Esce in Italia in marzo: è Nymphomaniac , il nuovo film di Lars Von Trier, e sembra lo scandalo cinematografico dell’anno. Secondo alcuni di scandaloso non c’è nulla, ed è proprio questo lo scandalo. In Italia arriva grazie ai fratelli Elkann.
Ha un grande cast, è un film lunghissimo, parla di sessualità, ha scene esplicite – praticamente porno – ed è l’ultima opera di un regista sempre discusso e controverso. Ecco, in sintesi, i motivi per cui si parla di “scandalo” per un film che in Italia non è nemmeno uscito (e comunque uscirà censurato, almeno in parte) ma di cui si discute già tantissimo.
Uma Thurman, Willem Dafoe, Shia LaBeouf e Charlotte Gainsbourg sono tra le star protagoniste del film che narra le avventure e disavventure erotiche di una ninfomane. Il film è diviso in due parti (quella che esce a marzo è la prima) che a loro volta sono divise in vari capitoli. Come altre opere del regista danese Lars Von Trier, si tratta di un film intellettuale, provocatorio e raffinato. Sono presenti numerose scene di sesso esplicito – realizzate con controfigure – e perversioni di ogni genere.
Ma chi si aspettava un film porno è rimasto deluso: Nymphomaniac infatti non è questo, ma un’opera complessa e disperata ma anche divertente e ironica, di un autore – Von Trier – che ormai da tempo riversa sullo schermo le proprie manie, ossessioni, fobie, paure e malattie. Non è, come qualcuno si aspettava, “un film sexy sul sesso”, e tanto meno un film porno. Il film fa parte della cosiddetta “trilogia della depressione” e i due capitoli precedenti erano Melancholia e Antichrist.
Nymphomaniac è stato presentato nei giorni scorsi a Berlino, dove è stato accolto abbastanza positivamente dalla critica. In Italia uscirà una versione breve del film nella prima parte nel mese di marzo grazie alla distribuzione di Good Films di Lapo e Ginevra Elkann, gli unici che hanno deciso di portare in Italia quest’opera che, altrimenti, nel nostro paese non avremmo mai visto se non tramite dvd o Internet.