Prima infanzia – Arrivano i tatuaggi di sicurezza per non perdersi il bambino

tatuagibimbiArriva un aiuto originale a mamma e papà per rintracciare i loro bambini nel caso in cui si perdano, in situazioni di affollamento o confusione. Oppure nell’eventualità in cui riescano a sfuggire al controllo degli adulti, durante un viaggio o una gita, o semplicemente durante la loro permanenza in un ambiente poco familiare. Sono i ‘Safety tatoos’ i nuovissimi ‘Tatuaggi di sicurezza’ per i bambini. Arrivano dall’Inghilterra e sono assolutamente atossici, pratici, divertenti e colorati

Possono essere personalizzati con un numero di telefono, un indirizzo e il nome del bambino, in modo tale che, in caso di smarrimento, i familiari del piccolo siano facilmente contattabili
I tatuaggi sono resistenti all’acqua (ideali perciò anche in piscina e al mare d’estate) e disponibili con tanti disegni e con la scritta più adatta a seconda delle esigenze del bambino e dei genitori. Possono essere applicati su qualsiasi parte del corpo, in modo tale che indirizzo, numero di telefono e nome del bambino siano visibili (o secondo la scelta dei genitori non visibili) a tutti. Hanno una durata che va da due a tre giorni ma possono essere rimossi facilmente dalla pelle del piccolo anche prima, con dell’olio per bambino o un prodotto cosmetico struccante o detergente.
Oltre ai casi di smarrimento, i “Tatuaggi di sicurezza” sono utilissimi anche in altre situazioni, per citarne qualcuna, se il bambino è allergico (ad esempio, per segnalare o ricordare agli adulti l’alimento a cui è intollerante), se presenta qualche problema fisico o di salute e, in generale, per qualsiasi comunicazione importante sia necessario trasmettere a chi avrà a che fare con il piccolo non in presenza dei suoi genitori. I costi del prodotto sono abbordabili (il prezzo del foglio da 12 tatuaggi è di circa 10 euro più le spese di spedizione dall’Inghilterra di circa 2,50-3 euro) e il sito che li commercializza e li spedisce in Italia, dietro ordine, si chiama www.pleasecallmum.it.

di Paola Benedetta Manca
5 ottobre 2010

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