Juve perché ha perso contro l’Udinese? Gli scenari possibili del campionato serie a, e i top e flop della Juventus
La Juventus perde contro l’Udinese per 2-1. Una sconfitta che rimanda la festa scudetto, il primo per Maurizio Sarri. A meno di clamorosi ribaltoni, però, il campionato di Serie A potrebbe essere conquistato domenica 26 luglio, all’Allianz Stadium contro la Sampdoria.
Con il 2-1 di Udine, infatti, la Juve rimane a +6 punti sull’Atalanta seconda, a 3 giornate dalla fine e con lo scontro diretto a favore: in caso di vittoria, quindi, i bianconeri alzerebbero lo scudetto, a prescindere dal risultato dei bergamaschi.
Prima di crollare nella ripresa, i giocatori di Sarri erano andati in vantaggio nel primo tempo. Gli uomini più attesi erano Cristiano Ronaldo e Dybala, ma il gol che per poco ha dato l’illusione del tricolore è arrivato da un insospettabile, Matthijs de Ligt. Il difensore olandese, il più giovane in campo con soli 21 anni, ha cercato di caricarsi i bianconeri sulle spalle nel momento decisivo e riscattarsi dopo un inizio di stagione deludente, che gli era costato molte critiche.
Una rete, però, inutile perché l’Udinese, nel primo tempo molto attendista e schierata col 5-3-2, ha cambiato atteggiamento nella ripresa. Con un atteggiamento più offensivo, i friulani hanno messo in difficoltà la Juventus, trovando il gol del pareggio con Nestorovski dopo pochi minuti.
Quando l’1-1 sembrava ormai certo, un contropiede letale di Seko Fofana ha poi ribaltato il risultato. Con la vittoria finale, l’Udinese è matematicamente salva, mentre per lo scudetto la Juve deve ancora attendere.
Udinese-Juventus: la formazione
Contro l’Udinese, Sarri sceglie il solito 4-3-3. In porta nessuna sorpresa, gioca Szczesny. Davanti a lui, l’allenatore rinuncia a Cuadrado e schiera Danilo sull’out di destra, mentre a sinistra c’è Alex Sandro. Il resto della difesa, con Bonucci squalificato e Chiellini infortunato, vede Rugani come scelta obbligata, insieme a de Ligt.
Niente Pjanic: il vertice basso del centrocampo è Bentancur, con Ramsey e Rabiot ai suoi lati. Senza Gonzalo Higuain, alle prese con la lombalgia, il tridente d’attacco è il solito, con Bernardeschi, Dybala e Cristiano Ronaldo.
Udinese-Juventus: la partita
Che la serata non fosse delle migliori, si era capito fin dall’inizio. La Juve, infatti, rischia subito di andare sotto con un autogol. Al 7’, Ken Sema sfonda sulla sinistra e crossa in mezzo: Danilo anticipa tutti, ma la sua spizzata è fuori misura e colpisce il palo a Szczesny battuto. La risposta della Juventus arriva poco dopo, con un sublime stop di petto e sinistro al volo di Dybala, deviato in corner da Musso.
Al 25’, Cristiano Ronaldo prova a prendersi la scena: controllo al limite e bolide quasi da fermo, fuori di nulla. Poco prima della fine del primo tempo, però, ecco il gol che sblocca la partita. Troost-Ekong libera l’area di testa, ma il pallone arriva sui piedi di De Ligt che si coordina e batte Musso da fuori area.
Nel secondo tempo, l’Udinese, costretta a cercare il gol del pareggio, cambia atteggiamento e si riversa in attacco. Ilija Nestorovski, la punta dei friulani, prima scalda i guantoni di Szczesny, poi trova il pareggio con un preciso colpo di testa su cross di Sema: nell’occasione, brutto errore di Alex Sandro che dimentica di marcare il macedone.
La ripresa scorre senza tante emozioni, con gli uomini di Sarri che creano poche occasioni, tutte con tiri da fuori che non impensieriscono Musso. La Juve, anzi, deve soffrire le scorribande sulla fascia sinistra di Ken Sema e la classe di Rodrigo de Paul, fra i migliori in campo per l’Udinese.
A pochi minuti dalla fine, la Juventus – alla ricerca del gol del vantaggio – subisce un contropiede letale. Seko Fofana salta con un dribbling incredibile Alex Sandro e de Ligt, prima di superare Szczesny. Gli uomini di Sarri non riescono a reagire e la partita finisce 2-1.
Udinese-Juventus: top e flop
Nei bianconeri, l’uomo-partita è sicuramente de Ligt che, col suo bel destro, ha dato l’illusione dello scudetto alla Juventus. Fra i peggiori, invece, difficile non citare i terzini, Danilo e Alex Sandro. I due brasiliani sono apparsi sempre in ritardo e in difficoltà contro gli esterni dell’Udinese. Poco brillante anche Ronaldo, costantemente raddoppiato dai difensori dell’Udinese.
Dopo il pareggio dell’Inter contro la Fiorentina, con una vittoria la Juve avrebbe potuto vincere il campionato già oggi. La festa scudetto, a meno di clamorose rimonte, per ora è solo rimandata. Magari, al prossimo appuntamento: domenica 26 luglio, Juventus-Sampdoria.
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Perfetta analisi e sintesi di una partita horror dei bianconeri torinesi.