la Juve allora non ci ha visto lungo. Ecco il profilo del giocatore oggi.
Moise Kean, chi รจ
Un carattere dirompente, magari non facile da canalizzare. Il classico giovanissimo genio-sregolatezza che in un certo qual modo poteva ricordare Mario Balotelli: un talento da maneggiare con cura. Venti anni, nato a Vercelli da genitori originari della Costa dโAvorio proprio come Balotelli Moise Kean รจ un italiano doc, ma di seconda generazione. Unโespressione di quellโintegrazione che la nostra Nazionale di calcio ha faticato molto a considerare per anni e che ormai รจ da considerarsi un arricchimento.
Kean cresce nellโAsti, passa al Torino che รจ ancora un bambino e la Juventus lo strappa ai granata nel 2010 quando ha solo dieci anni. Basta poco a capire che si tratta di un autentico predestinato. Esordio con la prima squadra della Juventus a quindici anni: tre partite e un gol. Poi il prestito al Verona, lโesordio in Under 21, i primi titoli sui giornali. E forse anche le prime difficoltร . Soprattutto di carattere emotivo.
Moise Kean: un carattere inquieto
Di fronte alle prime incertezze di un ragazzo in piena maturazione e forse un poโ frastornato da tutte le voci di mercato che lo circondavano, la Juventus decise di cederlo al miglior offerente. E, di ritorno da un prestito a Verona, Moise Kean finรฌ allโEverton per 30 milioni di euro. Unโottima plusvalenza.
Da quel momento, inevitabilmente, molti tifosi della Juventus hanno cominciato a seguirlo con curiositร per capire se, cosรฌ come era accaduto spesso in passato, questo talento fosse stato sprecato e magari rigettato troppo presto da un meccanismo che in Italia non fa sconti a nessuno e non ha alcuna pazienza.
Inizialmente le statistiche sembravano dare ragione a chi aveva deciso per la cessione. La sua prima stagione allโEverton, nonostante la fiducia e la pazienza di Carlo Ancelotti, non รจ un granchรฉ. In un anno comunque reso molto complicato dalla pandemia di coronavirus, Moise Kean chiude lโanno con 33 presenze, due goal e altrettanti assist. Un bilancio certo non straordinarioโฆ Ma Ancelotti, anzichรฉ decidere di cedere il giocatore che aveva comunque parecchie richieste, chiede alla societร di girarlo in prestito solo per un anno. Arriva lโofferta del Paris Saint Germain che lo paga profumatamente per un anno e tenerlo come riserva.
Kean in Champions re di Parigi
E qui, mentre i tifosi della Juventus si mordono le mani di fronte a una squadra con tante assenze, un Cristiano Ronaldo malato, infortuni in serie e una squadra che non riesce a decollare e ha messo insieme la miseria di due vittorie dallโinizio della stagione e oggi, certi confronti diventano naturali. Kean, in una supersquadra che vanta Mbappรฉ, Neymar e Di Maria, ha saputo ritagliarsi il suo spazio e guadagnarsi fiducia. Mbappรฉ non segna, Neymar si fa male, Di Maria non convince: Kean si prende sulle spalle la squadra dei fenomeni e fa la differenza.
Due gol in campionato contro il Digione; doppietta anche ieri sera a Istanbul contro il Basaksehir; quattro gol in tre giorni. La seconda rete di ieri รจ stata un autentico capolavoro.
Lo stesso giocatore che sembrava essersi smarrito e che aveva perso la corsa alla maglia azzurra oggi รจ di nuovo a credito. Con Mancini che lo considera fondamentale per la Nazionale maggiore, lโEverton che lo rivuole e il PSG che farebbe di tutto per poterselo tenere a fine prestito. Alla Juventus, che oggi avrebbe bisogno di giocatori di talento, ricambi e qualche scelta offensiva in piรน senza doversi appoggiare solo a un Dybala che esprime sempre piรน malumore, resta la plusvalenza.
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Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.