Indagati per omicidio colposo tre medici per la morte del calciatore del Livorno di Piermario Morosini, deceduto il 14 aprile scorso, allo stadio di Pescara, mentre era in corso la partita Pescara Livorno .
I medici non avrebbero usato il defibbrillatore La richiesta, che è stata firmata dal pubblico ministero della procura di Pescara, Valentina D’Agostino, probabilmente sarà seguita dall’istanza per l’effettuazione dell’incidente probatorio. Occorrerà infatti chiarire se l’utilizzo del defibrillatore. Secondo le conclusione del consulente del pm, Cristian D’Ovidio, il calciatore sarebbe morto per una malformazione cardiaca congenita, ma resta da chiarire se il defibbrillatore avrebbe potuto salvare la vita di Morosini.
I tre medici gli unici ad essere stati chiamati in causa per la morte del calciatore, erano dotati dello strumento, ma nessuno lo ha usato, nonostante il protocollo prevede il suo uso. Inizialmente era stato chiamato in causa il maggiore dei vigili urbani che parcheggiando male l’autovettura aveva ritardato l’entrata in campo dell’ambulanza, l’ufficiale infatti venne sospeso dal lavoro per poi essere reintegrato dal giudice del Lavoro. Ora resta solo ai magistrati fare chiarezza su quanto accaduto.
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