Musica per i bambini? Si dovrebbe insegnare fin da piccoli, ma purtroppo in Italia non si fa abbastanza. Ecco i tanti benefici dell’educazione musicale.
Perchè insegnare la musica ai bambini? Molte ricerche dimostrano come lo studio della musica contribuisca a sviluppare capacità particolari e come aiuti a facilitare i bambini nell’apprendimento regalando loro un modo di vedere le cose e molto più ricco. E dove non arriva la scuola potete iniziare voi genitori.
Musica per bambini: perché è fondamentale insegnarla
L’Italia è un paese in cui nelle scuole l’insegnamento della musica ha un’importanza del tutto marginale, se non quasi assente. Alle elementari, a meno che non capiti la maestra illuminata, è molto raro vedere bambini impegnati a suonare e a cantare, e alle medie la musica viene confinata ad un’ora di studio alla settimana, certamente non sufficiente a consentire un apprendimento soddisfacente ed approfondito. Le superiori poi, a esclusione del liceo musicali, la esclude del tutto.
In Germania si studia musica fin dall’asilo
Questo piano di studio – del tutto italiano, perché, ad esempio, in Germania, i bambini studiano musica sin dall’asilo – è stato fortemente discusso e criticato, soprattutto dai musicisti di professione, che impegnati nella musica ogni giorno della loro vita, possono direttamente vedere i benefici che se ne possono trarre.
Non sono pochi i nomi noti che si sono schierati contro il ruolo pressoché marginale che viene affidato all’educazione musicale nelle scuole, fra questi Claudio Abbado, che è stato uno dei più grandi direttori d’orchestra al mondo e fondatore di ben due orchestre giovanili, convinto che la musica dovesse far parte della vita di ogni essere umano fin dall’infanzia.
Vedi anche: Canzoni per bambini grandi e piccoli
Musica per bambini, i benefici dell’educazione musicale
Infatti, è stato dimostrato che studiare musica presenta diversi e comprovati vantaggi: suonare uno strumento anzitutto implica l’utilizzo di diverse abilità , spesso contemporaneamente. Leggere uno spartito, tenere il tempo, allo stesso tempo muovere le dita sullo strumento, nonché cercare un senso nella frase musicale che si sta suonando costringe indubbiamente a usare più parti del cervello simultaneamente.
Oltre a questo, fare musica significa, soprattutto se si inserisce all’interno di un progetto scolastico, farla insieme agli altri. Le esperienze di musica d’insieme aiutano a sviluppare nello studente la capacità di fare le cose in armonia con gli altri, quindi ad ascoltare, a stare attento a quello che gli succede intorno, e a inserirsi armoniosamente nel gruppo.
Suonare uno strumento è parlare meglio
Oltretutto, studiare la musica aiuta anche nello sviluppo del linguaggio: abituando il bambino a percepire e a distinguere i suoni fin da piccolissimo, lo facilita nell’articolazione dei suoni del parlato, stimolando alcune parti del cervello che vengono utilizzate a questo scopo. Se a scuola non lo fanno, iniziate voi genitori a far sentire la musica ai vostri figli, di qualsiasi tipo, in modo che si abituino da subito.
Vedi anche: Come lavare i denti ai bambini. Dai più piccoli ai più grandi
Conoscere la musica è diventare più sensibili
Capire la musica significa anche coltivare una sensibilità particolare, che nella vita di un bambino di conseguenza in quella di un adulto, serve a migliorare il rapporto con gli altri, diventando più empatici e più tolleranti.
Insomma, ascoltare e suonare Mozart rende più intelligenti? Sì. E non solo: rende più sensibili, apre il bambino a un orizzonte più ampio e in definitiva migliora la vita.
Vedi anche:
- Canzoni per bambini piccoli e grandi
- Film per bambini e ragazzi
- Mio figlio non vuole andare a scuola, che fare?
- Giochi per bambini da scaricare online
- Giochi per bambini da fare a casa
Alice Del Monaco è nata a Roma nel 1991 e vive a Londra ormai da molti anni. Laureata in psicologia è appassionata di scrittura, musica e cinema – con una predilezione per il rock, il rap e il cinema horror – e di questi temi si occupa per Donne sul Web.