La vittoria di Euro 2020 con la finale di Wembley rappresenta un clamoroso successo, anche economico, per la Nazionale. Ecco quanto guadagnano i calciatori e come la FGCI spenderà i soldi della UEFA
Vincere l’Europeo è stato un ottimo affare sotto ogni punto di vista. Oggi gli analisti di economia spiegano che il successo degli azzurri è stato un clamoroso colpo di acceleratore per l’economia nazionale e un settore allo stremo, quello della piccola ristorazione.
Italia, il valore di un trionfo
Se in Inghilterra si parla di 25 milioni di pinte di birra consumate solo nella serata della finale, domenica 11 luglio, in Italia finalmente bar e ristoranti hanno potuto lavorare come non succedeva da diciotto mesi. É vero, restano le perplessità e le polemiche legate alla gestione dell’emergenza della pandemia. Che in qualche caso è stata scavalcata e in altri addirittura ignorata.
Se ci sono state città che hanno preferito evitare maxischermi e piazze affollate gli italiani hanno fatto di testa loro. Si calcola che non meno di 10 milioni di italiani abbiano seguito la finale in piazza o in grandi gruppi di ascolto per poi riversarsi in piazza e festeggiare fino a tarda notte. Per una notte non si è badato a spese: e le consumazioni sono state milioni, con un introito importante dopo mesi di astinenza e austerity.
Il Ranking FIFA della nazionale di calcio
Se l’Italia presa in consegna da Roberto Mancini dopo la disastrosa campagna di qualificazione che fallì l’appuntamento con il Mondiale di Russia era al 21esimo posto della classifica mondiale, ora la squadra che ha vinto l’Europeo è al quarto posto assoluto. Una lunghissima rincorsa culminata con una striscia di 34 risultati utili consecutivi e il trofeo continentale. Un bilancio assolutamente straordinario che ha un valore importante e non solo statistico.
Perché il ranking FIFA, di fatto, consentirà alla squadra azzurra di presentarsi da testa di serie ai prossimi sorteggi: in particolare a quelli per il Mondiale 2022 in Qatar per il quale la squadra azzurra deve ancora staccate il pass. Le gare di qualificazioni riprenderanno a settembre e si concluderanno a novembre. Se l’Italia – e non ci sono motivi per dubitarne dopo le prime tre vittorie in altrettante partite – si qualificherà , sarà una delle prime teste di serie quando verranno sorteggiati i gironi. Davanti all’Italia ci sono il Belgio, il Brasile – secondo nella Copa America appena conclusa e vinta dall’Argentina di Messi – e Francia, cui gli Azzurri sono vicinissimi. Alle spalle dell’Italia Inghilterra e Argentina. Più staccate Spagna e Olanda con la Danimarca sorprendentemente nona.
Quanto ci hanno guadagnato gli azzurri
La vittoria di Wembley ha anche un considerevole valore economico: l’assegno che la UEFA verserà alla Federcalcio italiana è di quasi trenta milioni di euro. Una percentuale, già concordata, andrà ai giocatori che incasseranno un premio da 250mila euro a testa, titolari e riserve, nessuno escluso, anche chi non ha mai giocato un solo minuto dell’Europeo. Sembra una cifra importante: non lo è. Non rispetto a quello che guadagnano calciatori con ingaggi che sono anche di dieci o venti volte superiori. E nemmeno rispetto a quello che sarà l’indotto – e quindi il guadagno – per la federazione e la squadra.
La Nazionale guadagnerà da un gran numero di maglie vendute, gadget celebrativi, gettoni per eventuali amichevoli (che nel 2022 saranno numerose in vista del Mondiale in Qatar), pubblicità , promozione e iniziative speciale. I soldi che arriveranno dalla UEFA dovranno essere reinvestiti in iniziative speciali dedicate ai giovani e all’inclusioni di bimbi e fasce deboli. Soldi per il calcio femminile, settori giovanili, formazione e disabili.
VEDI ANCHE: Nazionale italiana di calcio formazione
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.