Un video dove due anziani si baciano per quattro minuti. Un libro dove si parla di suicidio assistito. Sessualità e amore senza età. Tutto questo viene affrontato dallo scrittore e musicista Igor Nogarotto. L’abbiamo intervistato.
Artista poliedrico ed eclettico, Igor Nogarotto ha il merito di addentrarsi in tematiche tanto profonde quanto rischiose, soprattutto in Italia, un paese pieno di tabù. Un’arte tanto coraggiosa quanto necessaria. Musicista e scrittore, ma non solo, in passato lo ricordiamo per il suo romanzo “Volevo uccidere Gianni Morandi”. Ora è tornato con un nuovo romanzo – “Rosa stacca la spina” – dove si parla suicidio assistito ed eutanasia, attraverso una storia d’amore. Al romanzo è collegata una canzone (come e perché ce lo spiegherà l’artista nell’intervista) impreziosita da un video che non può lasciare indifferenti: due anziani che si baciano per quattro minuti di seguito. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui.
Ciao Igor, partiamo dal video e dalla canzone. In che modo è collegata al romanzo?
“Una cosa sola” è la canzone che il protagonista del romanzo dedica alla protagonista, Rosa. Gliela fa ascoltare in un modo molto particolare: i 2 sono a cena per festeggiare la laurea di Rosa; a un certo punto si spengono le luci e dagli altoparlanti del ristorante, mentre il cameriere avanza con la torta appena rischiarata dalla luce soffusa delle candeline, parte la melodia della canzone.
Il concept UNA COSA SOLA è identitario del libro: l’amore che li lega, attraverso le loro esperienze, li porta alla maturazione di una nuova consapevolezza e quella evoluzione è la summa del meglio dell’uno e dell’altra, che confluisce in un “terzo individuo, completo, perfetto”.
Igor Nogarotto “Una cosa sola” dal romanzo ROSA STACCA LA SPINA
La sessualità degli anziani oggi in Italia è tuttora un tabù. È stato difficile convincere i due protagonisti del video o hanno accettato senza problemi?
Da quello che osservo, la sessualità è un tabù non solo per gli anziani. Ci sono retaggi religiosi e comportamentali ereditati da genitori o insegnanti diciamo un po’… “cattedratici”, che condizionano la nostra libertà di espressione. Il grande insegnamento che ci regalano Guglielmo e Oriana nel video del bacio di 4 minuti ininterrotti, è quello che quando l’amore è sincero, vero, pulito, non si ha paura di manifestarlo e questo a prescindere dall’età anagrafica. Hanno accettato immediatamente, senza esitare per un solo istante.
Vedi anche: Fino a che età si può fare sesso?
In tema di tabù, nel tuo romanzo si parla di un altro argomento di solito evitato in Italia, ovvero l’eutanasia e il suicidio assistito. Perché hai scelto questo tema?
Le cronache recenti hanno evidenziato che sia un tema molto attuale e dibattuto. In Italia c’è stata una lieve “apertura” rispetto alla possibilità di attuare il suicidio assistito, solo in casi molto gravi; in molti Paesi europei invece è già legale e praticato da tempo. Il tema è complesso e non credo si potrà definire a stretto giro una regola in valore assoluto, ma penso che si valuterà caso per caso. Il compito di un artista è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso la propria creatività, quindi ho semplicemente fatto il mio dovere, certo, prendendomi il rischio di subire critiche visto l’argomento scomodo, ma va bene così.
Dal punto di vista della scrittura è stato difficile immedesimarsi in una donna prossima alla morte? Come hai fatto a trovare la “voce giusta”?
Tutto quello che scrivo (in letteratura e musica) deriva da mie esperienze personali. Poi ovviamente la realtà viene ‘romanzata’, ma mantiene la radice di realismo che ho vissuto sulla mia pelle. La “voce della donna prossima alla morte” è una voce che ho sentito con le mie orecchie. E che poi ho riprodotto nel libro cercando di preservarne la veridicità e l’essenza.
Come definiresti l’amore?
“Non c’è più io, non c’è più tu, c’è Noi”.
Un tuo tratto caratteristico come artista è quello di far dialogare diverse forse espressive. Nel tuo fare arte come la scrittura contamina la musica e come la musica contamina la scrittura?
Sono un amante del cinema. La considero la forma artistica più completa, che sa unire e sintetizzare le emozioni attraverso immagini, parole, musica. Quando creo, canzoni o libri, ho sempre una forma mentis cinematografica.
La scrittura contamina la musica nella poetica: quando compongo una canzone la mia memoria rievoca l’estetica emozionale che mi hanno suscitato i libri che ho letto, quindi creo note attraverso le parole.
La musica contamina la scrittura nella dinamica e nel ritmo: quando scrivo un romanzo penso a un pentagramma dove si alternano note basse e acute, lunghe e brevi e le pause: “è un’onda sensoriale che fluttua seguendo le vibrazioni armoniche istintuali”.
Ci consigli un libro, un disco e un film recenti che ti sono piaciuti particolarmente?
- Libro: Giulia Caminito “L’acqua del lago non è mai dolce”
- Disco italiano: Gianluca De Rubertis “La violenza della luce”
- Disco internazionale: Nick Cave e Warren Ellis “Carnage”
- Film: “The Father – Nulla è come sembra” di Florian Zeller
Ringraziamo Igor Nagarotto per l’intervista. Il suo romanzo “Rosa stacca la spina”, edito da Edizione Effedi, è in libreria dal 2 febbraio 2022. Descrizione:
“I due protagonisti, a distanza di molti anni dalla fine della loro relazione, si ritrovano in una clinica. Rosa è gravemente malata. Insieme ripercorrono i ricordi della coppia, in una tessitura che gioca con il flashback, tra ironia e pianti, tra commozione e goliardia. Nel romanzo si accarezzano anche le delicate tematiche del suicidio assistito e dell’eutanasia”.
Potete seguire Igor su Instagram: https://www.instagram.com/igornogarottosamigo/