Pregiatissimo vino della Valpolicella, l’Amarone, nasce intorno al 1950 a causa, probabilmente, di un errore nella preparazione del suo padre naturale: il Recioto. Rispetto a quest’ultimo, è un vino completamente secco di colore granato intenso con riflessi nel tempo mattonati, il profumo è persistente ed ampio con sentori di mallo di noce e confettura di ribes, culminanti nel sapore corposo, altero, asciutto, vellutato ed aromatico. E’ prodotto in piccole quantità con un metodo artigianale rimasto inalterato nei secoli e caratterizzato da un’attenta selezione dei grappoli; è nella fase di affinamento ed invecchiamento, operata in apposite botti, che il vino acquista le sue caratteristiche organolettiche e si impreziosisce. E’ stato imbottigliato per la prima volta nel 1952. Ha caratteristiche uniche, come il territorio dal quale proviene: è ricco di alcol, di glicerina, molto strutturato e potente ma, ciononostante, elegante; tale da non avere eguali in tutto il mondo.
La zona dell’Amarone della Valpolicella comprende 19 comuni della fascia settentrionale della provincia di Verona, de est a ovest.
L’appassimento e la vinificazione dell’Amarone e del Recioto devono avvenire nella zona di produzione. Oltre alla denominazione d’origine Valpolicella, è riservato l’uso della specificazione geografica “Valpantena” al prodotto ottenuto nei vigneti di tale zona. L’uso della specificazione “Classico” è invece riservato al prodotto della zona più antica
L’ Amarone della Valpolicella nasce da vitigni:
Corvina veronese (Cruina o Corvina) 40 – 70%,
Rondinella 20 – 40%,
Molinara 5 – 25%.
Possono inoltre concorrere alla produzione uve provenienti dai vitigni Rossignola, Negrara, Trentina, Barbera e Sangiovese, da sole o congiuntamente fino a un massimo del 15% e inoltre il 5% di vitigni autorizzati in provincia di Verona.
Le caratteristiche dell’Amarone sono:
Colore: rosso rubino carico.
Profumo: caratteristico speziato, accentuato.
Sapore: pieno, vellutato, robusto.
Gradazione minima: 14 gradi.
Estratto secco netto minimo: 22 per mille.
Può essere conservato anche per più di venti anni, è consigliabile servirlo alla temperatura di 18° stappando la bottiglia circa due ore prima di consumarlo ed eventualmente, se di vecchia annata, provvedere alla decantazione in caraffa.
All’Amarone della Valpolicella si accostano alla perfezione arrosti di cacciagione da pelo o selvaggina nobile di piuma e formaggi stagionati.
La zona dell’Amarone della Valpolicella comprende 19 comuni della fascia settentrionale della provincia di Verona, de est a ovest.
L’appassimento e la vinificazione dell’Amarone e del Recioto devono avvenire nella zona di produzione. Oltre alla denominazione d’origine Valpolicella, è riservato l’uso della specificazione geografica “Valpantena” al prodotto ottenuto nei vigneti di tale zona. L’uso della specificazione “Classico” è invece riservato al prodotto della zona più antica
L’ Amarone della Valpolicella nasce da vitigni:
Corvina veronese (Cruina o Corvina) 40 – 70%,
Rondinella 20 – 40%,
Molinara 5 – 25%.
Possono inoltre concorrere alla produzione uve provenienti dai vitigni Rossignola, Negrara, Trentina, Barbera e Sangiovese, da sole o congiuntamente fino a un massimo del 15% e inoltre il 5% di vitigni autorizzati in provincia di Verona.
Le caratteristiche dell’Amarone sono:
Colore: rosso rubino carico.
Profumo: caratteristico speziato, accentuato.
Sapore: pieno, vellutato, robusto.
Gradazione minima: 14 gradi.
Estratto secco netto minimo: 22 per mille.
Può essere conservato anche per più di venti anni, è consigliabile servirlo alla temperatura di 18° stappando la bottiglia circa due ore prima di consumarlo ed eventualmente, se di vecchia annata, provvedere alla decantazione in caraffa.
All’Amarone della Valpolicella si accostano alla perfezione arrosti di cacciagione da pelo o selvaggina nobile di piuma e formaggi stagionati.
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