Tra agriturismi, ristoranti e aziende vinicole per scoprire il gusto della montagna
11 dicembre 2009
Per chi scia, ma anche per chi cerca una vacanza di relax e benessere il soggiorno in Valle d’Aosta è sempre più sinonimo di scoperta enogastronomica. La patria della Fontina e del Valleé d’Aoste Lard d’Arnad merita però più di una sosta se si considera che i formaggi e i salumi sono solo una piccola parte del patrimonio di sapori della regione. Formadzo, toma, Jambon de Bosses (DOP dal 1996), Jambon alla brace di Saint-Oyen, motsetta, boudin ma anche miele, mele, tegole e biscotti, oltre ai 30 vini DOC, sono alcuni dei prodotti locali che ristoranti tipici e esercizi commerciali presentano o utilizzano come ingredienti base per gli amanti della buona cucina tradizionale.
Dal 2009, per rendere riconoscibili le migliori strutture che propongono prodotti del territorio valdostano all’interno di un ambiente tradizionale e accurato, la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha istituito il marchio Saveurs du Val d’Aoste, un vero e proprio “marchio di qualità” che garantisce unicità dei prodotti, cultura e valori della tradizione valdostana. Regolamentato da un severo disciplinare, il marchio permette di riconoscere i “centri di eccellenza” dell’eno-gastronomia valdostana attraverso un’apposita insegna realizzata artigianalmente in legno e raffigurante una “coppa dell’amicizia”, l’oggetto di artigianato valdostano in cui viene servito un caffè corretto “alla valdostana” da bere in compagnia, “à la ronde”.
Fra le novità 2009 anche Quatremillemetres Vins d’altitude, un unico marchio che identifica sei spumanti che vanno ad arricchire il prestigioso panorama vitivinicolo valdostano. L’iniziativa nasce dalla collaborazione di tre cantine storiche locali: La Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle a Morgex, La Crotta de Vigneron a Chambave e la Coopérative de l’Enfer di Arvier con due storiche società di Guide Alpine valdostane.