1) Ci sono i buoni sentimenti
Il personaggio di Checco Zalone dice le parolacce, a volte è meschino e squallido, ma è buono. Ama suo figlio ed è ricambiato. Se a volte si comporta male lo fa per ignoranza, mai per cattiveria. Anche se c’è qualche battuta cattiva e qualche gag ardita, resta comunque un film dove trionfano i buoni sentimenti. E la gente esce dal cinema serena e ottimista.
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2) Si ride della crisi
Esorcizzare: in questi casi si dice così. Esorcizzare il male, la crisi economica. E Zalone ci riesce alla perfezione: il suo film è più che mai attuale, parla in modo semplice di argomenti che conoscono tutti e riesce a riderne. Si ride di licenziamenti, proteste operaie, si prende la vita – anche nei suoi lati peggiori – con il sorriso.
3) L’ottimismo
Il protagonista di “Sole a catinelle” è un papà un po’ cialtrone, ma è anche un inguaribile ottimista. Si oppone al pessimismo imperante in tempi di crisi ereditando quell’ottimismo a tutti i costi di berlusconiana memoria. Sorride a tutto: alla vita, alle difficoltà , alle ipocrisie degli altri. E’ vero: Zalone in parte ridicolizza questo atteggiamento iper-ottimista, ma allo stesso tempo trasmette simpatia per il suo personaggio. Di conseguenza il film trasmette ottimismo.
4) L’happy end
L’ottimismo del film è portato avanti fino alla fine: possiamo dire, senza rovinare il finale a nessuno, che tutto va incredibilmente bene. E’ un film estremamente confortante, da favola. Sulla commedia ci sono diverse scuole di pensiero: c’è chi vuole sì far ridere lo spettatore ma lasciandogli un sapore amaro in bocca e chi invece vuole divertirlo, intrattenerlo e farlo tornare a casa con il sorriso, pensando che tutto andrà bene. “Sole a catinelle” appartiene a quest’ultima categoria.
5) La vacanza
Nel film Checco promette a suo figlio di portarlo in vacanza se prenderà 10 a scuola. Quando questa situazione per lui improbabile a sorpresa si avvera, cercherà in tutti i modi di portarlo comunque in vacanza – anche con il portafogli vuoto – iniziando un buffo viaggio nel Molise. Da sempre l’idea di vacanza risulta molto efficace nei film: si vedano i numerosi cinepanettoni (ormai bolliti) e alcuni film di grande successo di Pieraccioni. L’estate, i campi gialli, le cicale, il mare: tutto questo soddisfa lo spettatore autunnale.
6) Il passaparola
Trailer, marketing, tv e social network: tutte cose fondamentali per pubblicizzare i film, lo sappiamo. Ma a spingere il film di Checco Zalone è stato anche e soprattutto il passaparola. Basta andare in uno qualunque dei tanti cinema che in questi giorni trasmettono “Sole a catinelle” e ascoltare le persone ferme in coda in attesa di fare il biglietto. Quasi tutti sono lì perché ne hanno sentito parlare da un’amica, un amico o un collega che la sera prima si è divertito e ha passato un’ora e mezza a ridere.
7) Il numero di copie
Premesso che un film, se non ha successo, può anche essere distribuito in un miliardo di copie e nessuno andrà comunque a vederlo, per spiegare i numeri enormi di “Sole a catinelle” non si può tralasciare il numero di copie distribuite nella Penisola. Ben 1300 copie in 3200 cinema: già queste sono cifre da record che aiutano a comprendere il successo del film. Un successo che sicuramente non è inaspettato da parte dei produttori e di chi distribuisce il film: anche i precedenti film di Zalone avevano portano in sala milioni di persone, anche se l’ultimo sta battendo ogni record.
8) Il ritmo
Nella commedia è importante anche il ritmo, e nel film di Zalone questo c’è: scorre via veloce, battute brevi, dialoghi brevi, scene brevi, con uno stile televisivo in cui gli unici attimi di pausa sono rappresentati dalle canzoni. L’obiettivo ovviamente è uno: non annoiare lo spettatore, non lasciarlo solo nemmeno un momento, non lasciare che possa riflettere o annoiarsi ma solo divertirsi.
9) Il brand
Inutile girarci intorno: lo stesso film, con un altro protagonista, non avrebbe avuto successo. La storia non è un granché, alcune battute e molte gag sono prevedibili e non certo di alta qualità , ma Checco Zalone, grazie al suo talento e al suo successo, è ormai un brand. Un marchio (come quelli che vengono spesso mostrati nel film, uno soprattutto). Diciamo anche una garanzia di qualità , almeno per i suoi fan.
10) E’ come la pizza
In sintesi “Sole a catinelle” ha successo per questo motivo: accontenta tutti. Ha le battute semplici e volgari ma anche quelle un po’ più raffinate, i congiuntivi sbagliati ma anche le citazioni, le canzoni per bambini e un quasi tentativo di satira politica, le battute di destra e le battute di sinistra. E’ come un piatto semplice che piace a tutti, ma che per essere buono dev’essere cucinato bene. Come la pizza.