Come farà la monarchia inglese a riprendersi dopo un anno di scandali e passi falsi, bastano Kate e William? No ora più di prima i reali hanno bisogno della regina Elisabetta.
Basteranno le foto di Kate Middleton William e figli per cancellare un anno di scandali e chiaccchiere che hanno rischiato di compromettere l’immagine della monarchia inglese? No! Sarà la regina Elisabetta a risollevare le sorti della royal family. Ecco le motivazioni e un breve riepilogo di cosa è successo da inizio anno ad oggi.
Gli scandali dei reali inglesi nel 2019.
L’anno difficile della famiglia reale inglese è iniziato a gennaio quando il 97enne principe Filippo ha avuto un incidente d’auto nella tenuta della famiglia reale a Norfolk e dove è stata coinvolta una donna.
La tempesta mediatica è nata quando il giorno dopo il marito della regina Elisabetta è stato visto di nuovo al volante della sua auto. A peggiorare la situazione sono stati gli articoli in cui è stato rivelato che il duca non si era scusato con la donna coinvolta nell’incidente nonostante questa fosse rimasta ferita.
Per tacitare la stampa scandalistica (che per una volta ha avuto ragione), allora fu diramato un comunicato in cui il principe rinunciava alla patente.
Ma il marito di Elisabetta II non è stato l’unico ad avere problemi con i media, ricordiamo tutti gli articoli emersi sul presunto tradimento del principe William quando sua moglie Kate era in attesa del terzo figlio Louis. Tuttavia le voci furono messe subito a tacere.
A seguire c’è stata la vicenda di Harry e Meghan e che attualmente con il benestare della regina si trovano in Canada. La coppia ha fatto causa al Daily e al Sun per tutti gli articoli pubblicati e mirati a danneggiare l’immagine di Meghan.
A questo va ad aggiungersi la loro intervista in Tv che ha sollevato molte critiche ma al contempo ha rivelato molte verità.
Vedi anche: Meghan Markle nuove accuse contro il Daily tre anni di notizie false
Gli eventi che hanno rischiato di mettere in crisi la monarchia.
Sebbene un certo tipo di stampa come abbiamo spegato più volte specula su notizie costruite sulla duchessa di Cambridge e Meghan Markle, i fatti che hanno messo a rischio l’immagine della monarchia inglese non sono legate alle mogli di Harry e William, ma a qualcosa di ben più serio.
L’immagine stessa della regina Elisabetta ha subito dei contraccolpi quando è stata coinvolta dal primo ministro Boris Johnson che le chiesto di chiudere il Parlamento per cinque settimane per blindare la Brexit. La regina allora non ha avuto scelta.
In seguito la corte suprema ha ritenuto illegale le azioni del primo ministro, da qui nascono le accuse contro il governo di Boris Johnson che ha indotto sua maestà a fare un passo falso per garantire la Brexit.
L’ultimo fatto invece riguarda il principe Andrew, secondo figlio di Elisabetta II e Duca di York coinvolto nello scandalo Epstein. La notizia era già nota, molti quotidiani avevano già scritto in merito alla vicenda di scandali sessuali che vedeva complice il secondo figlio della regina, ma l’intervista rilasciata alla BBC dallo stesso Duca di York è stata un boomerang che ha costretto sua madre ad estrometterlo dalla vita reale.
In conclusione, non è la prima volta che la royal family si trova in difficoltà, è già successo nel 1992, ma a distanza di anni la monarchia britannica si ritrova quasi nella medesima situazione. La stessa Elisabetta nel suo discorso di Natale ha anmmesso che il 2019 è stato un anno impegnativo.
Chi salverà l’immagine della famiglia reale? La risposta è semplice, sarà la regina Elisabetta II che nonostante abbia 93 anni è l’unica in grado di risollevare l’immagine di una monarchia legata a vecchi schemi e che ha necessità di adeguarsi al periodo in cui viviamo.
Gli altri, il principe Carlo, Willliam e Kate, faranno quello che sua maestà decide, così è sempre stato e così continuerà ad essere nell’interesse di tutta la famiglia reale inglese.
Vedi anche:
Quanto è ricca la regina Elisabetta
La regina Elisabetta può nominare William come successore
Nella nostra redazione lavorano giovani giornalisti pubblicisti neolaureati, SEO copywriting e stagisti. Tutti i redattori scelti vantano esperienze maturate in testate editoriali e provengono da diverse Università.