Le mega star del pop, come Beyoncè o Kanye West, raccontano la propria vita in musica. E’ un fenomeno in crescita: se prima raccontare la propria vita senza filtri era esclusiva dei rapper, ora anche nel pop è di moda confessarsi nelle canzoni.
Sono passati gli anni di “Where is the love” dei Black Eyed Peas o di “Oops I did again” di Britney Spears, dove testi frivoli accompagnati da melodie accattivanti avevano i solo scopo di divertire l’ascoltatore. Così come sono passati gli anni del gossip: ormai la musica pop cerca più profondità e proprio con il pop i cantanti raccontano se stessi, dando una svolta significativa alla musica commerciale.
Prima Rihanna con Anti nel gennaio 2016, un mese dopo Kanye West con Life Of Pablo, e in aprile Beyoncé con Lemonade. I tre cantanti pop e rap più amati del momento stanno inaugurando una nuova fase della musica commerciale, dando vita ad un genere nuovo, più profondo e che risente enormemente del mondo dell’arte e della letteratura contemporanea.
Come sta cambiando il pop
Fino a poco tempo fa, un album pop consisteva in un susseguirsi di tracce che avessero sonorità semplici e ballabili, capaci di catturare il grande pubblico, dove le cosiddette “lyrics” non avessero uno spessore particolare ma funzionale ad adattarsi alla musica. Se si ascoltano album di cantanti pop come Shakira o altri, le parole sono piuttosto semplici, trattano temi universali ma rimanendo ad un livello superficiale. Spesso e volentieri infatti i testi, così come la musica, in questo business sono scritti da autori che li propongono al cantante che scegli poi di interpretarli.
Con Beyoncé, Kanye West e Rihanna non è più così. In questi ultimi tempi infatti la musica pop si interseca sempre di più con i generi musicali più underground e indipendenti, dove i cantanti non sono solo interpreti ma anche artisti con qualcosa da dire.
Bjork e i suoi problemi sentimentali
E’ il caso ad esempio di Bjork, che anche se molto famosa, non raggiunge i numeri dei grandi colossi americani, ma con il suo ultimo album di recente uscita Vulnicura, ha ispirato il mondo più conformista del pop. Bjork infatti, da sempre autrice dei suoi testi e della sua musica, pur avvalendosi di grandi collaboratori, ha incentrato tutto il suo ultimo album sulla storia della separazione tra lei e il marito, l’artista Matthew Barney. Con testi di una sensibilità disarmante, l’artista ha colto nel segno nel riuscire a tratteggiare i caratteri più dolorosi e strazianti di una separazione.
E proprio alla stregua di Bjork, Beyoncé scrive il suo Lemonade parlando di un tradimento, probabilmente del marito Jay Z, che appare anche in un video di una delle canzoni. L’album è infatti stato lanciato sul canale HBO ed è un susseguirsi di video in cui ogni sezione corrisponde ad un sentimento diverso, dalla rabbia del tradimento fino al perdono e alla riconciliazione. Con questo album Beyoncé parla in prima persona, mettendo a tacere le voci di gossippari e tabloid, e raccontando la sua esperienza senza filtri (o almeno così vuole far credere).
Le confessioni di Kanye West
Allo stesso modo Kanye West, nel suo Life of Pablo, un vero e proprio spaccato della sua psiche, tratta temi di religione e spiritualità, parlando della sua vita, del suo rapporto con Dio e ovviamente, da bravo egomaniaco, del rapporto con se stesso, del suo percorso di introspezione insieme ad uno psichiatra, nonché delle sue riflessioni sul suo ruolo di padre e marito.
Allo stesso tempo, la copertina di Anti di Rihanna ritrae la star in una foto ancora bambina su cui è stata costruita un’illustrazione dell’artista Roy Nachum e su cui è stata sovrapposta una poesia della poetessa Chloe Mitchell in braille, dove rivendica la sua libertà di parola. Rihanna fin dalla copertina ci parla di se stessa, del suo ruolo di cantante. Anche lei, come le altre star del pop contemporaneo, non racconta più semplici storie qualunque nelle quali chiunque può rispecchiarsi, ma racconta se stessa, arrivando a un livello più intimo e profondo di comunicazione.
In questo modo queste grandi star sempre sotto gli occhi dei riflettori, saltano il filtro del gossip: non sono più tabloid, giornali e siti web a raccontare la loro privata, ma loro stessi, in maniera artistica, senza filtri.