Il modello di donna eccessivamente magro tramonta anche in Germania. Sulla scia dell’enorme successo di Lizzie Miller, la famosa modella americana dalle morbide e burrose curve, la più importante rivista femminile tedesca “Brigitte” ha deciso di mettere al bando le modelle decisamente magre per pubblicare foto di donne comuni, scelte tra il pubblico e nelle proprie redazioni.
Dal 2010, la rivista che conta più di tre milioni di lettrici con una tiratura di 720 mila copie, assumerà una nuova immagine più vicina alla realtà. “Facciamo un giornale per le donne, così come sono, non come altri vorrebbero che fossero” afferma Lebert Huber co-editore della rivista. Una scelta anticonformista e radicale che risponde all’esigenza di sfatare il mito dell’eccessivamente magro uguale bello, per non diffondere modelli sbagliati che potrebbero indurre indirettamente le adolescenti al rischio anoressia. La rivista tedesca è la prima in Germania ad adottare una scelta così drastica.
Il problema dell’eccessiva magrezza sulle passerelle e sulle copertine era stato già sollevato lo scorso giugno sull’edizione britannica della famosa rivista Vogue. La sua direttrice Alexandra Shulman puntò il dito sugli stilisti e sui loro abiti dalle taglie sempre più mini, per corpi sempre più magri. Dopo la morte causata dall’anoressia di giovani modelle, diversi Paesi hanno imposto di vietato di vietare le passerelle alle ragazze taglia “zero”. In Francia la deputata di destra Valerie Boyer ha presentato una proposta di legge per inserire sotto le fotografie patinate di moda una didascalia che spieghi se e come la foto è stata ritoccata per migliorare la fisicità della modella. Un segnale positivo anche dalle ultime passerelle: lo stilista salentino Ennio Capasa impedisce ad una modella di sfilare perché “scheletrica”.