Si devono accontentare di una medaglia di bronzo le ragazze degli Stati Uniti che battono l’Australia e conquistano il primo bronzo della loro storia
Una medaglia di bronzo, forse inferiore alle aspettative perché gli Stati Uniti erano la grande favorita femminile: ma si tratta pur sempre di un risultato clamoroso considerando il fatto che in sei edizioni delle Olimpiadi, gli USA hanno conquistato la bellezza di sei podi con ben quattro medaglie d’oro.
Olimpiadi, Stati Uniti di bronzo
Contrariamente a quanto era accaduto contro il Canada, in una semifinale persa malamente contro una squadra contro la quale gli Stati Uniti non perdevano da venti anni, Rapinoe parte fin dall’inizio con Morgan in panchina: ed è subito lei a trovare il gol del vantaggio in modo molto bizzarro, con un calcio d’angolo che sorprende la difesa australiana e finisce direttamente in gol. Immediato il pareggio di Kerr, sempre in gol con l’Australia. Ancora Rapinoe per il 2-1 con un gran tiro al volo in piena area di rigore. Poi sale in cattedra Carli Lloyd in quella che potrebbe anche essere la sua ultima partita in nazionale. Prima il terzo gol con un diagonale micidiale e poi bravissima a finalizzare un contropiede che punisce una difesa delle Matildas troppo lunga e distratta.
Stati Uniti-Australia 3-0
Nel secondo tempo gli Stati Uniti giocano molto di rimessa sprecando tanto in contropiede: Australia che si fa pericolosa, trova il secondo gol con Foord, colpisce un palo con Kerr, costringe a un paio di interventi importanti la Franch, in campo da titolare dopo l’infortunio in ginocchio in semifinale della Naeher ma gli Stati Uniti reggono. Con Carli Lloyd che lascia il campo alla Morgan tenuta in campo fino alla fine nonostante un leggero infortunio. Il gol di Gielnik a tempo scaduto lascia un po’ di angoscia agli USA che alla fine conquistano la sesta medaglia in sette edizioni.
Vedremo se sarà davvero l’ultima partita della Lloyd, 312 presenze e 128 gol, o se l’inarrivabile fuoriclasse giocherà ancora, magari per avvicinare il record di Kristine Lilly, la giocatrice americana con più presenze di sempre (354).
Per l’Australia è il miglior risultato di sempre alle Olimpiadi: un buon biglietto da visita per un paese che nel 2023 ospiterà i mondiali.
Genovese, classe 1965, giornalista dal 1984. Vive a Milano da 30 anni. Ha lavorato per Radio (RTL 102.5), TV (dirigendo Eurosport per molti anni), oltre a numerosi siti web, giornali e agenzie. Vanta oltre cinquemila telecronache di eventi sportivi live, si occupa da sempre di sport e di musica, le sue grandi passioni insieme a cinema e libri. Diplomato al conservatorio, autore di narrativa per ragazzi.