“Ho sempre voluto viaggiare, ma un giorno ho realizzato che il momento perfetto per lasciare tutto ed iniziare un grande viaggio non sarebbe mai arrivato”. E così Marina è partita. Da sola, con una vecchia Kangoo come casa, il suo cane e l’Europa da esplorare. Abbiamo intervistato Pam the Van.
Si può girare il mondo da sole, con una vecchia Kangoo come casa e un cane? La risposta a questa domanda si chiama Marina, una giovane veneta che, dopo aver vissuto nel nord dell’Inghilterra, dove lavorava, a 25 anni ha deciso che aveva bisogno di qualcos’altro. Così ha modificato un “van”, ovvero una Kangoo a 5 porte, trasformandola in un incantevole mini camper.
Successivamente, con la sola compagnia del suo cane Odie, è partita all’avventura e ora sono più o meno 2 anni che gira l’Europa. Ma non solo. Marina è anche una travel blogger: racconta la sua vita e i suoi viaggi sul blog “Pam the Van” e sul suo canale Youtube. Abbiamo deciso di parlare con lei per sapere dove si trova il coraggio di partire da sole e come ci si può mantenere vivendo costantemente in viaggio.
C’è chi viaggia da sola e chi con un’altra persona. Tu hai scelto di farlo con il tuo cane. Com’è successo?
Ho sempre voluto viaggiare fin da piccola. Un giorno ho realizzato che il momento perfetto per lasciare tutto ed iniziare un grande viaggio non sarebbe mai arrivato. L’idea di viaggiare con Odie m’intimoriva ed entusiasmava allo stesso tempo, così ho deciso di partire. La paura del rimorso mi terrorizzava di più del viaggio in se!
Secondo te per una donna è più difficile viaggiare da sola rispetto a un uomo?
Inizialmente pensavo di si ma con il passare del tempo ho cambiato idea. Credo che molte persone siano molto accoglienti e disponibili con me proprio perché sono donna. La maggior parte delle persone vogliono aiutare e forse in un certo modo ”proteggermi”. Forse stereotipizzo ma credo che un uomo solo in un furgone potrebbe destare più ”sospetti” di una donna sola.
Quali sono le situazioni peggiori in cui ti sei trovata in viaggio da sola?
Ne ho avute parecchie, ma la maggior parte delle volte mi ci metto io in quelle situazioni. Sono molto prudente con chi parlo e dove parcheggio ma allo stesso tempo sono sempre un po’ tra le nuvole. Una volta ho buttato il mio mazzo di chiavi dentro ad una pattumiera gigante, di quelle che hanno uno sportello che si chiude e non si apre più.
Fortunatamente in quell’occasione ero in Italia, non molto lontano da dove avevo un paio di chiavi di scorta (ora non ne ho più quindi sto molto attenta alle pattumiere). In altre occasioni mi sono totalmente persa in nuove città senza avere idea di dove fosse la macchina. Più recentemente sono restata a piedi diverse volte nel mezzo del grande nulla in Scozia. Ora ogni volta che me ne capita una ci rido sopra, so che in un modo o nell’altro si risolverà.
Secondo te è possibile trasformare il viaggio in un lavoro?
Sì. Qualcuno mi può spiegare come, cosi lo faccio anche io? Scherzi a parte, ci sono mille modi per trasformare il viaggio in lavoro ma purtroppo non c’e un manuale su come farlo. Ho conosciuto molti viaggiatori a tempo pieno ed ognuno ha trovato una soluzione fatta su misura per loro.
C’è chi ha un grosso following su Youtube e riesce a monetizzare bene, c’e chi offre attivià di coaching, chi vende le foto che scatta durante il viaggio, chi rivende oggetti trovati durante i vari viaggi online. Ho pure conosciuto una coppia dove lui fa spettacoli di cucina e lei suona l’arpa per accompagnarlo. Questo per dire che dipende da te, da quali sono i tuoi punti forti, da cosa ti appassiona.
La tua attività di travel blogger ti porta un guadagno? E in che modo?
Si e no. Ci sono periodi nei quali riesco a mantenermi tramite ai guadagni che faccio online, altri nei quali mi sono dovuta fermare per qualche mese per lavorare. Faccio dei piccoli guadagni con le pubblicità su Youtube e sul mio blog e ogni tanto con dei post sponsorizzati sul mio profilo Instagram.
Potrei guadagnare molto di piu’ ma pubblicizzo solo prodotti in cui credo (probabilmente l’1% di tutte le richieste che arrivano). Per me e’ importantissimo restare onesta e trasparente con il mio pubblico. Il mio guadagno principale resta la vendita di gioielli fatti a mano tramite il sito Etsy.
Non ti viene voglia di trasferirti in alcuni dei posti che attraversi?
Certo! E’ capitato più di una volta, ma il solo pensiero di pagare l’affitto mi paralizza. Mi stabilirò da qualche parte quando avrò risparmiato abbastanza per comprare un pezzo di terra.
Che cosa diresti a una giovane ragazza che vorrebbe viaggiare ma non ha i soldi o ha paura?
Le direi che anche io non avevo soldi ed avevo paura. Le direi che a volte sono nei momenti più bui e disperati che le soluzioni arrivano. Le direi che il rimorso è una brutta bestia e che se viaggi potrai raccontare le storie delle tue avventure ai tuoi nipotini.
A seguire un video di Marina/PamtheVan che sintetizza la sua vita on the road:
Se volete seguire Marina nei suoi viaggi, il suo blog è pamthevan.com. La trovate anche su Instagram @pamthevan91
E sui viaggi vedi anche:
- “Giro il mondo ma torno sempre a casa” intervista a Martina, travel blogger
- 11 famose donne viaggiatrici
- Canzoni italiane che parlano di viaggio
- Frasi sul viaggio