Ci siamo, è scattata la cosiddetta fase 2 del reddito di cittadinanza, la misura adottata negli scorsi mesi e fortemente voluta dal Movimento 5 stelle.
In questi giorni, per la sua attuazione, i percettori del sussidio vengono inseriti nel percorso di ricerca di un posto di lavoro.
Vediamo allora di capire meglio cosa attende i percettori del sussidio qui di seguito. Ultime news, requisiti e cosa avverrà con le convocazioni.
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Reddito di cittadinanza, iniziano le convocazioni
Tutti i beneficiari, individuati dall’Inps (in tutto il paese dovrebbero essere 704.000 le persone occupabili) saranno contattati e convocati nei centri per l’impiego.
La chiamata riguarda tutti coloro che hanno iniziato a percepire il sussidio fra aprile e luglio. Essi dovranno sottoscrivere il cosiddetto patto per il lavoro, in altre parole si impegneranno a collaborare per trovare un’offerta lavorativa congrua.
Dopo la chiamata seguiranno dei colloqui con i diretti interessati, per valutare al meglio il profilo lavorativo. Stando a quanto dichiarato dall’ANPAL, questi incontri (con la sottoscrizione del patto) inizieranno il 9 settembre.
I navigator e le tre offerte di lavoro
Il compito di trovare un’occupazione al percettore sarà svolto dagli ormai noti Navigator. Si tratta di personale qualificato, che ha vinto un concorso e che per questo è stato contrattualizzato dall’ANPAL (agenzia per le politiche attive del lavoro).
Con questo meccanismo ogni persona interessata dovrebbe ricevere almeno 3 offerte di lavoro congrue, in linea con le proprie competenze. Il percettore potrà rifiutare un’eventuale offerta non gradita, ma al terzo rifiuto perderà il diritto a percepire il sussidio.
Tutto ciò a riprova del fatto che non si tratta di una misura meramente di sostegno, ma che mira al reinserimento nel mondo del lavoro.
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I numeri del reddito di cittadinanza
Questa legge è stata introdotta anche per dare a tutti un reddito minimo garantito, infatti la soglia imposta è quella dei 780 euro mensili. Tale somma può essere anche più elevata (fino a 1.330 euro) per coloro che hanno diritto ad un assegno al nucleo familiare.
Come sappiamo fino ad ora i percettori hanno semplicemente incassato, su una carta acquisiti, la somma a loro spettante. Il più alto numero di soggetti che beneficiano di questo sussidio sono nelle regioni del sud Italia. A conferma di questo il 65% del totale proviene dalla Sicilia (oltre 162.000), dalla Campania (più di 178.000), dalla Puglia (circa 51.000) e dalla Calabria (64.000).
Ma ora è giunto il momento di passare alla parte operativa e di trovar loro un impiego, tramite la procedura precedentemente illustrata. Tutte le regioni sembrano essere pronte, tranne la Campania, l’unica a non aver ancora firmato il patto per assumere i suoi oltre 400 navigator.
Per avere informazioni più dettagliate, i diretti interessati possono comunque mettersi in contatto con l’ente tramite l’Inps numero verde presente sul suo sito.
Aggiornamento reddito di cittadinanza: ultime notizie governo
Tutti coloro che sono coinvolti in questo processo, temono che, con la possibile nascita del nuovo governo giallorosso, il reddito di cittadinanza possa essere modificato o addirittura cancellato. Non dovrebbe essere così, stando almeno a quanto dichiarato dai rispettivi leader dei due partiti, PD e Movimento 5 Stelle.
Si è espresso a favore della conferma del sussidio anche il presidente dell’Inps Pasquale Tridico. Egli ha invitato un nuovo governo a non intervenire sull’assetto dato a questa misura, perché: “crearlo ha comportato molti sforzi e nel lungo periodo risulterà efficace, creando occupazione, incrementi di reddito e consumi”.
Sarà davvero così? Bisognerà attendere ancora per scoprirlo, di certo però l’applicazione della misura è entrata nel vivo e fra un lasso ragionevole di tempo sapremo se produrrà davvero gli effetti sperati.
Vedi anche: Come pagare l’affitto con il reddito di cittadinanza
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