Pensioni anticipate, opzione donna prorogata nella legge di bilancio 2021. Ecco come funziona e quali sono i requisiti per accedere alla pensione anticipata.
Pensioni anticipate, il testo della manovra finanziaria 2021 ha confermato alcuni scivoli per accedere alla pensione. Si tratta dell’Ape sociale e di opzione donna 2021. Quest’ultima in particolare, rappresenta la possibilità concessa alle lavoratrici con determinati requisiti di uscire anticipatamente dal lavoro.
Approfondiamo in questo articolo quali sono i nuovi requisiti per beneficiare di opzione donna e a quali categorie spetta. Ma anche quanto si perde utilizzando questo scivolo e come fare domanda.
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Opzione donna 2021 requisiti
Opzione donna consente nel 2021 di andare in pensione anticipata alle lavoratrici con i seguenti requisiti:
- le dipendenti nate nel 1962 con almeno 35 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 2020.
- Le autonome nate nel 1961, con 35 anni di contributi entro il 2020.
In altri termini servono 58 o 59 anni di età anagrafica e 35 di contributi versati, per accedere ad opzione donna. Rispetto all’anno scorso l’unico cambiamento è quindi lo slittamento di 12 mesi del periodo preso in considerazione.
Quanto si perde con opzione donna?
Oltre ai requisiti anagrafici, resta anche l’obbligo di accettare un assegno calcolato interamente sul sistema contributivo, per accedere allo scivolo.
Infatti, come ricorda l’Inps sul suo sito, la pensione è liquidata esclusivamente con le regole di calcolo del sistema contributivo di cui al decreto legislativo 180/1997.
Questo sistema di calcolo implica in media una decurtazione sull’assegno che si aggira fra il 20 e il 30%, rispetto al sistema misto. Quindi bisogna tenere in considerazione anche questo aspetto prima di decidere di utilizzare questo strumento.
Opzione donna a chi spetta e a chi no
Lo scivolo pensionistico di opzione donna, potrà essere utilizzato da tutte quelle lavoratrici iscritte all’assicurazione generale obbligatoria o ai fondi che la sostituiscono o esclusivi. Quindi le dipendenti del privato o del pubblico e le lavoratrici autonome in possesso dei requisiti prima citati.
Non possono accedere a questa misura per al pensione anticipata, le iscritte alla gestione separata Inps. Oltre ad esse anche coloro che hanno perfezionato il diritto al trattamento pensionistico di vecchiaia o che sono destinatarie delle disposizioni di salvaguardia per gli esodati.
Opzione donna 2021 come fare domanda
La domanda d’accesso può essere presentata esclusivamente online all’INPS, attraverso il servizio dedicato. Quindi nel 2021, le donne che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2020 potranno presentare l’istanza per via telematica.
A tal fine bisognerà avere ed inserire le proprie credenziali SPID o la Carta Nazionale dei Servizi, e poi seguire le istruzioni fornite.
PER APPROFONDIRE VAI A: COME FARE LO SPID ALLE POSTE
In alternativa sarà possibile utilizzare i seguenti canali, come scrive l’Inps.
Ricordiamo inoltre che chi presenta domanda dovrà tenere conto delle cosiddette finestre mobili. In virtù di queste il primo rateo dell’assegno pensionistico avverrà solo una volta trascorsi 12 mesi per le dipendenti (18 per le autonome) dal momento della maturazione dei requisiti. Ciò significa che la pensione inizierà ad essere erogata solo dopo tale lasso temporale.
Queste tutte le informazioni utili su come funziona opzione donna. Lo scivolo che anche nel 2021 permetterà alle lavoratrici in possesso dei requisiti di uscire in anticipo dal lavoro, tramite apposita domanda all’Inps.
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Roberto D’Eugenio è nato in provincia di Teramo nel 1989. Laureato in economia e commercio presso l’Università G.D’Annunzio Chieti-Pescara e redattore da diversi anni, scrive articoli di economia e attualità per Donne Sul Web