Sono gli errori più frequenti che si fanno con il vino. Non solo a casa quando si hanno ospiti, ma spesso anche nei locali e nei ristoranti. Ecco quali evitare.
C’era una vecchia gag del comico Antonio Albanese in cui agitava il bicchiere di vino a lungo come fanno i sommelier, faceva varie smorfie, lo annusava, lo analizzava, per poi concludere dicendo: “rosso!”. Ecco, molti di noi sono così: il massimo che riescono a fare con il vino è riconoscerne il colore o, al massimo, dire se gli piace o se non gli piace. Ma ci sono delle informazioni base da conoscere almeno per evitare figuracce se si hanno ospiti a casa. Non parliamo di competenze da sommelier, ma proprio di cose molto semplici più da buon padrone di casa che da esperto. Eppure molti di questi errori vengono fatti anche nei ristoranti dove, almeno in teoria, il personale dovrebbe essere preparato. Vediamo i più diffusi, quelli assolutamente da evitare.
Il più classico: il vino servito alla temperatura sbagliata
Non è un dettaglio da fanatici: la temperatura influisce notevolmente sul sapore del vino. Un vino servito alla temperatura sbagliata può avere un sapore completamente diverso da quello che dovrebbe avere. Quindi non è un caso se la temperatura viene indicata sulla bottiglia. Di solito vengono serviti i rossi troppo caldi o i bianchi troppo freddi, ma anche il contrario. Non è raro che alcuni, magari per mascherare un vino non eccellente, mettano anche un rosso in frigo a temperature gelate.
Versare troppo vino nel bicchiere
Il bicchiere non va riempito, l’ideale è metterne la metà, se ad esempio parliamo di un bicchiere da 250ml (poi che tipo di bicchiere è un altro discorso). Perché? Soprattutto per due motivi: non è detto che la persona voglia bere tutto quel vino, e magari la mettete nella situazione imbarazzante di lasciarlo, e soprattutto, se è un vino da bere fresco, se ne mettete troppo c’è il rischio che nel frattempo si scaldi. Servitene la quantità giusta. E ricordatevi: bicchieri puliti!
Non far prendere aria al vino
Quando apriamo la bottiglia, il vino è là dentro da un bel po’ di tempo. Il vino ha bisogno di ossigeno per “risvegliarsi”, ovvero perché avvenga la reazione chimica che permetta di avere il sapore giusto, e che risulti più morbido alle vostre papille gustative. A volte basta lasciarlo un po’ nel bicchiere e ossigernarlo, appunto, facendolo girare. Oppure si usare il decanter. Di solito questo vale soprattutto per vini rossi invecchiati. In generale, l’ideale è aprire il vino e aspettare un po’ prima di berlo.
Far finta di essere esperti quando in realtà non è così
Dai, davvero. E’ forse la cosa peggiore in assoluto. Lo fanno padroni di casa, ospiti, ma anche ristoratori e soprattutto clienti. Fingersi esperti di vino. E’ un mondo complesso, dove sicuramente i gusti soggettivi hanno un ruolo importante, ma dove anche le conoscenze e l’esperienza sono fondamentali. Entrereste in un museo a fare la guida improvvisando le spiegazioni dei quadri e dando i vostri giudizi critici a caso? No, a meno che non siate ubriachi, per restare in tema. Ecco, non facciamolo con il vino. Ammettiamo di non essere esperti, se non lo siamo, e limitiamoci a dire se ci piace o no.