Il numero di casi di Covid a livello mondiale è in crescita da oltre un mese e le varianti complicano la situazione. Tra vaccini e contagi, vediamo quali sono i sette (e più) Paesi a maggior rischio nelle varie zone del mondo.
Il numero globale di nuovi casi di Covid ha sfondato i 203 milioni e non accenna a fermarsi. La campagna vaccinale procede a rilento in molti Paese e, da più di un mese, i dati fanno segnare un preoccupante segno più. Solo nell’ultima settimana, i nuovi contagi sono stati oltre 4 milioni. Trend in discesa in tema decessi, ma i dati restano comunque alti.
A livello mondiale, il numero più alto di nuovi casi nell’ultima settimana è fatto segnare dagli Stati Uniti, seguiti da India, Indonesia, Brasile, Iran e Corea. La variante Alpha è presente in 182 Paesi nel mondo, la Beta in 132, la Gamma in 81 e la Delta in 132. Ma quali sono i Paesi che a oggi rischiano maggiormente di subire l’impatto delle prossime ondate di Covid?
Iran, contagi e numero di vaccinati
Preoccupa l’impennata nella regione Sud-orientale del Mediterraneo che, in questo periodo, ha fatto registrare il maggior numero di casi in una settimana dall’inizio della pandemia. A fare da traino alla crescita del virus è l’Iran, con un aumento significativo dei positivi e dei decessi. Resta molto bassa la percentuale di vaccinati con seconda dose, che si assesta sotto il 3,5% della popolazione, anche per via di una illogica campagna contro i vaccini portata avanti nel Paese arabo.
Contagi covid in Giappone
Spostandosi nell’area del Pacifico occidentale, diversi Paesi preoccupano gli esperti. In termini di nuovi casi, la Malesia, che ha vaccinato con due dosi più del 22% della popolazione, ha visto crescere del 30% i nuovi positivi. Fa peggio il Giappone che, a fronte di un terzo di popolazione vaccinata, ha oltre 60mila nuovi positivi a settimana, con un incremento del 121% nel periodo delle Olimpiadi. Per quanto riguarda i decessi, il +546% pone il Vietnam tra i primi Paesi al Mondo in questa triste classifica.
India
Passando ad analizzare il Sud-est asiatico, si registra un aumento generale dei casi. Non occorre abbassare la guardia, e questo è vero soprattutto per l’India, che ha il numero più alto di nuovi casi (oltre 283mila) e, insieme a Indonesia e Thailandia, rappresenta l’80% dei nuovi positivi della regione. L’India ha, inoltre, il primato regionale di nuovi decessi. Anche in questo caso, la campagna vaccinale procede a rilento e, al momento copre meno dell’8% della popolazione.
Sudafrica
Dopo l’impennata delle scorse settimane, il Sudafrica torna a registrare il segno meno nella percentuale settimanale di contagi, ma con quasi 80mila nuovi positivi e oltre duemila decessi, resta il Paese africano con più contagi e morti totali su base settimanale. Anche in questo caso, la campagna vaccinale, ferma ad appena il 5% della popolazione, inasprisce la gravità della situazione.
Contagi: Stati Uniti d’America
Situazione differente negli Usa dove, nonostante oltre il 49% della popolazione abbia completato il ciclo vaccinale, la variante Delta corre veloce. I nuovi casi sono oltre mezzo milione a settimana, con un trend in aumento. Non va meglio leggendo i dati relativi ai decessi, e si teme il peggio. Siamo ancora lontani dai picchi di inizio anno, ma la curva sembra non voler smettere di crescere. Da segnalare poi, il forte incremento di positivi e decessi in Messico, dove i vaccini coprono appena il 20% della popolazione.
Brasile
Scendendo di qualche parallelo, il Brasile torna a vedere il segno meno nel numero di contagi rispetto alle settimane precedenti. Un dato significativo, ma che non deve ingannare: quasi 250mila nuovi positivi a settimana e più di settemila morti fotografano bene la grande difficoltà ad approntare la pandemia da Codiv. Inoltre, data la carenza di personale sanitario, non è da escludere che il bilancio sia ben più grave. Il Brasile vive poi un’emergenza nell’emergenza con tantissimi positivi tra i più piccoli. Le vaccinazioni proseguono a rilento e la percentuale di vaccinati con doppia dose si ferma sotto il 20%.
Regno Unito
Infine, la situazione in Europa fa registrare poco più di un milione di nuovi casi. Ancora una volta la maglia nera spetta al Regno Unito dove, nonostante più del 70% della popolazione abbia completato il ciclo vaccinale, i nuovi malati sono quasi 190mila a settimana. Il dato è in calo, ma l’allerta resta alta, anche perché crescono i decessi. Nel Vecchio continente, il maggiore aumento percentuale di positivi lo fa registrare la Turchia, mentre la Russia resta tristemente stabile sui decessi, con quasi 5.500 morti in una sola settimana.
Il vaccino è e resta l’unica arma per combattere il Covid ma è fondamentale l’adesione.
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