Missione conclusa con successo, adesso si attendono i risultati delle analisi
25 ottobre 2009- La Luna è stata bombardata lo scorso 9 ottobre, e l’esperimento è perfettamente riuscito. La sonda LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite), che è partita da Cape Canaveral a giugno, per 113 giorni ha viaggiato ad una velocità media di 5,6 miglia al secondo prima di impattare contro la superficie lunare. La sonda LCROSS ha infatti lanciato un missile, Centaur, che ha impattato la superficie lunare alle 7,31 (ora di new York) e dopo quattro minuti anche la sonda è entrata in collisione con la Luna, a due chilometri di distanza dall’impatto del Centaur. Quattro minuti, infatti, sono un tempo sufficiente per filmare, fotografare gli effetti dell’impatto e cercare, attraverso la strumentazione di bordo, del vapore acqueo o frammenti di ghiaccio nella nube di detriti alzatasi con l’esplosione. I dati rilevati sono stati quindi inviati sulla terra. «Non possiamo anticipare niente sulla presenza o l’assenza di acqua – ha dichiarato il capo progetto Anthony Colaprete -, avremo bisogno di alcuni giorni». «La missione è riuscita – ha precisato l Centro di investigazione della Nasa -, abbiamo avuto conferma che l’impatto è avvenuto e tutto ha funzionato come previsto». l cratere bombardato è largo 100 chilometri e profondo circa quattro. «L’ipotesi è che ci sia acqua sotto forma di ghiaccio rimasta intrappolata in zone permanentemente in ombra nel corso di miliardi di anni», ha detto Peter Schultz, professore di scienze geologiche alla Brown University, che ha collaborato al progetto della missione. La ricerca di acqua è considerata un elemento fondamentale per un eventuale ritorno dell’uomo sulla Luna ma nel programma della Nasa, in attesa dell’approvazione da parte della Casa Bianca, l‘ipotesi di una basa spaziale stabile è rimandata al 2020.