Che mettere al mondo un bambino, di questi tempi, sia un lusso non è una novità . Quello che forse non tutti sanno è che il momento più “costoso” è il suo primo anno di vita. A scoraggiare le mamme, anche il fatto che, quest’anno, i costi per il mantenimento di un bebè sono ulteriormente aumentati rispetto al 2010. Lo certifica uno studio di Federconsumatori. Il suo Osservatorio nazionale ha rilevato che la spesa media per un bimbo, nel primo anno di vita, va da un minimo di 6.119 euro a un massimo di 13.486 euro, facendo segnare rispetto all’anno scorso, rispettivamente, rincari del 5 e del 4%.
Ecco una tabella molto utile che dà conto dei costi in dettaglio per tutto l’occorrente per il vostro bambino, dai vestiti al lettino; dal biberon ai pannolini. Tutte cose indispensabili che messe insieme portano al totale indicato sopra. E’ evidenziato anche l’aumento della spesa rispetto al 2010.
Federconsumatori dà , però, un consiglio alle mamme per risparmiare sugli accessori per portare a spasso il bebè: sostituire il passeggino, la carrozzina e l’ovetto per l’auto, con un prodotto che sia “tre in uno”: esistono infatti carrozzine che, a seconda di come vengono regolate, si trasformano in passeggino e in ovetto con una spesa che può andare da 329 a 650 euro (vedi tabella)
Un altro accorgimento per risparmiare è quello di farsi aiutare da parenti e amici con regali o prendendo in prestito accessori altrimenti costosi. Per ammortizzare i costi, poi, non è da trascurare anche il mercato dell’usato.
Oltre a tutto l’occorrente per il bebè, però, c’è anche da mettere in conto la spesa per l’asilo nido che è una delle più rilevanti: si va da un minimo di 480 a un massimo di 700 euro, con variazioni in confronto al 2010 rispettivamente del 4 e dell’1%.
Se, invece, si decide di scegliere la babysitter, il costo all’ora, secondo la ricerca di Federconsumatori, va da un minimo di 8 euro a un massimo di 9 euro.
Per poter affrontare costi importanti, in ogni caso, esiste una misura di sostegno da parte dello Stato alle famiglie che hanno avuto un figlio o che lo hanno adottato nel 2009, 2010 o 2011.
Fate attenzione, però, mamme perché non si tratta di un contributo a fondo perduto ma di un finanziamento fino a 5.000 euro, utilizzabile per qualsiasi spesa, ma rimborsabile in 5 anni. Significa quindi che si tratta in realtà di un prestito e non di un bonus bebè.